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Un fascio di luce si proiettò nei miei occhi infastidendomi. Qualcuno stava aprendo le tendine delle finestre sul tetto.
Mi svegliai di soprassalto preoccupata per l'orario in cui sarebbero arrivati i bambini in sala giochi. Ero ancora abbracciata ad Emi quando, aperti bene gli occhi, mi resi conto che davanti a me c'era Lorenzo.
"Lorenzo!" esclamai meravigliata e detto questo scattai in piedi senza ricordarmi di essere mezza nuda. Alle voci si svegliò Emi e si alzò al volo. Purtroppo era dorso nudo con i soli boxer e lo sguardo di Lorenzo non dava alcun segno di comprensione.
"Brava, vedo che non hai perso tempo, e io che mi sono precipitato come un pirla" poi si voltò verso Emi e riprese: "complimenti a te amico, sei stato più bravo, visto che con me faceva tanto la preziosa. Mi preoccupavo per te e invece te la stai cavando alla grande"
Emiliano stava per aprire bocca, e non solo, per difendermi, ma io lo trattenni.
"No, lascia perdere. Non devi dare spiegazioni perché non c'è niente da spiegare" così lo misi a tacere e poi ripresi.
"Ok, Lorenzo, adesso che sei arrivato pretendi spiegazioni? Mi spiace ma non è questo il luogo ne il momento. Scendi pure a bere un caffè e poi rilassati un momento che arrivo e parliamo di tutto."
"Invece non credo ci sia nulla di cui parlare perciò vi saluto e vi faccio tanti auguri per un felice anno nuovo", detto questo Lorenzo scese le scale e sicuramente se ne sarebbe andato.
"Non è successo un cazzo!" gli urlai dietro. "Non quello che pensi tu! Se vuoi andartene fallo, ma non cercare scuse inutili."
Lorenzo fu scosso dal mio tono. Non mi aveva mai sentita urlare così, ne mi aveva vista così aggressiva; abbassò la voce e mi disse che avrebbe aspettato giù.
Presi il respiro perché quello che doveva fare era molto difficile. Ero agitata ma anche determinata. Dovevo chiarire tutto per rispetto a Lorenzo, Emiliano e anche verso me stessa.
Emiliano si avvicinò e mi disse:
"Tiffany, sono uno stronzo, inaffidabile, non dovevo metterti in questo pasticcio. se vuoi ci parlo io. Lorenzo è mio amico, non voglio che pensi che gli abbia fatto un'infamata dal genere. Sai che c'è? Che tu sei perfetta per lui. Sei pulita, hai sani principi e io finirei per sporcare anche te. Tiffany, Io non sono Lorenzo, io pretendo tutto da una donna però mi concedo poco, non riuscirei a stare insieme senza scopare, ne a portarti a spasso come meriti o farti regali costosi a San Valentino. Io non sono il tipo. Sono impulsivo. Un attimo voglio da te tutto e subito, ma un minuto dopo mi alzo e me ne vado dove cazzo mi pare. Sono uno spirito libero e finora nessuno è riuscito a cambiarmi. Tu mi prendi di brutto... ho una voglia pazza di stare con te ma non so quanto potrebbe durare. Forse un anno, forse un giorno. Chissà..."
"Okey Emiliano. Sei stato chiarissimo. Comunque tu non centri. Questa cosa tra me e Lore devo risolverla da sola." notai lo sguardo scazzato quando mi aveva sentito chiamare Lorenzo con il suo diminutivo affettivo.
Avevo raccolto quel po' di autostima per parlargli fingendo che fosse tutto ok. Quello che mi aveva appena detto mi aveva spezzato le gambe, mi aveva fatto ritornare con i piedi per terra. Tra me e lui non c'era storia, punto. Però questa volta, non volevo più dargli la soddisfazione di scomparire ancora per colpa sua.
Infilai la felpa e scesi da Lorenzo.
Presi una tazza, versai caffè doppio, e mi avvicinai.
"Lorenzo, non venirmi a dire che sono stata l'unica a comportarmi in modo strano; offenderesti la nostra storia. Ero convinta che ci fosse fiducia tra noi ma forse non è così né da parte tua né mia. E' successo qualcosa inutile negarlo. Ma non è la lontananza o il fatto che mi hai trovato in una situazione ambigua con Emi. C'è qualcosa che ci fa scattare, che ci fa trovare delle scuse per litigare e incolparci a vicenda. Ci univa qualcosa di unico e ora sento che tra noi ci sono dei puntini staccati che non si uniscono. Sono sottilissimi eppure ci hanno allontanato. Sicuramente è anche colpa mia, però non mi dire che non è successo niente".
Lorenzo sospirò e si arrese. Mi prese le mani tra le sue e mi disse:
"Hai ragione Tiffany. Qualcosa è cambiato. In questi giorni sono uscito spesso con i miei soliti amici della montagna ed è scattato qualcosa con una persona con la quale prima non avevo mai legato. Forse per gioco o forse perché c'era qualcosa di non chiarito, ci siamo sfidati ed è finita che abbiamo ceduto l'uno all'altra. Ora so che è una storia che si scioglierà come neve al sole, però non sono stato sincero con te ed ero venuto a parlartene."
Lorenzo aveva parlato abbastanza chiaro da farmi capire quello che stava succedendo e adesso stava a me decidere se provare a far andare avanti quella storia o chiuderla.
"Lorenzo, non penso sia tanto il fatto che mi hai tradita con un'altra per qualche motivo del passato ma anche io sono stata sul punto di tradirti con Emi, ci siamo baciati e solo perché lui era in se e perché siete amici non e' successo altro, E' successo qualcosa a noi, e io sono confusa.
Lorenzo mi abbracciò fortissimo, poi con la voce strozzata mi disse:
"Ti ho aspettata per tutto questo tempo e adesso ho rovinato tutto? Che succede adesso Tiffany? Ora che sono qui per me è tutto chiaro. Mi rendo conto che ho fatto una stronzata ma è te che voglio!" lo disse con un tono talmente disperato che mi sentii ancora più triste.
Con Emiliano era stato tutto un sogno. Avevo visto solo quello che volevo io. Avevo immaginato un ragazzo a tratti romantico o premuroso. Invece lui era solo fatto così.
Prendeva quel che capitava e quando voleva e se tutte quelle carinerie mi avevano illusa, per lui era tutto normale. Era solo una delle sue tante tattiche per divertirsi con le ragazze quando gli pigliava la noia. La stupida ero io che avevo fantasticato su di lui. Ero stata il suo giocattolino per le vacanze sulla neve.
Cancellai tutto dalla mente e quando tornai a parlare una parte di quella ragazzina ingenua non esisteva più.
"Rientriamo prima a Milano e quando avremo le idee più chiare vedremo se si riaccende quel calore che ci ha accompagnato fino a Natale. Ora però ti chiedo di non restare perché non saprei bene come comportarmi. Domattina partiamo tutti per Milano e vedremo se la solita aria cancellerà questo casino."

La Storia di Tiffany. || Emis KillaWhere stories live. Discover now