Jungkook 💜

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POV JUNGKOOK:


Non so se ridere, piangere, disperarmi o cominciare a tirare le somme circa la mia breve esistenza.
È davvero fottutamente pazzo?
Incredulo, quasi urlo:<no Jimin, tu forse non hai capito. Adesso andiamo via, il più lontano possibile da questo posto!> Gli poggio una mano sulla spalla ma lui si divincola dalla mia presa per cominciare a digitare velocemente, qualcosa al cellulare per poi riprendere a toccare quel cazzo di aggeggio mortale. Mi inginocchio al suo fianco e sospiro:<Jimin te ne prego, non mi interessa nulla della sfilata. Ti voglio solo al sicuro, lontano dai pericoli. Andiamocene prima che sia troppo tardi, mh?> lui, concentrato, scuote la testa per diniego e comincia a toccare alcuni fili colorati, borbottando:<e se toccassi prima quello rosso?>

Mi tiro i capelli, preda alla disperazione e calcio i miei piedi contro l’aria, proprio come un fottuto neonato. Potrei tranquillamente usare la voce da alpha e impormi su di lui, ma l’ho giurato sul mio onore che mai più avrei imposto il mio volere ma adesso sta davvero mettendo a dura prova i miei nervi saldi:<stai scherzando, vero? Mi stai prendendo in giro, non è così? Non puoi davvero procrastinare il tuo tempo appresso a qualcosa di cui non conosci il congegno se non attraverso un cazzo di videogioco>più andavo avanti con il discorso e più la mia voce si alzava di qualche ottava. Lui alza il suo sguardo nel mio e freddo, afferma:<Jungkook non sei costretto a rischiare la tua vita. Io sono un poliziotto, un detective e la mia morale mi impone di rimanere qui e tentare il tutto per tutto> sorrido nervoso e mi siedo definitivamente sul pavimento con la schiena poggiata contro la parete e sospiro sconfitto:<se tu sei qui e rischi di perdere la vita, per quale motivo dovrei salvarmi io? Ti ho detto e ridetto che senza di te, io non vado da nessuna parte quindi rimarrò qua> Sbuffa e si volta verso di me, incrociando in maniera alquanto infantile, le braccia sul petto:<adesso dovrei portarti anche sulla coscienza? Non posso lavorare tranquillamente se so che tu sei qui, con me, ad un passo dalla tomba> alzo gli occhi al cielo e borbotto:<vedo che sei molto fiducioso>
Alza gli occhi al cielo:<fidati di me>
Mi porto una mano in fronte per cercare di placare la mia ansia e sospiro:<sarei qui se non lo facessi?>
Sorride vittorioso e si volta si nuovo verso la bomba, cercando di disinnescarla e toccandola come se non fosse una macchina mortale, nono, assolutamente.
Mi avvicino , strisciando, verso di lui e mi posiziono al suo fianco, buttando un occhio e notando con terrore che mancano solo quattro fottuti minuti allo scoppio. Lui sbuffa e si porta una mano sui capelli perfettamente acconciati per poi sospirare vinto:<n-non credo ce la farò> alzo un sopracciglio e chiedo, cercando di mantenere un tono fermo e sicuro:<perché non credi? Mi hai appena finito di dire che..che tu ci avresti salvato ed io, Jimin, credo in te>
Lui mi guarda con un sorriso triste e i suoi occhioni diventano improvvisamente lucidi:<ti ho portato io in questo casino e se..se muori, come potrei mai perdonarmelo?>
Adesso tutto è più chiaro, il tempo stringe e sarebbe fin troppo tardi per allontanarci e tentare di salvarci. Cristo, sapevo dell’esistenza del Karma e che tutto torna ma non pensavo così in fretta, così velocemente. Sto male, sento che il cuore possa spezzarsi e fermarsi ancor prima dello scoppio della bomba, solo guardando il viso sofferente di Jimin.
La colpa è solo mia, la bomba è stata posta qua dentro solo perché qualcuno è abbastanza folle da volermi fuori dai giochi ed io, ho trascinato lui in tutto questo. Non lo meritava, non merita tutto questo.
Sorrido e mi avvicino a lui per portarlo tra le mie braccia e baciarlo sulle labbra.

Se devo morire, lo faccio abbracciando il mio paradiso.

Lui si stringe a me ed io dopo aver baciato le sue morbide e dolci labbra, gli bacio il capo e sussurro rocamente:<ti amo, Jimin>
Lui con occhi lucidi si morde il labbro inferiore:<ti amo Jungkook e… voglio chiederti scusa per averti portato qui...> lo stringo più forte a me e sussurro dolcemente:<se sto con te, nessun posto e nessun momento mi farà paura..> tira sù col naso e si scosta dolcemente per poi voltarsi in direzione della bomba che ci avvisa di avere davvero poco tempo per noi. Sospira tristemente:<beh...se davvero deve finire così, voglio morire senza il cazzo di rimpianto di non averti confessato una cosa> sorrido, nonostante la consapevolezza ed il peso del momento:<cioè, Jimin-ssi?> e gli accarezzo la guancia e lui si poggia con essa sul palmo della mia mano:<ho sempre avuto voglia di fare sesso quando tutti potrebbero vederci> si morde il labbro inferiore ed io mi sporgo verso di lui per leccarlo e tirarlo a me, facendolo mugolare:<non dirmi così adesso..> ho una paura fottuta ma con lui al mio fianco, nulla sembra intimorirmi. lui sbuffa e timidamente, chiede:<tu? Hai qualche confessione da farmi?> ci penso su e nego scuotendo la testa poi lui sembra soppesare la mia reazione, per chiedere timidamente:<sai..venendo qua ho visto quanti occhi erano fissi su di noi e so che la maggior parte ne erano sorpresi ma altri..beh..ho come avuto l'impressione che volessero fulminarmi anche solo con lo sguardo..> alzo un sopracciglio e mi volto verso la bomba, vedendo l'ultimo minuto scorrere..
Quindi il mio fottuto ultimo minuto della mia vita devo passarlo a litigare con lui? Sospiro:<sono solo sensazioni, Jimin..> lui scuote la testa:<i modelli...quei modelli mi guardavano da testa a piedi e sincerame-> sbuffo e lo interrompo:<sì...Jimin, sì..sei o sette sono i ragazzi che hanno intrattenuto una relazione sessuale e contrattuale con me. Solo sesso, Jimin..nessuna relazione che implicasse un minimo sentimento, nessun trasporto emotivo. Solo sano e spinto sesso che non significava nulla siccome non provavo un cazzo di niente. Sei soddisfatto, adesso?> Lui si irrigidisce e i suoi occhi tramutano improvvisamente colore, divenendo di un blu acceso quasi accecante. Si allontana da me e incrocia le braccia al petto, borbottando nervosamente:<ma bravo, complimenti! Fai la morale a me per due fottuti pompini fatti a-> gli metto la mano sulla blocca per costringerlo a smettere di parlare e ringhio ad un palmo del suo viso:<non continuare o non rispondo delle mie fottute azioni, JImin! Le cose sono ben diverse, cazzo!> lui si divincola mordendomi la mano e facendomi ululare dal dolore e urla:<sono diverse, dici? Come reagiresti se ti dicessi che nella centrale mi sono fatto scopare, in passato, da almeno sette o otto poliziotti?> stringo i pugni e mi alzo nervosamente, butto uno sguardo al timer e vedo che mancano venti secondi:<Cristo Jimin, li avrei uccisi tutti, porca puttana!> lui imita i miei movimenti e alza le mani al cielo, gesticolando nervosamente:<e quindi come cazzo dovrei reagire io?!> butto un altro sguardo verso il timer e mancano solo quindici fottuti secondi. Urlo:<stiamo per morire, cazzo! Stiamo per morire e stiamo litigando su chi mi sono scopato in passato?> sorride nervosamente:<così impari a mentirmi!> lo guardo scioccato e sussurro:<stai dicendo davvero, Jimin?> incrocia le braccia al petto e fissa la bomba. Io cerco di avvicinarmi a lui e noto che mancano solo dieci secondi. Lo abbraccio da dietro e gli cingo i fianchi per poter godere del suo odore un'ultima volta, lui si rilassa tra le mie braccia ed io sussurro:<ti amo, non smetterò di dirlo nemmeno l'ultimo secondo della nostra vita>
Mancano cinque secondi.

Quattro.

My killer man (OMEGAVERSE)Where stories live. Discover now