Capitolo 13

2.9K 172 3
                                    

Questa me la paga! Come si è permesso di fregarmi in questo modo.
Lo rincorro, cercando di raggiungerlo, ma appena arrivo in sala da pranzo lo trovo gia lì sorridente con una fetta di torta in bocca.
Prima o poi lo ammazzo.
Mangiamo velocemente il dolce.
Drew esce. Chissà con chi si dovrà vedere!
Io e Taylor andiamo in salotto e ci sediamo sul divano, ma siccome la zia e Catherine iniziano a guardarci e a ridere decidiamo di andare in camera mia.
Non che l'idea mi vada molto a genio, però potrei veramente prendere in considerazione l'idea di essere solo una semplice amica per Tay. Non è proprio il tipo di ragazzo che una si aspetterebbe di avere come amica pero se lui ha un comportamento decente potrei anche pensarci.
Andiamo in camera mia e ci sediamo sul letto. Io accendo la tv e faccio zapping tra i canali.
Iniziamo a parlare, del più e del meno, sembra completamente un'altra persona.
"Preoccupata per la scuola?"mi domanda subito. Siamo praticamente ad un metro di distanza ma mi sembra molto più vicino.
"Abbastanza, insomma arrivare in una scuola nuova è sempre un po' "drammatico", conoscere gente nuova i professori, le materie, mi sembra un po' di andare in prima superiore...no?"
"Bah, io non mi faccio molti problemi" fa spallucce.
"Ah si scusa dimenticavo il fatto che tu guardi solo le ragazze"
Ride.
"Guarda che non sono cosi tanto male come credi, mi piace guardare le ragazze okay pero vado bene a scuola e mi interessa seriamente avere bei voti. A te non piace guardare i bei ragazzi?"
"Mmhhh" devo rispondergli?
"Cosa era quel grugnito? Mi stai dicendo che sei..." Si allontana.
"No Tay no, cazzo spari?" Ecco che la fa grossa ancora. Ovviamente inizia a ridere. Ma dai non lo avrei mai detto.
"Pensi di smetterla di ridere?" Lo guardo diretto però sto mezzo ridendo anche io.
"Ahah scusa ma è strano detto da te" resta in silenzio poi si avvicina.
"Non che non mi piaccia" mi guarda negli occhi, poi le labbra. No! Le labbra no! È più vicino di prima. Continua a fissarmi le labbra. Cosa dicevo del fatto di essere amici? Uff si come no All sto qua pensa solo a rimorchiare.
Toglielo tu da quella testa vuota che si ritrova.
"Emh cosa stavamo dicendo?" Interrompo il momento di silenzio ma sopratutto di imbarazzo che si era creato tra di noi.
"Emh si stavamo parlando del fatto che ti stavi rivelando" ride.
"E si ti stavo dicendo che non sono... "Abbasso la voce"... Lesbica"
"Come dicevi che non sei LESBICAAA?" Quasi urla.
"Ma che sei scemo? Cosa urli? "ride, stra ride.
La sua risata è contagiosa quindi rido anche io.
Stiamo con le teste vicine a guardare il soffitto.
"Quindi non mi hai più risposto alla prima domanda, quella che riguardava il guardare i ragazzi"
Continua. Non ci guardiamo più negli occhi ma tutti e due stiamo fissando le travi bianche.
"Si anche io guardo i ragazzi carini è ovvio"
"An quindi guardi anche me?" Fa un ghigno.
Decido di non rispondergli. Cosa dovrei rispondergli.
"Esprimiti. Sono qui per questo, voglio sapere cosa realmente pensi di me. Insomma ammetti che non sono così brutto"
Lo guardo. Lui si gira e mi guarda anche lui.
Alzo un sopracciglio e lui fa un altro ghigno. Infine lo ammetto sconfitta.
"Okay si mi arrendo" mi rimetto a guardare le travi.
So che mi sta ancora fissando. Pensa di smetterla?
"Ehi" mi chiama.
"Dimmi" non intendo girarmi.
"Girati"
Okay decido di farlo e non l'avessi mai fatto.
Mi guarda dritto negli occhi. Li fissa intensamente sempre e comunque. Poi si sposta più in basso, le mie labbra. Le fissa sempre e comunque. Comunque e sempre. Mi mette troppo a disagio. Lo stesso faccio anche io. Lo odio con tutto il mio cuore. Però cavoli quanto è bello. Quanto il suo sorriso mi uccide dentro. Mi perfora lo stomaco. Quando il suo modo di tirarsi indietro i capelli mi spappola il cervello. Mi manda in confusione tutto. Il sangue pompa nelle vene forte e veloce.
Lui continua a guardarmi le labbra e io faccio lo stesso. Sto cadendo nella sua trappola, lo so, lo so. Più avanti vado più sento il mio cervello che mi dice di non farlo. Che lui mi usa solo. Che lui è uno da una botta e via. Ma fanculo! Va così è basta. Soffrirò ma ne sarà valsa la pena. I miei pensieri continuano finché svaniscono mentre le mie labbra sono sulle sue. Si muovono insieme. Sa di vaniglia. Sa di menta. Sa di buono. Continua a baciarmi e io non voglio più smettere. È una bella sensazione diversa dagli latri ragazzi, più bella... Bellissima.
"RAGAZZI DAI CHE ANDIAMOOO!"urla Catherine da sotto.
Ci stacchiamo di colpo e lui senza dirmi nulla scende dal letto ed esce dalla stanza lasciandomi da sola, senza parole, immobile.
Mi lascia li come una stupida.
Lo sento scendere velocemente le scale.
Perché? Perché lo ho baciato?perché sono ceduta di fronte a lui?
Perché? Perché sono così? Perché sono io?
"ALLISON VIENI A SALUTARE" urla la zia dal piano di sotto.
Scendo dal letto con movimenti lenti.
Scendo le scale e mi ritrovo di nuovo il suo viso davanti mi sta guardando e mi sta sorridendo.
"Arrivederci Allison spero di rivederti ancora" la signora Catherine mi saluta.
"Ciao Allison ciao James" saluta Carol.
"Ciao Catherine ci vediamo domani pomeriggio qua a casa mia, mi raccomando puntale" saluta infine la zia.
"Ciao Allison, ci si vede" sono senza parole. Evidentemente lui non ha provato ciò che ho provato io. Evidentemente no.
"Ciao a tutti" non lo guardo in faccia, non se lo merita. Poteva almeno dirmi perché. Perché mi ha baciata o perché proprio me, perché ha deciso che la sua prossima preda devo essere io?
Dopo aver aiutato la zia a spreparare la tavola vado in camera mia. È tardi e ho molto sonno.
Saluto tutti e decido di farmi una doccia, mi aiuterà sicuramente a dimenticare ciò che è appena successo, si come no!
Mi spoglio ed entrò in doccia. L'acqua calda mi scende rapidamente lungo la schiena, lungo i capelli, lungo le gambe.
Il vapore mi annebbia la testa e non riesco neanche più a pensare.
Asciugatami la testa mi metto il pigiama e mi addormento poco dopo essere andata a letto.
"Mamma dove sono James e Scarlett?"
"Li ho lasciati a casa con Drew, speriamo sappia badare a una neonata e un bambino almeno per 20 minuti"
Ed ecco i fanali, quei maledetti fanali, quelle luci fastidiose che tanto odio. Stanno venendo verso di noi, ci raggiungono a poco a poco. Urla e il vuoto.
"Allison svegliati" Cloe mi sveglia all'improvviso.
"Incubo eh?"mi guarda perplessa.
"Si" mi strofino gli occhi.
"Dai muoviti che abbiamo da fare"
"Cosa dobbiamo fare?"
"Tua zia mi ha dato il permesso di venire a svegliarti. Andiamo a fare un pic-niiicccccc" odio ci mancava solo il pic-nic.
"Dobbiamo proprio?"mi rimetto sotto le coperte con il cuscino sopra la testa.
"Allison muoviti sennò vado a prendere il secchio così te la faccio pagare per l'ultima volta"
"Uffiiiiiii"mi arrendo e scendo dal letto.
Vado come uno zombie in bagno e mi lavo la faccia. Cloe mi segue.
Finito di fare colazione mi vesto velocemente e mi metto un paio di pantaloncini corti a vita alta con una magliettina bianca. Niente di che.
Saluto tutti e lo stesso fa anche Cloe quando usciamo di casa. Mentre varco la soglia di casa mi domando immediatamente come pensiamo di andare in questo posto smarrito a fare un cavolo di pic-nic al posto di starsene a casa a dormire.
I miei pensieri vengono interrotti dal suono di un clacson.
Davanti a casa mia c'è una grossa jeep.
"Dai vieni" mi incita Cloe.
"Ma con chi diavolo andiamo?"
"Con gli altri ovviamente, guida Chad ha appena preso la patente e deve sfoggiare la sua bravura"
Non pensavo Chad avesse l'età di guidare. Pensavo avesse la nostra età.
Cloe cammina velocemente verso la grossa auto e io la seguo. Spero non ci sia il tipo.
Cloe mi apre la porta da dietro e io immediatamente entro.
"Ben svegliata Allison"dicono all'unisono Chad e Samantha.
"Ciao ragazzi"
Samantha mi abbraccia immediatamente e noto che davanti a me qualcuno è muto e guarda fuori dal finestrino. Sarà una lunga e grandiosa giornata!
La jeep è molto grande e dietro di me c'è David che dorme. Caro! Sembra un angioletto.
"Ma sta ancora dormendo?" Domanda immediatamente Cloe appena sale in macchina.
"Ahah si lo abbiamo caricato in macchina mezzo addormentato e non si è più svegliato dall'ultima volta che lo hai visto tu" si siede affianco a lui.
Partiamo e Chad mette la musica a cento. Samantha di fianco a me inizia immediatamente a cantare a squarciagola. Mi chiedo come David non si sia ancora svegliato.
"Allora ragazzi quale è la nostra meta?" Chiede Sam.
"Pensavamo di andare in un parco un po' distante ma bellissimo vero Tay?"
"Ah ah"risponde Taylor continuando a guardare fuori dal finestrino.
"Amico tutto bene ?"parla Chad.
"Ah ah"
" si come no" Taylor sembra giù di morale ma a me non me frega o almeno non dovrebbe fregarmene. Che vada pure a cagare. Dopo l'altra sera non penso di aver niente da dire a lui.
"Dai reagisci amico questa deve essere una bella giornata, dobbiamo divertirci come non mai, dovevamo portare una delle tue amichette per farti divertire?"
"Dovevate"continua Taylor. Mamma tra poco smonto. Chad alza ancora di più il volume e abbassa i finestrini.
"BUONGIORNO MONDOOOOO"urla Samantha fuori dal finestrino.
"Certo che siete degli spacconi" parla una voce maschile da dietro di me.
"Ben svegliato vecchio, era ora"
"Si si fanculo" David si stronfina gli occhi.
"Allora All come va la vita?" Ma che gli prende a Chad sta mattina?
O bene molto bene apparte che lo stronzo di fianco a te l'altro giorno è venuto a mangiare a casa mia e mi ha baciato. Sai poi è praticamente scappato a gambe levate senza dirmi una parola.
"Bene bene grazie Chad"
Chad comincia a cantare insieme a Cloe e Sam.
Mi unisco anche io perché la canzone che stiamo ascoltando è una delle mie preferite e poi voglio divertirmi.
Dopo un'ora e mezza di viaggio passato a cantare e a giocare al gioco dei nomi, quelle che facevo sempre anche con i miei genitori...i miei genitori...arriviamo in un prato. Smontiamo tutti e Chad prende dal portabagagli una coperta enorme. Ognuno di noi prende una borsetta dal portabagagli con dentro panini e bibite.
Chad stende la coperta in mezzo all'immenso prato.
Ci sediamo tutti su questa e ci guardiamo negli occhi.
"Allora ragá cosa si fa adesso?"domanda David.
"Io proporrei intanto una pisciatella" parla Taylor. La classe non è acqua.
"Ah ecco perché non parlavi in macchina avevi paura di fartela addosso. Hai fatto bene Tay a non dirmelo tanto non mi fermavo neanche se volevi" Chad inizia a ridere.
"Sei uno stronzo amico okay?" Taylor lo guarda e ride anche lui.
Quel sorriso. Quanto bello non è. Ad un certo punto Taylor gira lo sguardo su di me che come una cretina lo sto fissando. Distolgo subito lo sguardo. Spero non mi abbia visto.
"Va be io vado a fare la pipì" e si incammina verso il bosco più vicino.
Intanto David tira fuori il pallone da pallavolo e iniziamo a giocare. Cloe ha preferito starsene sulla coperta fissare il cielo. Ha detto che non le piace molto giocare a pallavolo.
Chad però colpisce male la palla e la manda da tutt'altra parte del prato.
"Vado io" mi propongo di andarla a prendere.
Mi incammino, a volte corro, a volte no. Cavoli se non è distante. Ma chi me la fatta fare.
Non la trovo più.
"Pallina ma dove cavolo ti sei cacciata?" Continuo a cercare.
"Parli anche con le palle adesso ahah" oh mi odio! Che colpo! Mi ha fatto mancare un battito.
Ma che diavolo vuole? Non dovrebbe parlare con me. Mi giro dall'altra parte e faccio per ritornare indietro .
"Ehi non andare via" mi fermo. Che mi dia una valida spiegazione perché io dovrei rimanere qua a parlare con lui come due persone civili. Cosa che non siamo per niente.
"Perché? Perchè mi hai baciata?" Mi giro e lo guardo in faccia. Il mio sguardo puntato sui suoi occhi, sul suo viso.
Distoglie lo sguardo.
"Non lo so" ammette guardando un filo d'erba. "Lo ho fatto perché anche tu lo hai fatto" continua.
E alza di nuovo lo sguardo sul mio viso.
"Lo sai che non è una motivazione, sei tu che mi hai baciata e io ovviamente non mi sono tirata indietro perché sono una cretina"
"Si è vero sei una cretina ma anche io lo sono, non dovevo baciarti. È stato tutto un errore ma è passata no? Lasciamo tutto indietro in fondo io non ho provato niente tu?"
Rosso. Ecco ciò che vedo in questo momento. Rosso.
"Si hai ragione, non ho provato niente" e mi giro per ritornare indietro dopo aver trovato la palla a pochi metri da noi.
Si All tu non hai provato niente. Lui non è niente. Lui.
Ho gli occhi lucidi, pieni di lacrime, ma le rimando dentro. Non posso piangere.

~spazio autrice~
Ehehehe sto biricchino di ragazzo, cosa combinaaa.
Basta continuare a leggere il libro per scoprirlo amori :*
Bacibaci
CloeSve

IO E IL MIO FANTASTICO CASINO [in revisione]Where stories live. Discover now