Che la festa abbia inizio!//parte 2

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Jacob, continuava a guardarmi negli occhi. Sembrava più preoccupato del solito, sentivo che c'era qualcosa che non mi aveva detto. Non so se mi sarei arrabbiata o meno, ma non credo che lo avrei dato a vedere. Non so se mi sarei messa a piangere, ma avrei tolto fuori solo un enorme sorriso.


-Che hai Jacob? C'è qualcosa che mi devi dire? Non ti preoccupare...- gli dissi premurosa accarezzandoli la guancia.


-Te lo dico ma prometti che, non scapperai, non piangerai, non ti arrabbierai, e tanto- meno avrai paura, perchè sono sempre e comunque io...-dopo il mio cenno d'assenso si alzò in piedi, mostrandosi in tutta la sua bellezza, era imponente e fiero. Le gambe muscolose si intravedevano perfettamente dai jeans scoloriti che portava.


Quando il mio sguardo finì su, vidi che non era affatto contento, ma non sapevo di che cosa.


-Renesmee TI AMO...- disse . Solo quelle parole bastarono a farmi tappare metaforicamente gli occhi e le orecchie per un momento.


Incredibilmente incominciò a togliersi la maglietta verde asparago, il che mi sembrò strano ma lasciai continuare, non interrompendolo, infondo volevo sapere ciò che lo crucciava così tanto, per poi risolverlo.

Lanciò la maglia a pochi metri da lui. Finì poi per slacciarsi i bottoni dei jeans, e nella frenesia percepii anche una certa dose di vergogna. Rimasi rapita dai suoi movimenti ingarbugliati, e non potei fare a meno di notare il suo piccolo sorriso compiaciuto nel vedermi fissarlo.



Ora anche i pantaloni erano messi da parte, ed io non ero per niente in balia di una tempesta di ormoni svalvolati... solo un pochino.


-Preparati.- solo questo mi disse, e ciò che pensai non era del tutto adatto a quella situazione.


Fece una capriola all'indietro, e tutto quel che riuscii a vedere fu, che al posto del mio Jake ora c'era un bellissimo lupo rosso, dagli occhi marroni.

Tirò le orecchie indietro. Io però mi avvicinai per farlo sentire sicuro, non volevo perdere Jake. Ognuno è diverso da come vorrebbe essere, ma non per questo bisogna credere che ciò sia un mostro o uno sbaglio. Noi siamo quel che facciamo, una persona più essere anche bellissima e fare cose orribili. Non dobbiamo cambiarci, per farci piacere dalla gente. E poi lui a me piaceva così come era. Non riesco a spiegare tutto quello che provai in quel momento, non ero l'unica ad avere paura delle conseguenze, ma lui era l'unico a saperle affrontare, come stilettate in pieno petto.


Avvicinai calma, la mia mano al suo muso. In seguito anche l'altra mano.

Feci due passi avanti, per rendergli più facile la visuale.


-Jacob... So che sei imbarazzato. Credi che io ti ami solo per apparenza? Se dico che amo tutto di te, non devi avere paura di mostrarti per quello che sei. Tu sei il mio Jake, e non devi cambiare assolutamente. Ti avrei amato anche se fossi stato un ragazzo metà lucertola e metà uomo. Tu hai un dono che molti non capiscono, ma la gente che salvi un giorno ti sarà grata.- detto questo lui rimase immobile in forma lupo.

Avvicinai le mie labbra al suo muso, chiusi gli occhi, e li diedi un piccolo bacio.

Quando gli riaprii, Jacob era ritornato in forma umana. Sorrisi e lo abbracciai.

The Twilight Saga:                The TimeWhere stories live. Discover now