Again

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SCOTT'S P.O.V

Continuavo a fissare il soffitto. Tenevo stretta a me Kira, che era ancora assopita.

-Scott...- una voce che proveniva dal corridoio, mi svegliò dallo stato di catalessi, in cui mi ero ritrovato.

Posai delicatamente il volto di Kira sul letto, e mi diressi verso la porta, per poi aprirla.

-Che c'è Stiles?- mi accolse fuori, con un sorriso, e pensai che non lo avevo mai visto così.

-Incredibile...- sussurrò

-Che cosa, è incredibile?- chiesi confuso sbadigliando.

-Leah! Lei è incredibile...- esclamò facendo tremare il pavimento.

-O mi dio Stiles, non entrare nei particolari per favore!- implorai, alzando gli occhi al cielo. 

-Non per quello pervertito!- mi sgridò lui, irritato, con le braccia conserte.

-Per la proposta?- domandai facendo spallucce.

-Certo! Mi ha sorpreso, ed è fantastica. Una ragazza meravigliosa!- gridò felice.

-Sta zitto... che svegli qualcuno!- sussurrai io.

-Usciamo fuori...- mi consigliò lui. Mi passava avanti, ed io gli intimai una forte pacca sulla spalla, che  non lo fece cadere per terra, come di solito accadeva.

STILES'S P.O.V

Aprimmo la porta finestra, che si affacciava ad un lato della cucina, verso un paradiso. Quel paradiso era composto da alberi, brezza mattutina, e tanti fiori profumati.

-Scott come faremo per la scuola?- gli chiesi preoccupato.

-Hai ragione... Che ore sono?- mi domandò a sua volta.

-Sono le 6:30, perché?- chiesi, confuso e insospettito dalla sua orribile espressione.

-Cosa vuoi fare Scott?!- esclamai, maledicendomi per la domanda precedente.

-Tanto è presto, nessuno ci noterà se andiamo a scuola... Credo che i professori siano leggermente incavolati, vedendo che ben sette studenti sono mancati per ben due mesi dall'inizio della scuola...- annunciò.

-Andiamo a svegliarli!- urlò poi.

-Ovviamente Stiles non si ascolta....-mormorai io, preso da una estrema depressione post-traumatica.

RENESMEE'S P.O.V

Mi ero svegliata, ed avevo osservato per un po lo specchio che costellava la parete bianca, difronte al letto. Vedevo me stessa, vedevo Jacob, e non riuscivo a crederci...

Finalmente non dovevo alzare muri di difesa dagli altri, perché adesso ci avrebbe pensato lui a difendermi per tutta la vita, come io avrei fatto con lui. Il nostro amore era piuttosto platonico, amatoriale, e piuttosto passionale. La felicità che mi nasceva dal petto era infima, in confronto al grande sentimento che provavo per quella persona a cui ero stata aggrappata tutta la notte, come se il mondo dovesse finire da un momento all'altro. Ma ora sapevo, che sempre e comunque ci sarebbe stato qualcuno affianco a me, qualcuno che mi avrebbe detto le cose in faccia, e che mi avrebbe sempre spalleggiata anche non essendo d'accordo.

Non c'è la facevo più, a stare sdraiata riflettendo, volevo divertirmi , volevo...

-Forza! Svegliatevi tutti!!- delle urla dal corridoio mi fecero saltare all'indietro, così da ritrovarmi catapultata, sul povero Jacob.

-Idioti!- esclamò lui, preso da un impeto di rabbia. 

-Dai non fare così... Sarebbe da un po che non andiamo al cinema...- sussultò. Poi però un enorme sorriso rischiarò la sua espressione alterata.

The Twilight Saga:                The TimeWhere stories live. Discover now