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Io: Tenerezza-time?

Lorenzo: Yes.

Mi baciò e andò a prendere il cellulare.

*AL TELEFONO*

Emiliano: We compa'.

Lorenzo: Ciao Emiliano, come va, tutto bene??

Emiliano: Si dai, tu?

Lorenzo: Alle grande, guarda che stiamo pensando di riunirci, visto che per qualche settimana ci siamo persi di vista, vieni oggi al parco verso le 4?

Emiliano: Certo, porto anche Stefania, va bene?

Lorenzo: Certo, saresti solo tu altrimenti senza compagna.

Emiliano: Why?

Lorenzo: Beh, George è con Chiara, Alessio sta con Francesca, io con Tiffany.

Emiliano: Con?

Lorenzo: Tiffany.

Emiliano: Tiffany?

Lorenzo: Già.

Emiliano: Lorenzo stai tranquillo, non ci sono problemi.

Lorenzo: Okok, dai oggi alle 4 al parco.

Emiliano: Ciao ci si vede dopo.

Lorenzo: Ok a dopo.

Io: Com'è andata?

Lorenzo: Bene bene, alle 4 ci troviamo al parco.

Io: Ok, che ore sono?

Lorenzo: L'una e mezza.

Io: Beh sai io non sono una che...

Lorenzo: E' già pronto di la, mi spieghi come fai a mangiare così tanto ed avere un fisico perfetto?

Io: E tu come fai ad essere così bello e ruffiano?

Lorenzo: Beh io dico solo la verità.

Mi abbracciò forte e scappai in cucina.

Ripensandoci il mio fisico che mi permette di mangiare molto e rimanere magra è una delle poche cose che amo di me.

Andammo in cucina e trovai un paradiso, c'erano 5 tipi differenti di antipasti, uno per ogni continente, con le rispettive bandierine, Lorenzo sa che amo queste sciocchezze da bambina.

Io: Shiii le bandierine!

Lorenzo: Per la mia piccola, tutto.

Questa volta mi baciò, notai che l'amore che avevo per lui cresceva ad ogni bacio, carezza, abbraccio, da una parte mi spaventava la cosa, di solito più tengo a qualcosa e più rischio di perderla.

Passarono un paio d'ore e decidemmo di fare un giro in moto, Lorenzo aveva fatto serigrafare i caschi, sul suo c'era scritto 'AMO LA RAGAZZA DIETRO DI ME' mentre io avevo 'AMO IL DRIVER DAVANTI A ME'.

Amavo il mio casco, amavo il suo casco, amavo Lorenzo.

Arrivammo al parco, come al solito eravamo i primi a prendere l'iniziativa, ma gli ultimi che arrivavano.

George: Alla buon'ora!

Io: Scusate il ritardo, stavamo facendo un giro.

Alessio: In moto o nel letto?

Io: Ma che scemo sei!? Iniziai a prenderlo a schiaffi, ma piano, perché comunque gli volevo bene e sapevo che scherzava.

Io dovevo essere l'unica ad essere ancora vergine, non lo sapeva neppure Chiara, credo che Lorenzo l'aveva già fatto, mancavo solo io, ma non avevo fretta di 'crescere', stavo bene con Lorenzo e mi bastava.

Emiliano: Era bella questa Ale! AHAHA.

Io: Le vuoi anche tu moh?

Stefania: Tu non lo tocchi.

Io: Stefania, calmati, non mi piace Emiliano, sono innamorata di Lorenzo.

E andai a rifugiarmi fra le sue braccia.

Stefania: Sicura?

Io: Si al cento per cento.

Baciai Lorenzo.

Lorenzo: Amore attenta che tra un po' inizio a farti anch'io il terzo grado.

Io: Daii.

Stefania rise e aggiunse: Ok dai, potremmo diventare amiche.

Io: Finalmente.

Mi abbracciò e tutti applaudirono, tranne Emiliano, lui temeva l'amicizia fra me e Stefania, io avrei potuto dire in un momento qualsiasi che mentre erano fidanzati ci eravamo baciati, ma io non l'avrei mai detto perché non avrei voluto rovinare il mio rapporto con Lorenzo per un bacio.

Chiara: Oggi facciamo qualcosa di diverso! Andiamo in Duomo, magari ci facciamo anche qualche foto.

Io: Bella idea.

Lorenzo: Con te, ovunque è il paradiso.

Mi baciò ancora, ma Emiliano volle strafare e mentre provava a dare un bacio a Stefania le morse forte il labbro.

Stefania: Aiaa! Ti sei scordato come si bacia Emi!?

Emiliano: Ma ti pare, eh che ti muovi sempre.

Stefania: Puoi baciarmi anche più tranquillamente, ultimamente sei sempre in iperventilazione.

Emiliano: Si dai va bene.

Io: Dai ragazzi calmatevi, Ste vai sul motorino di Emi, George tu ti porti anche Alessio e Francesca?

George: Si, ci penso io.

Io: Ok perfetto.

Lorenzo: Tu bimba vieni con me!

Mi prese i fianchi e mi strinse a lui.

Io: Certo, prendo il casco e arrivo.

Questa volta mi diede un piccolo bacio sul naso, mi sentivo Bambi, un cerbiattino timido e in imbarazzo.

Presi il casco e mi sedetti dietro Lorenzo, abbracciandolo per tenermi.

Lorenzo ed io, nell'arco di mezz'ora eravamo già a passeggiare in piazza, i secondi ad arrivare furono Stefania ed Emiliano e infine, dopo dieci giri per trovare il parcheggio, arrivarono George, Alessio, Francesca e Chiara.

George: Beh Francesca, com'è il Duomo visto da vicino, rispetto alle fotografie?

Francesca: Diciamo che è la stessa relazione fra la cartolina e me.

George: Che...significa?

Francesca: Io ho le proporzioni della cartolina in confronto al Duomo dal vivo.

George: Aaaaah okay.

Alessio: Gio, vai a fare ripetizioni d'italiano.

Ridemmo e decisi di allontanarmi un po', volevo respirare l'aria a braccia aperte e mentre continuavo a roteare, mi scontrai con un uomo.

Io: Mi scusi.

X: Non si preoccupi.

Io: Sta bene?

X: Sisi tranquilla.

Io: Mi scusi ancora, volevo respirare l'aria di Milano, è stato casuale.

X: E' bella questa frase, la userò in una canzone.

Io: In una canz..?

Non feci in tempo a finire la frase che l'uomo sparì.

Alessio: Sai chi è quello con cui ti sei appena scontrata?

Io: Un uomo che gira per Milano?

Alessio: No! Molto di più!

Io: Tuo padre?

Alessio: Non essere stupida, avrai sentito almeno una volta una sua canzone.

Io: Ale, non mi ricordo.

Ale: E' il mitico, unico...

La Storia di Tiffany. || Emis KillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora