Capitolo 18

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«È la tua fidanzata?» chiese Liz fingendo un'aria di indifferenza, ma scrutando con attenzione il viso di suo figlio, in attesa di qualche espressione che potesse tradirlo.

Luke si infilò la felpa e cercò di sfuggire allo sguardo indagatore della donna. «No,» rispose forse troppo velocemente, perché Liz non sembrava affatto convinta. «Dobbiamo solo fare una relazione insieme. Con Micheal,» precisò poi, rassicurandola del fatto che non sarebbero stati solo loro due. In realtà, però, Michael gli aveva scritto quella mattina stessa che si era preso l'influenza e non poteva uscire di casa perché sua madre lo aveva praticamente costretto a rimanere a letto, portandogli persino la colazione in camera, con sua grande soddisfazione. A Luke non era dispiaciuto granché e la prospettiva di rimanere un intero pomeriggio con Daisy lo aveva rallegrato tanto da pensare che non fosse il caso di andare a scuola quella mattina e dover sopportare gli sguardi accusatori di Calum che gli avrebbero rovinato del tutto la giornata. Così era rimasto a casa e, solo per caso, si era ricordato di dover chiamare il negozio per informare che non avrebbe lavorato per quel giorno.

«E... dimmi, l'hai già baciata?» chiese poi Liz, immobilizzando Luke che era sul punto di chiudere la cerniera della felpa.

«Mamma, ti ho detto che è solo una relazione,» disse, quasi rimproverandola. Non capiva il perché di tutte quelle domande e, sinceramente, non aveva alcuna voglia di parlare con sua madre di certe cose: non era mica una ragazzina!

Liz sbuffò, gettando sul tavolo il giornale che aveva stretto fra le dita che fino a quel momento aveva finto di leggere, mentre in realtà osservava Luke. «Proprio perché si tratta solo di una relazione te lo chiedo! Sarò stata via molto tempo, ma sono sempre tua madre e, fidati, certe cose le capisco al volo. Sei fin troppo euforico per questo appuntamento e da quando ti sei svegliato questa mattina non fai altro che sospirare e camminare avanti e indietro!» disse tutto d'un fiato e Luke si rese conto che sarebbe stato inutile mentire, trovandosi praticamente con le spalle al muro. Non era sicuro di aver veramente sospirato tutto il tempo (aveva di certo camminato avanti e indietro, visto che proprio in quel momento si ritrovò a farlo), ma sua madre aveva sempre avuto la capacità di capire le sue emozioni con un solo sguardo, prima di essere fin troppo distratta dalla paura che suo marito la tradisse per accorgersi di ciò che la circondava, perciò in quel momento si ritrovò sollevato, quasi felice, per il fatto che Liz si fosse accorta della sua impazienza un po' sospetta. «Allora, l'hai già baciata?» chiese di nuovo e, ricevendo un sospiro di Luke in risposta, sul viso le si dipinse un'espressione di puro orgoglio per il suo intuito infallibile.

«Non è come credi tu,» precisò Luke, dando l'ennesima all'orologio sul display del cellulare: era ora di andare. «L'ho baciata, sì, ma in quel momento l'ho fatto solo perché Calum l'aveva invitata ad uscire,» spiegò, prima di rendersi conto che Liz avrebbe potuto fraintendere il senso delle sue parole, credendo che fosse stata la gelosia a spingerlo a baciare Daisy. Tuttavia, preferì non specificare il perché delle sue azioni e si limitò a finire di prepararsi. Prese il sacchetto rosso con la maglietta color prugna per Daisy, avendo finalmente la possibilità di fargliela avere, le chiavi di casa e, dopo aver salutato Liz, uscì di casa. Infilò le mani in tasca e si rese conto di aver dimenticato di prendere anche un pacchetto di Smarties, ma non se ne preoccupò: non ne aveva bisogno. Durante il tragitto verso la scuola, passò per caso davanti a un ristorante cinese e decise di prendere un po' di cibo da asporto, sperando che a Daisy piacesse. Be', in caso contrario, le avrebbe proposto di prendere una pizza insieme o qualsiasi altra cosa che avesse voglia di mangiare.

Arrivò davanti a scuola appena dopo il suono dell'ultima campanella e in mezzo a tutta quella confusione non riuscì a vedere subito Daisy ma, fortunatamente, il suo sguardo finì casualmente su una ragazza dai capelli biondi che si stava dirigendo verso la fermata del pullman. Luke si ritrovò a sorridere e pensò che fosse più bella del solito, sempre se possibile, e con qualche passo si avvicinò a lei, che sobbalzò non appena si accorse di averlo accanto.

Daisy || Luke HemmingsWhere stories live. Discover now