Imprinting

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LEAH'S P.O.V


Ero sdraiata sulla cassapanca della cucina da circa mezza mattinata, da quando

il branco era andato al centro della radura per saldare l'alleanza, a dir poco dubbia coi vampiri, o succhiasangue come piaceva a molti di noi definirli, non nascondo che anche a me piacesse farlo. Ma più di tutto pensavo al gruppo misto, quei ragazzini venuti dalla California. Con che coraggio avevano abbandonato la loro casa? Molti di noi non osano che attraversare soltanto i confini della foresta, e loro? Come facevano a stare lontani dalla loro patria, dalle loro case, dal loro camino caldo? Forse non avevano un camino caldo?

CHE ASSURDITA', COME POTEVANO RESISTERE?


Era da giorni che ci pensavo. Ho avuto il mio imprinting con uno sconosciuto. Un ragazzo, che all'infuori di questo, non è per niente il mio tipo, anche se non so per certo quale sia il mio tipo. Credo che un uomo debba essere equilibrato; gentile, amorevole, ma anche serio e forte, protettivo e creativo, doveva sapermi sorprendere, e non essere affatto prevedibile. Che il destino abbia fatto un errore questa volta?

Adesso avrei dovuto essere per lui tutto ciò che serve? Un'amica, una confidente e cos'altro?


-Leah? Hanno deciso.- Seth, la sua voce mi impediva di pensare. Da quando era stato attaccato dalla sentinella, non facevo altro che chiudermi in me stessa. Riflettere. L'unica cosa che mi riusciva davvero bene; oltre ovviamente ad essere scontrosa con tutto e con tutti, perfino con me.


-Okay. Dobbiamo andare allora.- mi alzai dalla cassapanca della cucina. Posai il pacchetto di noccioline, e mi pulii le mani dal sale residuo. Amavo le noccioline, dalla morte di mio padre erano l'unica cosa, seppur ridicola, a tenermi calma; infatti dopo una sfuriata con Sam era l'unica cosa che mi facesse sentire meglio.


-Non lasciare la porta aperta quando esci.- gli dissi apprensiva.


-Okay ma finiscila di fare quella espressione disgustosa.- si mise a ridere.


-Quale espressione ridicola?!- mi arrabbiai.


-Niente, niente...- prese la sacca col cambio e si defilò, lasciando come al solito la porta aperta, ed il tappeto messo male.


-Ragazzi...- sospirai.


Alla fine fui io a chiuderla. La porta sbattè energicamente dietro le mie spalle, per colpa di quel maledetto vento impetuoso che invadeva tutta la riserva da giorni.

Mi guardai intorno. Tutto il branco era ai margini del bosco, proprio dietro la casa di Jacob, molto più distante dalla mia. Mi voltai e vidi che si stava avvicinando il ragazzo con cui avevo avuto il mio imprinting. Che ci faceva qui?!


-Ciao ragazza misteriosa.- mi saluto con un cenno del capo, a cui io ovviamente non risposi.


-Che vuoi tu?!- chiesi acida e arrabbiata.


-Io avrei un nome...- ipotizzò lui con la vocina da ragazzino saccente.


-Allora che vuoi?- chiesi più calma. Aveva continuamente le mani in tasca, avvertivo che aveva freddo; ma non sentivo il bisogno di scaldarlo.


-Pare che tu non sia stata l'unica ad avere l'imprinting...- come faceva a saperlo? Non potevano averglielo detto. Mi sarei vendicata, erano molto felici di avermi umiliato.


-Il tuo amico lì, mi ha portato via la ragazza...- ammise grattandosi la nuca. E rivolgendosi a Embry, chiaccherava amabilmente con una ragazza dai capelli castani, corporatura slanciata e per niente acida come me.


-Come fai a saper...- si avvicinò ancora di più.


-Posso fare una pazzia?- domandò. Perchè a me? Non poteva andare a rovinare la vita a qualcun altro?


-Ma che...- mi avvolse i fianchi con il suo braccio, non ebbi neanche il tempo di ribellarmi, che le sue labbra furono già sulle mie.


-Sai di noccioline...- rise. Che c'era da ridere?


-Che hai fatto brutto...- mi guardava fisso negli occhi.


-So che l'imprinting lo hai avuto con me...- più mi fissava, più le mani mi sudavano. Non mi era mai successo.


-Modestamente credo che tu debba esternare più facilmente le tue emozioni.- mi confidò.


-Allora perchè non lo fai anche tu? Vedo che ti nascondi sempre sotto le tue battute.- ribattei io.


-Mi hai osservato molto bene eh? Beh hai ragione... Ma almeno uno dei due deve avere il coraggio di farlo...- mi salutò. Questa volta tolse una mano fuori, e mi fece un bel saluto militare. La mano pallida si confondeva con la nebbia che si era alzata, ma i suoi occhi rimanevano vividi nella mia mente, facevano pensare a delle stelle, non per il colore chiaro... ma per il luccichio che emettevano ogni volta che lui faceva qualcosa che gli piaceva...

In quel momento mi misi a sperare avidamente, che quella che aveva fatto un minuto prima gli avesse fatto luccicare gli occhi... perchè a me di sicuro avevano luccicato.

Risi. Risi da sola, pensando alla prima volta che l'avevo visto. La grande parte del mio cuore, quella spezzata, stava lentamente raccogliendo i suoi cocci, mi sentivo meglio, non credevo che potesse mai accadermi, ma sapere che il nostro primo ha saputo si nocciolina, e che a lui sia piaciuto, mi ha reso immensamente felice.Era smilzo, faceva battute a dir poco discutibili ed esagerate, non era per niente serio e forte, ma era più che imprevedibile, glielo dovevo concedere. Che abbia un'altro significato per lui questo piccolo bacio insignificante? Stranamente speravo si sì. Volevo conoscere tutto di lui, e prima non mi importava; ora credevo che non avrei potuto neanche mettere un piede fuori casa senza che ci fosse stato lui fuori ad aspettarmi. Capisco perchè Jacob, Sam e tutti gli altri facciano di tutto per le loro amate... Ma non potevo capacitarmi, che il destino fosse stato così ingiusto per me, non volevo ammettere che io già lo amavo... con tutte le sue imperfezioni, che palesemente io non vedevo...

E la nostra grande storia iniziò con un bacio... lui sarebbe diventato tutto per me... anche io sarei potuta diventare tutto per STILES? O avrei continuato a nascondermi dietro la mia perenne paura di non essere quella giusta? Che paura assurda? Beh non sembra ma molti di noi ora la stanno affrontanto. E anche se sembrerà insensato devo tutto a questa battaglia...

Un giorno se avrò figli racconterò loro, come una cosa così rivoltante come una battaglia, abbia unito due cuori, uno buio e l'altro luminoso. Di come gli abbia amalgamati per bene, e di come abbia fatto a nascere tra loro dell'amore così intenso , che avrebbero potuto toccare la luna con un dito.... SOLTANTO INSIEME...



Spazio dell'autrice:

Questo è stato un capitolo premessa... Una specie di finestra che ci porta ad osservare ogni singolo cambiamento della storia, ogni sfumatura, per capire bene l'andamento tra questi tre gruppi differenti legati da un unico sentimento, L'AMORE...


The Twilight Saga:                The TimeWhere stories live. Discover now