Capitolo 6

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Luke entrò nella classe di storia al suono della campanella e sorrise, ritrovando i suoi vecchi compagni di corso. Fra tutte le ragazze, intravide Calum e Michael, gli unici maschi del corso insieme a lui, seduti ad un banco in fondo all'aula e intenti a discutere animatamente. Li raggiunse e si salutarono con una pacca sulla spalla, come se la sera prima non fosse successo nulla. Luke amava proprio quell'aspetto della loro amicizia: potevano avere un rapporto completamente sincero perché nessuno di loro quattro avrebbe serbato rancore nei confronti degli altri.

«Come va?» chiese Michael, che si era di nuovo tinto i capelli di un colore indefinibile, mentre Luke si appoggiò con la schiena al muro.

Si strinse nelle spalle e cercò di non roteare gli occhi, sentendo addosso tutti gli sguardi delle sue compagne di corso. Molte lo consideravano un bel ragazzo, ma lui non credeva di esserlo e per questo non sopportava che le persone lo guardassero a lungo. Pensava di essere troppo robusto e avrebbe voluto essere più magro, magari come Calum. Però, erano a conoscenza di questa sua insicurezza solo i suoi amici e, quando intimava qualcuno a non guardarlo, veniva considerato solo presuntuoso.

«Diciamo che avere storia alla prima ora non è proprio il massimo.» commentò, sorvolando sul fastidio che provava a ritornare a scuola dopo le vacanze. Quella mattina sarebbe rimasto volentieri a dormire, ma sapeva che non ci sarebbe stato nessuno a buttarlo giù dal letto o a bagnarlo con un secchio di acqua gelata e, con quel risentimento, ogni traccia di sonno aveva lasciato il suo corpo. Si era perciò alzato dal letto, infuriato, e trascinato fino a scuola.

Calum annuì, concordando con lui, e studiò attentamente il foglio del suo orario. «Avete idea di come sia la Moore?» chiese, riferendosi alla loro nuova professoressa di storia, e la sua voce attirò l'attenzione di Chloe, che si girò forse involontariamente verso di lui. Luke osservò la ragazza arrossire e pensò a quanto Calum fosse stato stronzo con lei. Avrebbe voluto fargli capire i suoi errori ma, a differenza di Ashton, Luke non credeva che sarebbe servito a qualcosa. Prima o poi sarebbe rimasto bruciato lui stesso dal suo giochetto e, solo a quel punto, sarebbe cambiato qualcosa. Chloe si girò nuovamente, chiamata da una sua amica, e il suo viso diventò ancora più rosso.

Michael finse di rabbrividire, «Dicono che sia una vera e propria stronza, - rispose, - ma sarà anche lei rapita dal fascino di Clifford, stanne certo.» scherzò e Luke pensò che avrebbe voluto anche la sua sicurezza. Era ovvio che stesse scherzando riguardo alla professoressa, ma tutti e tre sapevano che lui avrebbe potuto davvero conquistare chiunque.

In quel momento, Hayley entrò in classe e i tre rimasero in silenzio per qualche istante, osservandola raggiungere le sue amiche. Ashton non era felice che loro assumessero un atteggiamento freddo e distaccato nei confronti della sua ex ragazza, ma proprio non potevano farne a meno. Hayley e Ashton erano stati insieme per circa un anno e lei avrebbe voluto che la loro relazione raggiungesse uno stadio successivo. Sapeva della scelta di Ashton e di quanto fosse impossibile fargli cambiare idea, così una sera l'aveva fatto ubriacare per raggiungere il suo obiettivo. Ci sarebbe anche riuscita, se solo Luke non fosse piombato all'improvviso a casa dell'amico per un motivo che nemmeno riusciva a ricordare. Da quel momento in poi, Ashton era diventato ancora più deciso, di sicuro perché era rimasto terribilmente impressionato da quell'episodio.

Calum e Michael ripresero a chiacchierare, in attesa che arrivasse la professoressa, mentre Luke non distolse lo sguardo da quella ragazza, lasciando che la sua mente elaborasse pensieri per niente carini nei suoi confronti. Sapeva quali voci stesse mettendo in giro su Ashton, ma il suo migliore amico gli aveva impedito di smentirle e raccontare la verità.

«Così finirai per ucciderla con lo sguardo, Luke.» scherzò Michael e il ragazzo smise di guardare Hayley, per poi abbozzare un sorriso.

«Parlando di cose serie, che hai fatto ieri sera dopo che ce ne siamo andati?» chiese Calum, tirando le labbra in un sorrisetto che Luke conosceva bene. Era certo che con la sua risposta avrebbe deluso i suoi amici, ma non gli interessava più di tanto.

«È venuta Amber, - rispose con indifferenza, mentre i due si rivolsero occhiate d'intesa, - e l'ho lasciata.» concluse e la loro reazione rispettò le sue precedenti aspettative.

«Spero tu stia scherzando.» disse Michael, mentre Calum non riuscì nemmeno a richiudere la bocca, che aveva spalancato dalla sorpresa.

Luke sbuffò, chiedendosi perché i suoi amici non potessero, almeno per una volta, approvare le sue scelte riguardo alle ragazze che lasciava. Certo, lui e Ashton facevano lo stesso con Calum, ma era una questione totalmente diversa.

«Trovo più interessanti quegli stupidi video di Michael che Amber.» spiegò e, probabilmente, non avrebbe potuto fare un paragone migliore. Luke non troncava le sue relazioni per gli stessi motivi di Calum ma perché aveva bisogno di un rapporto che gli facesse dimenticare i suoi problemi, non uno così noioso da spingerlo a perdersi dietro ai suoi pensieri, per trovare qualcosa da fare. Ovviamente non cercava un passatempo ma, purtroppo, Amber non poteva essere definita diversamente ormai, quindi perché fingere che fra di loro procedesse tutto bene?

«Prima o poi dovrai spiegarmi come puoi annoiarti con una ragazza come Amber.» dalle parole dell'amico, Luke capì subito a cosa si riferisse. Non che fosse difficile: Calum pensava alle ragazze sempre e solo come a una fonte di divertimento.

Il biondo roteò gli occhi e pensò di rispondere a Calum che forse avrebbe potuto provarci lui con Amber perché, certamente, non avrebbe avuto problemi a conquistarla, per poi divertirsi quanto gli pareva. Aprì la bocca per parlare, ma Michael lo precedette. «Chi è lei?» chiese, con un cenno verso la porta dell'aula. Luke seguì il suo sguardo e notò l'ingresso di una ragazza che non aveva mai visto prima in quella scuola e, in realtà, nemmeno nei posti che frequentava di solito in città. Aveva i capelli di un colore tendente al dorato, mossi e lunghi fino alla vita, la pelle chiara e gli occhi verdi. Il suo sguardo era reso incredibilmente profondo da un leggero strato di matita nera che, in contrasto con il colore chiaro delle sue iridi, le donava quasi un aspetto da ragazza ribelle, smorzato dal rossore sulle sue guance provocato dagli sguardi che di sicuro sentiva bruciare addosso. Indossava una maglietta a maniche lunghe e Luke si chiese come potesse non avere caldo. La ragazza si guardò in giro, in cerca di un posto, e si sedette sulla prima sedia libera, mantenendo lo sguardo basso.

Calum tese le labbra in un sorrisetto che nessuno dei suoi amici avrebbe faticato a riconoscere, mentre Luke sperò che quella ragazza sopportasse abbastanza le delusioni d'amore da non fare la stessa fine di Chloe.

Daisy || Luke HemmingsWhere stories live. Discover now