Capitolo 16

1.5K 113 32
                                    

Jackie non riusciva ad allontanare le dita dalla sua bocca, continuava a toccare le labbra con la punta delle dita, sperando in qualche modo di aver immaginato tutto, ma riusciva a sentire ancora la durezza del piercing di Luke, la morbidezza, il calore e il sapore delicato delle sue labbra, non ancora del tutto smorzato da quello delle sue lacrime salate. Come era possibile che fosse successo davvero, che il suo primo bacio fosse appena avvenuto? Di per sé non era davvero una tragedia: molte sue amiche di Londra avevano dato il loro primo bacio, quando ancora frequentavano le medie, a dei loro compagni di classe con il gioco della bottiglia e senza alcun sentimento, mentre lei aveva almeno baciato per la prima volta qualcuno in una situazione diversa, senza occhiate incuriosite e insistenti addosso, e Luke era anche un ragazzo molto bello e che la affascinava, per quanto tra loro le cose non fossero andate veramente per il verso giusto da quel giorno alla spiaggia. Tuttavia si sentiva privata di ogni emozione positiva da quando le loro labbra si erano sfiorate, credeva di doversi ormai rassegnare al fatto di non essere più padrona di sé stessa, delle sue scelte, prima con Dean e poi con Luke. Avrebbe anche potuto accettare quel bacio, se solo Luke avesse agito senza secondi fini, se l'avesse fatto perché provava qualcosa per lei. Sapeva, però, che dietro quel bacio non c'era stato assolutamente affetto, proprio come era successo la notte in cui aveva perso la sua verginità: niente amore, nessun sentimento che non fosse cattiveria. A ripensarci voleva solo sprofondare ed essere inghiottita dalle lenzuola del suo letto, cosa che naturalmente non sarebbe mai successa. Così continuò a toccarsi le labbra come per cancellare le tracce di Luke sulla sua pelle, ma nella sua mente continuava a vedere gli occhi celesti del ragazzo avvicinarsi sempre di più e ad avvertire le sue mani sulla pelle.

Di certo aveva fatto la scelta giusta decidendo di tornarsene di corsa a casa, altrimenti non sarebbe riuscita a guardare nessuno in faccia, soprattutto Luke, e ovviamente l'avrebbero anche sommersa di domande sulle sue lacrime, che ancora scorrevano senza sosta. Fortunatamente non aveva trovato Dan a casa e, fino al suo ritorno, avrebbe fatto in tempo a smettere di singhiozzare e a trovare una scusa per spiegare come mai non fosse andata a scuola. Anzi, possibilmente avrebbe fatto in modo di non uscire dalla sua stanza fino al giorno dopo, giusto per non rischiare.

Si rigirò nel letto e puntò lo sguardo verso la porta-finestra della sua stanza e sperò di riuscire a vedere il cielo già imbrunirsi ma, purtroppo, era ancora troppo presto per poter dire che quella giornata fosse finita. Provò così a chiudere gli occhi e si addormentò prima ancora di poter ricordare a se stessa che ad accoglierla non ci sarebbero state immagini allegre o ricordi felici. Vide di nuovo il prato che aveva sognato il primo giorno di scuola, un po' umido per la rugiada, ma una sola margherita spiccava in mezzo a quel verde. Voleva avvicinarsi, prendere la margherita prima che appassisse e proteggerla, ma non riuscì a muoversi di un solo passo: evidentemente non era lei la protagonista di quella scena. Poco dopo, infatti, un ragazzo spuntato praticamente dal nulla camminò con passo lento verso la margherita e Jackie non ebbe bisogno di vederlo in faccia per capire chi fosse. Dean si piegò verso la margherita e la raccolse strappandola senza un minimo di delicatezza. La rigirò fra le dita e un ghigno si fece spazio sul suo volto quando la vide appassire in un istante nella sua mano. Prese un petalo e lo staccò, per poi continuare con gli altri, mentre a Jacqueline sembrò di avvertire un'orribile sensazione allo stomaco ad ogni strappo. Dean arrivò ben presto all'ultimo petalo, ma rimase a guardarlo. Iniziò a ridere di gusto e con cattiveria, prima di afferrare un accendino dalla tasca dei suoi pantaloni e incendiare la margherita. Jackie urlò, urlò fino a sentire la gola bruciare proprio come se stesse andando a fuoco, e si svegliò di soprassalto, in un bagno di sudore. Si guardò intorno un paio di volte prima di riuscire a calmarsi del tutto: era a Sydney, lontana da Dean, al sicuro. Per la prima volta da quando si era trasferita da Londra riuscì a comprendere a fondo la decisione di Dan, perché era convinta che un incubo del genere a Londra avrebbe spazzato via ogni briciolo di stabilità mentale che forse le era rimasto. Lì a Sydney, invece, Dean non avrebbe potuto raggiungerla mai, nemmeno se fosse evaso dalla prigione, cosa che avrebbe di sicuro fatto, prima o poi, per finire ciò che aveva iniziato con lei. Tuttavia, non sarebbe mai stata tranquilla nemmeno in Australia, così distante da Lizzie e Grace: e se Dean fosse veramente riuscito a scappare? Se fosse andato da sua sorella e sua mamma? Se le avesse... uccise?

Daisy || Luke HemmingsWhere stories live. Discover now