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Emiliano: Beh, non ci troviamo più come prima, diciamo che io ero, anzi sono, preso molto da lei, mentre Stefania, un giorno siamo noi due contro il mondo, l'altro sembra che ci provi con i miei amici.

Io: Beh te ne sei accorto un po' in ritardo * dissi a bassa voce*.

Emiliano: E'?

Io: Niente, mi dispiace molto.

Emiliano: Anche a me, comunque mi sto già vedendo con una tipa, si chiama Martina.

Io: Vedo che non hai perso tempo.

Emiliano: Fidati, quando troverò la ragazza giusta, non sarà così facile dimenticarla.

Quelle parole mi fecero pensare, cosa intendeva dire Emiliano? Era un modo per esprimere i suoi sentimenti verso di me? Non mi sapevo dare una risposta a queste domande, comunque io ero innamorata di Lorenzo.

Passammo l'intero pomeriggio con i miei, ma la sera i miei amici mi avevano organizzato una festa a sorpresa.

Mi vestirono con un tubino rosso corto e dei tacchi 10 cm rossi brillanti, sinceramente io non avrei mai avuto il coraggio di indossare un abito del genere, ma me lo avevano regalato e quindi decisi di indossarlo.

Sotto casa mia c'era un enorme Limousine Bianca, che ci aspettava, Lorenzo aveva indossato la camicia nera, che si era messo la prima volta che ci eravamo baciati.

I vetri della Limousine erano oscurati quindi non avevo idea di dove stessimo andando.

Quando l'auto si fermò chiesi dov'eravamo, ma non ebbi risposta, anzi mi bendarono completamente gli occhi e mi portarono in una stanza.

Mi tolsero la benda e vidi un locale addobbato con milioni di palloncini con il 18*, il mio nome,'maturata' e 'vecchia', il bello che erano tutti più grandi di me, quindi mi faceva anche un po' ridere la cosa.

Era la prima volta che decisi di ubriacarmi, di divertirmi, di ballare più che potevo, era la mia festa, i miei sapevano che sarei tornata il pomeriggio seguente e che avrei dormito da Chiara o da Lorenzo.

Erano più o meno le 4 di mattina, avevo bevuto un sacco di Vodka e a stento mi reggevo in piedi.

Lorenzo e Chiara decisero che era il momento di salutare tutti e sistemare la sala. Io mi misi in un angolo e mi addormentai.

Quando finirono di sistemare tutto, Lorenzo mi prese in braccio come una principessa e mi portò a casa sua.

Ero talmente ubriaca che provocavo in qualsiasi modo Lorenzo a venire a letto con me, ma lui era consapevole che io non ero con me, al posto del sangue era probabile che ci fossero 7 litri di alcool. Mi mise nel letto e dopo qualche minuto crollai, Lorenzo si sedette sulla poltrona davanti al letto e continuò a osservarmi. Verso le 10 riuscì ad aprire gli occhi e mi accorsi che Lorenzo si era in qualche modo addormentato sulla poltrona, decisi di farlo dormire comodo, dopo tutto quello che aveva fatto per me, era il minimo.

Mi avvicinai a lui e bisbigliai: Lori, alzati due secondi, vieni nel letto, qui sei scomodo.

Lorenzo: mmm, sto bene qui, non preoccuparti.

Io: Si invece che mi preoccupo sei qui dalle 4, basta che fai un passo e sei nel letto.

Lorenzo: Okay.

Io: Dai vieni.

Si mise nel letto abbracciato a me, eravamo talmente stanchi che ci addormentando l'uno fra le braccia dell'altra.

Alle 2 ci svegliammo, restammo a fissarci per qualche secondo, poi lui mi baciò e mi disse: Buongiorno Amore.

Io: Buongiorno

Lorenzo: Amore hai un problema?

Io: Cioè?! Che mi succede?!

Lorenzo: Beh hai un anno in più e una ruga in più.

Io: Scemo, mi hai fatto preoccupare!!

Mi sorrise e mi baciò. Chiamai mia madre con il suo cellulare e le dissi che sarei tornata verso le sei in macchina con Lorenzo, lei acconsentì e mi salutò chiedendo anche lei come mi sentivo ad avere un anno in più.

Decidemmo di alzarci, i domestici di Lorenzo avevano già preparato tutto per la colazione, c'era latte, caffè, cappuccio, pancakes, cupcakes, biscotti, fette biscottate, proprio di tutto per farmi iniziare la giornata con il massimo dell'energia.

Mi resi conto che non avevo nulla da mettermi, allora domandai a Lorenzo se aveva qualcosa da darmi.

Lorenzo: Beh, da ragazza non ho nulla, amore.

Io: Ma quanto sei simpatico?! Beh, hai qualche camicia?

Lorenzo: Di quelle, ne ho di tutti i tipi.

Io: Eh, un Jeans che non usi più??

Lorenzo: Prendi quello che vuoi, è tutto a tua disposizione.

Io: Ok, tra 15 minuti vedrai la magia.

Lorenzo: Dai non posso stare senza te, ti do la mia maglietta se non ti senti a tuo agio e stiamo a casa.

Io: Manco per idea!! Vedrai sarò più bella che mai con la tua camicia e i tuoi Jeans!!

Salii in camera sua, aprii l'armadio delle camicie e ne trovai una nera con dei particolari argento che però lui non aveva mai indossato, la sbottonai e facendo diverse pieghe riuscii a trasformarla in un mini abito. Presi dei jeans e gli tagliai con le forbici fino a farli diventare dei pantaloncini corti. Fortunatamente nella mia borsetta non mancavano mai matita e rossetto. Mi legai i capelli e scesi.

Mentre scendevo le scale Lorenzo si girò verso di me e rimase a bocca aperta.

Lorenzo: Wow, sei bellissima! Ma come hai fatto?!

Io: Amo la moda ed è proprio in questo campo che fra 7 mesi riceverò la Laurea.

Lorenzo: Beh te la meriti proprio.

Io: grazie amore, dove andiamo?

Lorenzo: Usciamo a fare un giro.

Io: Con chi?

Lorenzo: Con Emiliano e la ragazza che sta frequentando...

Io: Chi?!

Lorenzo: So che si chiama Martina, ha un anno in meno di lui e studia al Liceo.

Io: Wow, non ne aveva proprio di ragazzi carini e ribelli nella sua scuola..

Lorenzo: carini e ribelli?

Io: Si, beh non è brutto e nemmeno un genio.

Lorenzo: preferisci i ribelli eh?!

Io: ma no, ti pa...

Non feci in tempo a finire la frase che Lorenzo mi saltò addosso e mi iniziò a fare il solletico, cosa che odio da morire perché lo soffro un casino, e mi iniziò a baciare sul collo, facendomi ancora di più il solletico.

*IO RIDENDO*: Dai smettila, ahaha sai che non resisto.

Lorenzo: l'hai detto tu che ti piacciono i ribelli.

Continuò a farmi il solletico.

Io: Ok ahah dai scherzavo, smettila, ti prego.

Le sue mani smisero di farmi il solletico e mi bacio delicatamente le labbra, io gli presi il collo con le mani e lo iniziai a baciare seriamente.

Io: Tu sei sempre perfetto

Lorenzo: Io divento quello che vuoi, dolce, stronzo, tenero, ribelle, tutto per la mia principessa.

La Storia di Tiffany. || Emis KillaWhere stories live. Discover now