19.

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Il mattino seguente, Roy, Matt, Nash e Gilinsky, si recarono al bar dove lavorava Nefele. Non distava molto ed arrivarono lì in pochi minuti. Erano le 12:33. Aprirono la porta ed il classico tintinnio risuonò, attirando l'attenzione di un ragazzo vicino alla cassa. Quando entrarono videro Nefele presa dal sistemare i vari gusti di caffè sul ripiano. Si sedettero non molto lontano dal bancone ed aspettarono che arrivasse qualcuno a servirli.

"Nefe, sono entrati dei ragazzi. Va' a servirli"

Nefele alzò la testa e strizzò gli occhi, i vari aromi l'avevano stordita. Annuì distrattamente e prese penna e blocchetto. Uscì da dietro il bancone e si diresse verso il gruppo di ragazzi che le aveva appena indicato Andrew, il ragazzo accanto alla cassa. Sorrise riconoscendoli.

"Salve ragazzi, cosa volete ordinare?"

I quattro erano talmente attenti ad osservare il piccolo menù che non si resero conto che Nefele era lì, in piedi accanto a loro.

"Io un cappuccino, possibilmente con del cacao" disse Matt mettendo giù il menù ed iniziando a giocare col porta fazzoletti.

"Io un caffè con della panna" disse Roy guardando le schermo del cellulare.

"Per me dell'acqua naturale" disse Nash giocando con un fazzoletto.

"Per me una tisana allo zenzero" disse Jack sorridendole.

Non lo facevo tipo da tisane pensò. Sorrise di ricambio e tornò dietro al bancone dove posò il blocchetto con le annotazioni. Preparò le bevande e le portò al tavolo con lo scontrino.

"Ecco a voi" disse acidamente porgendo le bevande ai quattro e lasciando lo scontrino sul tavolo, accanto al cellulare del fratello. Quest'ultimo ridacchiò.

"Hai fatto colpo Roy" disse il biondo ridendo.

Roy prese il bigliettino e quando vide ciò che c'era scritto, smise di ridere. Alzò lo sguardo verso la cassa e vide Nefele salutare con la mano.

"La ragazza che ci ha appena serviti è Nefele"

Jack scoppiò a ridere per le facce dei tre. Non se n'erano accorti. La mora tornò al tavolo e mise le mani su di esso.

"Grazie per la considerazione. La prossima volta il conto sarà più alto"

Poi ritornò al bancone dove iniziò a chiacchierare con Andrew.

"Chi è?" chiese Nash evidentemente irritato.

"Sarà il suo capo"

"O magari il suo scopa-amico"

Matt, Roy e Jack scoppiarono a ridere, mentre Nash si morse il labbro.

"Che spiritosi, davvero molto"

Andrew guardò l'orologio che aveva al polso; erano l'una e decise di mandare a casa la ragazza.

"Farai il turno anche stasera, dalle 10 alle 3"

"D'accordo" disse entrando nel retro dove si tolse il grembiule e prese le sue cose. Si rimise gli occhiali e si diresse verso l'uscita. Aprì la porta e si girò verso Andrew.

"A stasera" disse facendogli l'occhiolino.

Il ragazzo ricambiò con un sorrisetto che fece infastidire tutti e quattro i ragazzi. Nefele uscì e si chiuse la porta alle spalle. Inspirò ed iniziò a camminare verso il supermercato, voleva comprare qualche schifezza da mangiare dopo pranzo. Arrivò davanti all'edificio e si posizionò davanti alle porte scorrevoli che si aprirono quasi subito. Entrò e si diresse con passo deciso verso il reparto dolci. Si pentì si non aver preso un carrello all'entrata; aveva troppe cose in mano e quando arrivò alla cassa buttò tutto sul nastro scorrevole. La commessa spalancò leggermente gli occhi vedendo tutte quelle schifezze, iniziò a passarle e poi disse quant'era alla mora. Nefele pagò ed iniziò a mettere tutto nelle buste. Salutò e si diresse verso l'uscita. Le porte si aprirono e sorrise guardando le buste stracolme di dolci.
Arrivò a casa in poco tempo, dato che stava morendo di fame. Suonò il campanello ma in casa non c'era nessuno. Sbuffò posando le buste accanto alla porta ed iniziò a cercare le chiavi nella borsa.

Spaces; nash grierWhere stories live. Discover now