Credo in te...//parte 2

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SETH'S P.O.V

Renesmee, era la mia più grande amica, come del resto Jacob. Ma non credevo di diventare il terzo incomodo. Speravo che tutti e due ritornassero sulla retta via, senza danneggiare altre persone. Non voglio vedere soffrire Renesmee, ma non voglio vedere ridotto così neanche Jacob.

Pensavo che tutto questo si potesse sistemare, che il mio sentimento fraterno per Nessie non potesse mai essere frainteso, ma evidentemente Jacob non la pensava così.

Quando Renesmee un'ora fa, aveva affermato che la stavo invitando a prendere un tè, lui ha pensato cose orribili. E non credo che stesse scherzando.

-L'amore...- sospirai. -Non li capirò mai gli innamorati.- sentivo un profondo legame con Renesmee, ma lei non mi piaceva affatto. Io non ruberei mai la ragazza a Jacob, sopratutto quando con lei ha avuto l'imprinting. E poi diciamocelo, sono ancora un ragazzino, quando Jake la finirà mai di pensare cose così vergognose! Mi tiene sveglio la notte...

-Seth! Aiutami con il bucato!- la mia sorellona, mi chiamava. Ed io come al solito non ero felice di aiutarla, non avevo voglia di fare cose da donne.

-Non ho voglia!- andai per la mia strada fin quando non sentii una strana scia di odori. Corsi fino al limitare del bosco, da li la scia si faceva sempre più vicina, in quel momento la cosa migliore da fare era quella di chiamare tutto il branco, così mi trasformai, e il mio ululato sovrastò per pochi secondi, ogni suono esistente...



SCOTT'S P.O.V

Un ululato. Poi nient'altro. L'odore pungente di cane bagnato, proseguiva per un paio di chilometri, la scuola? Saltata. Come al solito Stiles, "la brava mammina di casa" aveva impostato male l'orologio.

-Farei meglio a chiamare Liam, io sono troppo lento se devi correre...- accennò leggermente preoccupato il piccolo Stilinski.

-No mi serve una mente lucida...- sbadigliò. - Allora vado a chiamare Derek...- mi aveva interrotto, ed io gli avevo restituito il favore.

-No. Lui deve aiutare Liam a controllarsi, e quando dico di avere bisogno di una mente lucida, ed ignoro passivamente tutte le tue inutili scuse, significa che mi servi tu Stiles.- schiuse la bocca e fece un broncio contratto, nel modo più assurdo che solo lui conosceva.

-Okay grande alpha. Solo mi domando...COME DIAVOLO FAI A REGGERMI SULLA SPALLE MENTRE CORRI?! So di non essere pesante, ma sai io avrei una faccia e uno stomaco, inclusa una cassa toracica ed un cuore che vorrei mantenere al loro posto!- mi grido spazientito.

-Infatti i tuoi organi rimarranno al loro posto... Potrai perdere massimo, un braccio ed una gamba, ma sono sacrificabili per questa missione.- risposi facendo finta che il gioco del "botta e risposta" non mi facesse divertire, sopratutto se si trattava della sua incolumità.

-Bene okay. Usiamo Stiles come briciola di pane. Così a seconda di come è attaccato il mio braccio ritroveremo la strada di casa...- una delle sue freddure da strapazzo. Ironica cronaca nera. Doveva specializzarsi nel fare battute su una crisi di nervi, seguita a convulsioni permanenti... ma ... beh è una sua scelta.

STILES'S P.O.V

Salii sulla schiena curva di Scott. La sua faccia si era tramutata, in quella orribile di un lupo mannaro. Se non fosse che stavamo andando a cercare qualche mostro nel bosco, sarebbe stato epico fare un video da mostrare alle nostre mogli, che a loro volta le avrebbero fatte vedere ai nostri figli, spacciandoci per Katy e Flicka "Lo spirito libero".

-Vai più piano Scott!- urlai in preda al panico. Nel mentre che correva, io ero impegnato a fagli le treccine, adesso sembrava Bob Marley in versione Scooby-Doo.

The Twilight Saga:                The TimeWhere stories live. Discover now