Il tempestivo arrivo dei Volturi

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RENESMEE'S P.O.V

Mi sentivo piuttosto carica. La zia Alice aveva preveduto l'attacco dei Volturi, che inaspettatamente non avevano rispettato i termini dell'accordo. Con mia grande sorpresa, avevo notato grazie ad un vetro, che il mio processo di guarigione era più che veloce. Il signor Argent mi aveva spiegato che tutte le sensazioni che sentivo erano grazie, agli ormoni svilupattissimi che la gravidanza assecondava. Se non fosse stato per questo miracoloso processo di guarigione, il mio corpo ora sarebbe afflosciato sopra un grosso divano.

-Jacob... cosa faremo?- chiesi per niente spaventata, ma a giudicare dalla sua voce, doveva essere più che sicuro che non c'è l'avremmo fatta.

-Perché mi chiedi questo? Sei forse preoccupata?- mi domandò a sua volta, percosso da un'impeto di rabbia ceca.

-Stai calmo.... Ma aspetta... tu li senti?- gli chiesi spaventata.

-Ho pregato fosse solo un brutto scherzo creato dalla paura ma evidentemente non mi sbagliavo.- mi disse malinconico.

-E perché non hai avvisato gli altri?- gli chiesi ancora calma, ma dentro stavo esplodendo.

-Gli ho avvisati, adesso staranno fronteggiando i Volturi...- adesso capii perchè era di poche parole.

-E Seth?! Hai davvero permesso che andasse con loro?! Sai come sono fatti i Volturi, non ci metteranno molto prima di ucciderlo, e tu... te ne stai qui a imbrattare la cucina sperando che i biscotti non brucino?!- chiesi con più rabbia del dovuto.

-Ho cercato di fermarlo ma...- la frase finì da se.

-Io vado con loro.- dissi sicura mentre prendevo una sciarpa e infilavo il soprabito.

-Non ci pensare nemmeno sei incinta!- mi impedì di aprire la porta principale.

-Io non me ne starò qui a guardare uno stupido programma televisivo,quando i miei compagni, anzi... no, i miei amici muoiono...- mi pentii di avergli rifilato quella predica, anche se doveva riferirmi della sua decisione, dopo tutto ci saremmo sposati, se non c'è fiducia non c'è rapporto...

-Io sapevo che avresti fatto così...- rise lui afferrando una giacca in jeans, che profumava di bosco come la sua maglietta.

-Che hai  intenzione di fare?- gli chiesi divertita, dimenticandomi subito della doccia fredda che avevo ricevuto.

- Voglio che tu mi segua.- mi disse, sgranando gli occhi. Quegli occhi che mi avevano fatta innamorare perdutamente, per la loro espressività e lucentezza.

-Sei tu che segui me.- ribattei coincisa, ridacchiando. Erano quelli gli ultimi attimi di felicità che avremmo passato insieme, perché da un momento all'altro quell'atmosfera avrebbe assunto uno sporco odore di sangue...

EDWARDS'S P.O.V

Ci trovavamo nella stessa radura che aveva ospitato, la agonizzante "morte" di Stiles. Quella in cui poche ore dopo si era svegliato confuso e smarrito, in cerca dei suoi amici, testando la sua resistenza al freddo ed alla stanchezza che non era poi così cambiata.

Mi sentivo sporco, al solo pensiero di non aver fatto nulla per loro, infondo erano dei bravi ragazzi, che per aiutare le nostre stupide controversie contro quei poco di buono dei Volturi, stavano mettendo in gioco la propria sopravvivenza. Ma se siamo scampati tutti alla morte, una volta... e possibile che anche ora, sia concessa a noi la fortuna di sopravvivere alla battaglia? Questa era la domanda che ronzava nella testa a chi aveva già partecipato ad un incontro del genere.

-Perchè non avete mantenuto la parola?- Carlisle era calmo come sempre. Eppure i suoi pensieri erano chiari come il sole, non pensava alla pace, come pensava alla guerra. Anche se la sua mente era impaurita dal sentimento di paura, per la morte che avrebbe voluto evitare a tanti.

-Attaccate ora!- la voce di Gerard risuono fredda nella valle innevata. Un ricordo si faceva spazio nella mia mente, mentre le prime linee della nostra difesa improvvisata incominciavano a vacillare rumorosamente.

-Ragazzi! Non c'è tempo attaccate con tutte le forze che avete!- queste furono le sue ultime parole, il che mi dispiacque, come non mai.

JACOB'S P.O.V

Correvamo in mezzo agli alberi, ormai non mancava molto all'arrivo. Pregavo soltanto che non ci fosse stata ancora nessuna perdita.

-Jacob sbrigati!- esultò Renesmee, mentre la sua mano gelida stringeva la mia. Era strano il mondo in cui mi aveva convinto a partecipare, trovandosi in quelle condizioni; ma mi dicevo che se i Volturi avrebbero voluto davvero ucciderci, non avrebbero  esitato a farlo, anche se fossimo rimasti al calduccio sottocoperta.

RENESMEE'S P.O.V

Da lontano si sentivano dei rumori sospetti. E quando finalmente sbaragliammo gli alberi, il paesaggio che si dipinse davanti a noi fu ancor più tragico di quello che ci aspettavamo.

I Volturi attaccavano i nostri senza riserve. Sembravano due grandi Tsunami che si scontravano. Due onde impertinenti che si sbattevano, l'un l'altra contro gli scogli. 

Molti giovani erano atterra. Tra cui Kira e Liam, che si reggevano a vicenda per non crollare sul pavimento gelido ed innevato, sul  quale avrebbero volentieri fatto un sonnellino.

D'impulso mi gettai a capofitto nella rissa, se poteva chiamarsi così. Avevo notato che erano come impossibilitati, stanchi dal viaggio? Infatti nessuno di loro si arrischiava a ferire mortalmente ne i lupi, ne i Cullen; il viaggio gli aveva evidentemente sfiniti.  Avevano fatto una mossa troppo azzardata, e si erano ritrovati nello scompiglio più totale, dato che oltre alla mia famiglia ed il branco dei Quileut, erano comparsi anche gli acerrimi nemici della sentinella , Gerard.

Complessivamente la fortuna era dalla nostra. 

-Caius allora ne sei felice?- chiese irato Aro, che si era fatto sentire anche da tutti noi, con grande impertinenza.

-Si decisamente. Non vedi che stanno cadendo giù debolmente?!- rispose con altrettanto tono Caius.

Sembrava preso da una pazzia immorale, gli occhi gli si erano fatti piccoli piccoli, come due fessure. E la sua lingua puliva gli artigli dato che aveva ucciso uno dei suoi compagni.

-Sei un pericolo per noi Caius... Ma alla fine quelli che riflettono troppo, quelli che si mostrano intelligenti, sono sempre quelli più stupidi...- decretò Aro. Avvicinandosi al "fratello" per così dire, con passo molto minaccioso. Inaspettatamente Caius fu privato della testa, con nessun rimpianto da parte di chi la aveva mozzata, proprio Aro.

-Adesso credo che potremmo facilmente recuperare!- esclamò felicemente Gerard. L'armata era come presa da un omicidio di massa, attaccavano noi, ma si sbarravano la strada a vicenda, si uccidevano gli uni con gli altri. Insomma per loro era un "tutti-contro-tutti" generale.

La pazzia aveva preso il sopravvento, e molti di loro, non osavano neanche difendersi davanti ad una bocca irta di zanne acuminate. Morivano come miseri moscerini; la maggior parte della neve era imputridita dalle loro facce grigie e fredde. In quel momento Jacob mi rassicurò;  sembrava facile, ma se avessero nascosto qualche sporco giochetto?

SPAZIO DELL'AUTRICE;

CIAO A TUTTI GENTE. SAPETE CHE NON MI ARRRNDERÒ FINCHÈ NON ROSPONDERETE ALLA DOMANDA DEL CAPITOLO PRECEDENTE VERO?

XXX da frafra2002

The Twilight Saga:                The TimeWhere stories live. Discover now