Capitolo 8

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Io e mia madre ci incamminammo nella strada di ritorno, ma poco dopo un dubbio balenò nella mia mente e mi fermai di colpo.

"Mamma, devo tornare nella stazione di polizia" Dissi, tutto d'un fiato. Io ero fatta in quel modo, se un dubbio aleggiava nella mia mente dovevo far di tutto pur di risolverlo. 

"Perché?" Mi chiese, con la fronte leggermente aggrottata. 

"Devo sapere dov'è Edward." Dissi, dando voce ai pensieri che mi frullavano per la mente. 

"Non puoi semplicemente chiamarlo al telefono?" Mi rispose, con un tono palesemente ovvio.

"No" Dissi, incrociando le braccia. Pensai che mi aveva già mentito e che di conseguenza avrebbe potuto farlo nuovamente. 

"E va bene, andiamo."Mi rispose  visibilmente seccata, alzando gli occhi al cielo. Sorrisi soddisfatta per il risultato ottenuto.  Fortunatamente la strada fatta non era molta, quindo dopo un paio di minuti arrivammo. 

"Aspettami qui, sarò subito di ritorno." Dissi, prima di entrare nella stazione. 

"Blaire, posso aiutarti in qualche altro modo?" Mi salutò Paul, rivolgendomi un caloroso sorriso non appena mi vide. 

"Umh, sì. Edward è qui?"

"No." Rispose e gli rivolsi uno sguardo confuso, aggrottando lievemente la fronte. "E' tornato a casa poche ore fa, ora non ho la minima idea di dove sia." Spiegò, non appena notò la mia espressione.

"Okay, grazie." 

"Di niente, se ci saranno delle novità t'informerò personalmente." Annuii silenziosamente, lo salutai con una stretta di mano e mi avviai verso l'uscita. 

"Allora? Dov'è lui?" Mi chiese mia madre, non appena mi vide. 

"Non lo so, Paul mi ha detto che è andato via un paio di ore fa." Spiegai, riportando le parole di Paul. Lei scosse leggermente le spalle ed in silenzio ci avviammo nuovamente verso casa. 

Quando arrivammo la prima cosa che feci fu dirigermi nella mia stanza, chiudere la porta a chiave e chiamare Edward. Alla prima chiamata non rispose, quindi continuai insistentemente a chiamarlo, finché non rispose alla quinta chiamata. 

"Dove sei?" Chiesi, non appena sentii il suo respiro provenire dall'altro capo del telefono. Preoccupazione e rabbia erano presenti nella mia voce. 

"Blaire, piccola dolce Blaire, dovresti imparare leggere oltre le righe." Disse, scoppiando poi in una fragorosa risata. 

"Cosa?" Chiesi, ma non ottenni risposta. L'unica cosa che fece fu continuare a ridere.

"Sei ubriaco?" Chiesi furiosa, sapendo già la risposta. Odiavo saperlo ubriaco, odiavo quando beveva e lui lo sapeva molto bene, ma ciò nonostante  lui continuava, rovinando la fantastica vita che aveva. Poiché diciamocelo, il bere e il fumare sono solo due stupidi vizi inutili, capaci solo a distruggere l'organismo umano.

"Umh, forse." Disse, tra una risata e l'altra. Socchiusi gli occhi, respirai profondamente e poi chiusi la chiamata: in quel momento non meritava ascoltare mie parole ed io ero troppo delusa e stanca per ripetergli la solita ramanzina che ero solita a fargli quando beveva o fumava, o faceva qualcosa di estremamente stupido. 

A causa della rabbia mi portai le mani tra i capelli e come ero solita a fare quando ero troppo nervosa, o arrabbiata, mi tirai leggermente i capelli dalle punte, per poi lanciare un urlo liberatorio. 

In quel momento ero confusa, troppo confusa. Un maniaco mi spiava, e molto probabilmente anche in quello stesso momento lui era lì, osservando, citando le sue parole, ogni mia mossa. E per di più, Edward mi mentiva e beveva. 

'Potrebbe andare peggio di così?' Chiesi mentalmente, ma dedussi di sì. La mia vita sarebbe peggiorata ulteriormente quando quello stupido maniaco sarebbe venuto a prendermi, anche se nel mio cuore speravo che Paul riuscisse ad arrestarlo, mettendo la mia vita fuori pericolo. Proprio come in un'operazione chirurgica, quando il chirurgo fa di tutto pur di salvare la vita del paziente in pericolo. Strano, ma la mia vita in quel momento poteva essere perfettamente paragonata ad un intervento. 

Ad interrompere i miei pensieri però ci pensò mia madre, bussando ritmicamente alla porta della mia camera. "Blaire!" Diceva, pronunciando il mio soprannome. 

Sbuffai, alzai gli occhi al cielo a causa della spiacevole interruzione ma tuttavia andai ad aprire la porta. 

"Sì?" Chiesi, scrutandola. 

"Vieni a darmi una mano? Devo cucinare." 

"Di già?" Chiesi, stranita.

"Tesoro, sono le 20.20" Strabuzzai leggermente gli occhi. Com'era possibile? Il tempo era volato senza che me ne accorgessi minimamente. "Allora, vieni?" Continuò, guardandomi con uno sguardo che non ammetteva un 'no' come risposta. Uno sguardo che in fondo mi manca, ma come non potrebbe mancarmi? Ma comunque, torniamo al racconto. Assentii distrattamente e seguii la donna in cucina. 

"Okay, fatto!" Esclamai fiera di me, appena inserii la teglia in vetro dentro il forno, ovviamente dopo essermi accurata attentamente che il forno avesse raggiunto i 180 gradi. 

"Bene. Il pollo deve cuocere circa 50 minuti, quindi.." Disse, prima di gettare un'occhiata veloce al vecchio orologio di legno, posto in una della quattro pareti della spaziosa cucina. ".. verso le 21.30 potremmo spegnerlo." Continuò mentre, dopo essersi sciacquata le mani nel lavandino, le asciugava in un piccolo panno rettangolare bianco, con delle striature lilla. Ricordo bene che appoggiò il panno sul tavolo e poi si sedette sul divano di pelle nera. 

"Vieni Blaire.." Disse, picchiettando la mano sul posto vuoto accanto a lei. Assentii silenziosamente e presi posto accanto alla bellissima donna dai capelli rossi, colore che ahimè non avevo avuto la fortuna di ereditare, ereditando l'orribile castano da mio padre. Nonostante ciò però io e lei ci assomigliavamo tanto, stessi occhi, stesse labbra, stessi lineamenti. Nonostante lei mi lasciasse sola a volte, l'adoravo, anzi, l'amavo. Ma d'altronde, chi non ama la propria madre? Io l'amavo, anche se non glielo dimostravo molto spesso. Le rivolsi un sorriso sincero, e poi presi la sua mano tra le mie. 

"Blaire, dobbiamo parlare.." Mi disse poco dopo, assumendo un'espressione seria, rompendo il piacevole silenzio che si era creato tra noi. 


*Spazio Autrice*

Heii, come state? Spero bene :)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se è così commentate e votate.. 

Alla prossima! :)

-Gsxx


My Stalker.[In revisione]Where stories live. Discover now