02.

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"Com'è andato ieri l'appuntamento con Nefele?" chiese Matt all'amico.

Quel giorno la mensa era meno affollata, di conseguenza meno caos. Forse perché molti professori erano rimasti a casa.
Nell'aria c'era odore di minestra, piatto odiato dall'intera scuola. Non capivano perché continuavano a farla se nessuno la mangiava.
Nash e Matt sedevano allo stesso tavolo di tutti i giorni. Ogni tanto il moro si girava per vedere se qualcuno andasse a parlare con Nefele. Era diventato tremendamente geloso.

"Benissimo, anche se non era un appuntamento. Abbiamo parlato di tutto. Non mi sono mai sentito così libero di parlare con qualcuno" disse Nash sorridendo.

Il buono annuì. Nefele gli aveva raccontato tutto dicendo che si era sentita bene con lui, che era fantastico e tutte cose molto sdolcinate. Voleva sapere il parere di Nash che, a quanto pareva, era positivo.

"Aspetta, come fai a sapere che sono uscito con Nefele?"

"Emh ecco io-"

"Ehi ragazzi!"

Un ragazzo alto e moro lo interruppe. Si sedette di fronte a Nash e schioccò la lingua. Aveva l'aria di uno rimasto sveglio tutta la notte.

"Ciao Jack" dissero i due.

"Di che parlavate?"

"Io direi più di chi" disse una voce alle loro spalle.

Si girarono e videro un ragazzo biondo sorridere furbamente, che prese posto accanto a Jack.

"Ehi Johnson" disse Nash.

Matt fece cenno con la testa.

"Allora? Di chi parlavate?"

"Nessuno" disse velocemente Nash guardando da un'altra parte.

Voleva Nefele solo ed esclusivamente per lui. Se le avrebbe fatto conoscere anche gli altri, si sarebbe staccata da lui e non voleva. Ci teneva molto all'amicizia con la mora. E poi era geloso.

"Nefele Wilson?" tirò ad indovinare Johnson.

Matt annuì energicamente e con un sorrisetto sulle labbra. Indicò Nash. I due arrivati si capirono al volo e si girarono verso il moro, che di conseguenza si rigirò sentendosi osservato.

"Che c'è?"

"Devi dirci qualcosa Nashy?" chiese Gilinsky con tono malizioso.

"No"

"Sicuro?"

Le mani di Nash avevano preso a sudare. Il cuore gli batteva velocemente. Le labbra gli si erano seccate. Doveva dirglielo? Forse. Dopo tutto erano i suoi migliori amici, anche se sapeva che avrebbero voluto conoscerla. E lui non voleva. Sbuffò e si decise a dirglielo.

"Ieri sono uscito con Nefele" mormorò.

"Che cosa!?" urlò Johnson sgranando gli occhi.

"Sei uscito con quella stra gnocca della Wilson?!" chiese sorpreso Gilinsky.

Nash serrò la mascella e i pugni.

"Modera i termini, grazie"

"Qui qualcuno è geloso" scherzò Matt.

"Per niente" mormorò Nash.

"Beh, allora non ti dispiace se la invito a sedersi qui"

Il moro spalancò gli occhi e tossì per colpa della saliva andata di traverso. I tre ragazzi iniziarono a ridere.

Spaces; nash grierWhere stories live. Discover now