Jungkook👁️👄👁️

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POV JUNGKOOK:

Non mi sento una vittima e tantomeno non vorrei erigermi come martire di fronte i vostri occhi ma io nella mia vita non ho mai amato, non ho mai saputo amare.
Non odio e non amo.
Niente mi emoziona, niente mi intimorisce, nessuno è in grado di far vacillare il mio stato d’animo. Molti hanno provato ad addolcirmi, a rendermi più umano ma l’unica cosa che hanno ricevuto in cambio è stata delusione e sofferenza. Le persone si affezionano a me forse per il loro istinto e personalità benevola, illudendosi di potermi cambiare e farmi diventare una persona migliore ma hanno sempre fallito.
Tutti hanno provato, nessuno ha vinto.
Mio fratello è oramai saturo del mio atteggiamento scostante, freddo e calcolatore e nonostante finge disinteresse, la sua sofferenza è palpabile persino per me che sono distante da tutto e tutti.

Apatia, ecco il termine che maggiormente mi descrive.

Tuttavia, adesso, sono qui in bilico tra la ragione e la pazzia. Lui, così vulnerabile, bello, attraente e stimolante; che senza rendersene conto rilascia un odore intenso e allettante.
Lui, così forte ma allo stesso tempo così fragile da ridursi in poltiglia solo per un mio sguardo o un mio tocco.
Lui, Jimin, che conosco da appena 24 ore, mi sta rendendo l’essere più miserabile e patetico dell’intero cosmo. Suda, respira affannosamente, le sue gote diventano rosee, le sue labbra gonfie umide ed i suoi occhi felini sembrano gridarmi di salvarlo ma allo stesso tempo di preservarlo.
Solitamente, se mi fosse capitato tra le mani un omega in pieno calore, lo avrei preso a sangue all’istante ma adesso come dovrei definire  questo sentimento di rispetto e  timore che provo nei suoi confronti? Perché, per la prima volta, non riesco ad assecondare il mio lupo ma lo lascio precipitare nell’oblio più remoto del mio essere?

Percepisco le sue piccole dita, stringere la mia maglia:<p-potresti farmi un piacere?>
Annuisco, ancora disorientato e gli cingo il fianco con il mio braccio per farlo avvicinare ancora più a me e al mio odore. Il suo viso, a questo punto, finisce inevitabilmente contro il mio ampio petto, lo sento, poi, respirare tutto il mio odore per stringere ancor di più la presa sulla mia maglia e rilassarsi leggermente:<devi chiamare Min..>
Alzo un sopracciglio e mi irrigidisco, lui se ne accorge e si avvicina ancor di più a me, lasciando la maglia e stringendo le sue braccia intorno alla mia vita:<Min Yoongi, il procuratore che è mio superiore>

Speravo di sbagliarmi ma il mio sesto senso in queste cose non sembra voler fallire mai. Sento la rabbia irrompere e la voglia di abbattere quel nano malefico mi brucia dall’interno e nell’ira del momento, non mi sono accorto di aver lasciato andare Jimin fino a quando le sue piccole mani, non stringono il mio braccio e la sua voce dolce, sussurra:<J-Jungkook..ho..ho fatto qualcosa di sbagliato?>
Abbasso lo sguardo e quei suoi occhioni sempre così forti e determinati, adesso sono sostituiti da due piccole perle impaurite e lucide. Lui trema ed il mio cuore si sincronizza ai suoi lievi tremolii. Mi avvicino di nuovo e preoccupato lo stringo a me, carezzandogli i capelli.
Sospiro, ancora furente ma pur sempre preoccupato e accorto ad offrirgli sollievo e tranquillità. Questo, però, non mi fa evitare di tremare per la rabbia.

Cazzo, sei in calore e vuoi che chiami un altro alpha? Stiamo scherzando? Vero che non ci conosciamo, vero che potrei incutere timore ma sono IO il tuo alpha.

Sono IO quello che dovresti cercare in questi casi.

Sono fottutamente IO, a doverti aiutare ad alleviare il dolore.

Sono IO CHE-:<Jungkook?> chiede tremando con la voce.
Io mi mordo la lingua per evitare di esternare il mio reale stato d’animo ma riesco solo a rispondergli freddamente:<dimmi>
La sua presa si fa sempre più ferrea ed il suo viso si poggia sulla mia spalla, annusando il mio odore contro il mio collo:<i tuoi f-feromoni mi stanno uccidendo. Sei arrabbiato, cosa ti succede? >
Cazzo, ecco un’altra fottuta cosa a cui non sono per nulla abituato: il controllo dei miei feromoni. Fino a ieri ero imperturbabile, nulla mi toccava al tal punto da dover frenare la diffusione di essi ma questo piccolo demonio dai capelli rosa sembra aver abbattuto ogni mia certezza. Sospiro e mugugno un semplice:<mh..> senza lasciare però la presa, con un braccio a stringere la sua sottile vita e una mano ad accarezzare i suoi soffici e profumati capelli rosa.
Riesco a sentire la sua preoccupazione poiché adesso il suo odore sembra somigliare sempre più ad una tempesta impazzita che preannuncia un disastro e infatti, con voce tremante sussurra:<t-ti prego puoi dirmi cosa ti affligge? Sono io, vero? Non solo sei costretto da questo legame a starmi accanto ora devi farmi anche da balia scusami tanto io non pensavo di andare in hea-> ma senza aspettare la conclusione del suo discorso, lo prendo in braccio e lo porto con me sul divano in soggiorno, facendolo sedere sul mio grembo per poterlo guardare dritto nei suoi occhi limpidi.
Arrossisce e abbassa la testa.

Tenero.

So che questo suo atteggiamento così docile è dettato dalla sua attuale condizione ma questa sua versione non fa che accrescere in me uno stato di tepore, come se avessi finalmente trovato un posto nel mondo. Gli accarezzo una guancia:<non capisco..>
Lui struscia la sua guancia contro il palmo della mia mano e piuttosto che un lupo, adesso potrebbe apparire come un piccolo gattino che fa le fusa:<cosa non capisci?> cerca di mantenere un tono di voce fermo ma spesso risulta incerto per il dolore o il calore che gli parte dritto dal basso ventre. Lo sento duro e Cristo, non so quale divinità in questo momento mi stia aiutando a tenere i nervi saldi. Con voce roca rispondo:<perché cerchi un altro alpha in questa situazione?>
Lui smette di strofinarsi contro la mia mano e fissa i suoi occhi nei miei, riesco a scorgere il vero Jimin che mi urla contro le peggio parole in quei due tizzoni ardenti e cerco di trattenere una risata intenerita. l
Lui sembra aver riottenuto un po’ di ragione perché con sguardo truce, risponde:<non capisco dove tu voglia andare a parare, perché stai dicendo che cerco un altro alpha?>
Sospiro e gli prendo la mano per intrecciare le nostre dita, lui ricambia:<Jimin sei in calore e la prima cosa che mi chiedi è quella di chiamare un alpha che non sia io, come vuoi che reagisca, mh? >
Ecco l’ho detto.
Cazzo è, questa sensazione? Perché vorrei andare da quel nano inquietante dai capelli neri e la pelle pallida e riempirlo di botte fino a renderlo irriconoscibile per poi diffondere pezzi del suo corpo ai cani randagi?
Ah, perché cazzo mi sto innervosendo ancora di più, merda?
Improvvisamente una sua mano piccola ma calda si posa sulla mia guancia e in un attimo ritorna la calma. Il respiro si regolarizza e riesco finalmente a guardarlo negli occhi, trovandolo sorridente seppur ancora molto sofferente:<hai travisato tutto.. Non mi interessa di Min Yoongi in quanto alpha..>
Ringhio e lui alza gli occhi al cielo sorridendo e poi riprende il discorso:<mi interessa di Min Yoongi come mio superiore e se solo mi avessi fatto terminare la richiesta, alpha dei miei stivali o anche meglio delle mie Louboutine(sì Jungkook ho un fetish ma non è il caso di parlarne ora), adesso sapresti che ti avrei chiesto di chiamarlo per farmi dare tre giorni di ferie a lavoro. Lui sa che quando vado in calore mi chiudo in casa e non esco. Hai capito adesso?>
Sono ancora fermo alla questione “Louboutine”:<cosa intendi con fetish, Jimin? >
Alza gli occhi al cielo e scoppia a ridere ma d’un tratto si poggia contro il mio petto, ululando per il dolore:<t-ti prego fa qualcosa, mi sento morire>
Contro ogni mia aspettativa, riesco a mantenere la calma di fronte l’immagine di un Jimin dolorante e voglioso e gli regalo un bacio timido sul naso che sorprende entrambi.

Ma io da quando mi metto a dare baci teneri sui nasi della gente? Soprattutto di un omega favoloso e altamente scopabile in calore?
Cristo, cosa c’era nella colazione stamattina? Ah no, non ho fatto colazione.

Gli prendo la mano e lo conduco in camera, facendogli segno di stendersi sul letto, lui docilmente segue i miei consigli ed io cerco di non soffermarmi sulla maglietta che si rialza, facendo rivelare una V ben marcata e degli addominali ben definiti.
Ingoio la saliva e impreco contro ogni divinità per avermi posto di fronte tale sfida. Tuttavia la voglia di destare rispetto e fiducia in Jimin è così forte da farmi desistere da ogni mio sporco intento. Lo sento mugolare ed il mio pene si indurisce ancor più di come non lo fosse già ma mi mordo la lingua per darmi forza e mi dirigo verso il mio armadio per cercare quanto più miei indumenti possibili per poter recare un po’ di sollievo e sicurezza alla mia bomba sexy che si contorce nel mio letto alla ricerca di un po’ di sollievo. Dopo aver recuperato ciò che cercavo, mi avvicino a lui cercando di ignorare i suoi lamenti e le sue richieste e gli creo un nido confortevole con le mie camicie, magliette, pantaloni e persino calzini. Ogni qualvolta mi avvicino involontariamente al suo corpo per posizionare meglio un indumento, la sua mano cerca la mia e la tira verso la sua intimità.
Impreco cercando di non distrarmi, fino a quando non ho posizionato quasi tutto nella giusta maniera e alzo lo sguardo preoccupato per il troppo silenzio, agghiacciando immediatamente.

Jimin, rosso in viso, sudato e con la maglietta bagnata e aderente al suo petto, si sta toccando da sopra i pantaloni, muovendo il bacino verso l’altro.
Una visione celestiale o infernale, nel mio caso.
Con sguardo languido mi fissa e comincia a leccarsi lentamente le labbra gonfie, mentre la sua mano si strofina sempre più velocemente sulla sua protuberanza fin troppo evidente.
Ansima e continua a leccarsi le labbra, il suo bacino si alza per cercare più attrito con la sua mano che impazzita sembra voler velocizzare sempre più i suoi movimenti ed io sono qui, inerme ad assistere alla scena che preannuncia evidentemente la mia rovina. Il mio cazzo è dolorante nei pantaloni e non vorrei fare altro che piegarlo e penetrarlo fino a sentire le sue urla lacerarmi l’anima ma non posso.

Non devo.

L’unica cosa che posso fare è aiutarlo a cercare sollievo attraverso vie secondarie e se la mia sola immagine con il mio odore, lo può calmare, sono ben propenso a sacrificarmi anche se questo vuol dire ammazzarmi di seghe mentre lui riposa. Mi mordo un labbro e mi avvicino leggermente per far toccare la mia gamba con la sua, lui ansima con voce seducente:<t-ti prego>
Mi mordo il labbro cominciando a giocare con il piercing al labbro e lui spalanca gli occhi, velocizzando sempre più i suoi movimenti:<vorrei tanto che mi scopassi>

Cristo, cazzo, merda, fanculo.

Con una mano, arrivo a toccare la mia intimità al di sopra dei miei pantaloni, imitando il suo movimento ormai impazzito. Il suo odore così intenso di inverno e caldo del camino acceso, la sua figura sinuosa che si muove spasmodicamente sul mio letto mentre si procura da solo piacere, la sua voce incrinata per l’eccitazione.. Sono tutti elementi che mi fanno perdere la ragione e masturbarmi da sopra i panni come un cazzo di adolescente arrapato. Entrambi ansimiamo ed entrambi sincronizziamo il respiro a quello dell’altro. Lui, mentre con una mano si stimola l’intimità, con l’altra si alza la maglia, rivelando il suo ventre piatto e ben definito, i suoi pettorali tondi e le aureole rosse e dure. Comincia a stimolare un capezzolo ed io non posso che eccitarmi ulteriormente, sentendo di poter scoppiare da un momento all’altro ed è per questo che il movimento della mia mano si fa più veloce ed il mio respiro sempre più incostante, ansimante. Vedo Jimin contorcersi per poi rilasciare un lungo ansito che preannuncia il suo orgasmo ed è lì che non riesco più a trattenermi, divenendo vittima anch’io di un orgasmo talmente veloce e potente da farmi sentire svuotato di ogni forza e lucidità. Senza smettere di guardare un Jimin ansante, tento di regolarizzare il respiro e chiudo per un attimo gli occhi per poi spalancarli immediatamente per la sorpresa dells percezione del corpo caldo di Jimin sul mio.
Due mani cingono il mio collo e dall’alto, lo sguardo malizioso e languido di Jimin mi perfora l’anima:<J-jimin?> sussurro.

Nessuno mai ha osato prendere il controllo, nessuno mai ha osato sfiorarmi senza il mio consenso ma adesso tutto ciò che vorrei è vederlo gemere grazie ai miei tocchi famelici, inoltre non nego che questa sua intraprendenza mi eccita in maniera smisurata. Con un sorriso che di angelico non ha nulla, comincia a muoversi sinuosamente sul mio cazzo ormai già preda agli spasmi e grondante, facendo ben attenzione a far frizione tra le nostre intimità. Ringhio e per istinto porto entrambe le mie mani sui suoi glutei sodi, stringendoli famelico. Lui ansima e comincia a muoversi velocemente fino a quando io non resisto più e con una spinta violenta, capovolgo le posizioni ed intrappolo il suo corpo minuto ma sodo tra il letto ed il mio corpo caldo e grande. Lui mugola:<J-jungkook fa male ti p-rego aiutami>
Si morde un labbro e con la mano ricomincia a toccarsi ma io interrompo ogni suo intento ed intrappolo entrambi i suoi polsi con una mia mano al di sopra della sua testa. Ansima e si lamenta, cominciando ad inarcare la schiena per cercare un minimo contatto con me e provare sollievo ma io, eccitato come sono, voglio sentirlo urlare ed implorarmi di scoparlo anche se alla fine non lo farò. Ho così tanta voglia di farlo mio che fa male ma il suo volere è molto più importante del mio stesso piacere. Per venire incontro, però, ad entrambi, la fantasia non mi manca ed è per questo che lui è voglioso sotto il mio corpo, con entrambe le mani bloccate al di sopra della sua testa e la sua schiena curva sul letto ed io, con uno scatto repentino, abbasso sia il mio pantalone che i miei boxer, rivelando il mio pene duro. Lui sussulta e poi si lecca le labbra. So che mi vuole, so che vorrebbe sentirmi dentro fino a far male, so che vorrebbe sentire il mio seme scorrergli lungo le cosce ed io lo accontenterò, seppur in maniera differente da come lo vorrebbe lui. Cerca di liberarsi ma io con uno strattone ringhio e lo costringo ad immobilizzarsi:<mi vuoi, Jimin?>  non so da dove mi esce tutto questo autocontrollo perché davvero non resisto più e potrei venire senza nemmeno toccarmi. Lui annuisce ed io, da bastardo quale sono, avvicino la mia intimità nuda, dura e bagnata, abbellita da un piercing freddo e sporco del mio seme, sulla parte inferiore dell’asta; alla sua intimità coperta da strati di troppo di panni. Lui si lamenta e cerca di venirmi incontro ma io ritorno indietro con il bacino, privandolo della deliziosa frizione di cui entrambi siamo vittime ma ciò che successivamente quasi implora, mi fa perdere totalmente la ragione:<alpha..mio alpha, ti prego> e qui, non ci vedo più.
Sempre immobilizzando le sue mani, prendo una sua gamba e la porto sulla mia spalla, facendo stare ancora più a contatto le nostre aste. Lui mi ha chiesto espressamente di non fare nulla che possa minacciare la sua illibatezza ma questo non mi nega di aiutarlo a stare bene e soprattutto di aiutarmi a sfogare senza recargli alcun dolore, quindi comincio a spingermi su di lui, facendo vedere le stelle ad entrambi. Lui scuote la testa e piagnucola:<alpha.. Di più, di più> ed io ringhio contro il suo orecchio, aumentando le spinte in maniera quasi spasmodica. Riesco a sentire il suo membro ingrossarsi sempre più, sotto le spinte del mio pene fin troppo bagnato e riesco a percepire persino il suo orgasmo avvicinarsi grazie all’odore intenso come quello che preannuncia la prima neve. Stringo più forte la gamba posizionata sulla mia spalla e spingo in avanti con una stoccata violenta, facendo scontrare di nuovo il mio pene duro e nudo contro il suo bagnato e coperto. Il suo labbro stretto tra i denti, le mie labbra che si avvicinano al suo collo latteo per respirare questo invitante odore e per poter penetrare con i miei denti in questa pelle così illibata, soffice e sensuale. Ansima:<Dio, di più, di più> ed io aumento le spinte fino a quando lui non urla:<mio alpha!> e non ci vedo più. Con un’ultima spinta, il mio seme schizza fuori, sporcando il mio omega ancora tremante per l’orgasmo appena avuto ed io cavalco l’orgasmo fino all’ultimo, rilasciando un’enorme quantità di sperma che, senza vergogna bagna, sporca e marchia il corpo di Jimin che accetta con entusiasmo e che con un dito, raccoglie dal ventre per portarselo alla bocca e leccarlo sotto il mio sguardo famelico.

Jimin, se continui non so se poi riuscirò a fermarmi.

Il mio odore, però, sembra averlo tranquillizzato per un attimo perché lentamente si avvicina a me e poggia il suo viso sul mio ventre per strofinare una guancia su di esso e mugolare ansimi di apprezzamento. Con una mano comincio ad accarezzargli i capelli e in pochi attimi, percepisco il suo respiro farsi pesante.
Sorrido soddisfatto.
Evidentemente il mio sperma lo ha tranquillizzato e il mio odore sul suo corpo lo ha rilassato al tal punto da farlo addormentare. Lentamente mi alzo a sedere per prendere la sua testa e poggiarla sul cuscino. Ne approfitto per poterlo osservare meglio e Dio, non credo di aver mai visto una creatura così perfetta: lunghe ciglia, occhi allungati, naso piccolo ed elegante, labbra gonfie e carnose come mai nessuno le ha avute, capelli rosa e soffici, corpo da urlo e curve da paura. Con un dito accarezzo il suo labbro inferiore e con molta lentezza mi avvicino al suo viso per lasciargli un piccolo bacio a stampo, appurando così la morbidezza di quei boccioli rosa e gonfi.

Dio, sono fottuto.

Lentamente mi alzo dal letto, facendo attenzione a non svegliarlo e disturbare il suo sonno e ne approfitto per fare quella diavolo di chiamata a quel diavolo di un nano. Dopo due squilli quella voce irritante risponde:<chi è?>
Sbuffo:<sono Jeon Jungkook e chiamo per conto di Jimin. Mi ha chiesto  di dirti che per i prossimi tre giorni sarà impossibilitato a venire a lavoro>
Riesco a sentirlo trattenere il respiro:<Cristo, è in heat?>
Sorrido nervoso:<a te cosa interessa, sentiamo?>
La sua voce si alza di qualche ottava:<signor Jeon la smetta di provocare. Park è un mio collega e se solo le capita qualcosa o le o farà qualcosa contro il suo volere si può reputare un uomo morto. Adesso verrò lì a casa e->
Un mio pugno si abbatte contro la penisola della cucina, facendo ammutolire persino il nano:<Min Yoongi se solo ti permetti di avvicinarti a casa nostra, si reputi un uomo morto e sì, non mi interessa minimamente di averla minacciata nonostante io già sia sospettato d’omicidio ma per il mio omega sono disposto a tutto quindi Min, non mi faccia perdere la pazienza e se ci tiene alla sua incolumità si tenga alla larga da casa nostra e adesso se permette, attacco>
Chiudo la chiamata e lancio il telefono contro la parete, non importandomene minimamente di come si è potuto ridurre a causa del violento impatto. Chi si crede di essere? Come può anche solo permettersi di pensare ad avvicinarsi a casa nostra, mentre Jimin è in pieno heat? Chiudo la mia mano in un pugno e per poco non mi faccio male se non fosse che il campanello mi distrae, facendomi alzare di scatto la testa e fiutare un possibile pericolo per Jimin.
Con passo svelto mi avvicino alla porta d’ingresso e chiedo:<chi è?>
La voce di mio fratello irrompe:<Jungkook perché chiedi chi è? Aprimi!>
Sbuffo:<con chi sei?>
Lo sento sospirare:<ma mi apri? Cosa stai aspettando?>
Tiro un pugno contro la porta, facendo sicuramente sobbalzare mio fratello e urlo:<dimmi chi cazzo c’è con te Jin o giuro che sfondo questa porta e vi sbrano tutti. C’è Namjoon?>
Di rimando mio fratello urla:<ma sei impazzito? Sono da solo, calmati. Gesù cristo ma cosa ti salta in mente?>
Apro la porta e con sguardo furente guardo alle sue spalle, constatando che mio fratello ha detto la verità. Lui con sguardo sorpreso e preoccupato mi fissa per poi addolcire immediatamente i suoi lineamenti:<posso?> Annuisco e lo lascio entrare.
Mi segue in cucina e comincia a prendere delle padelle e della carne con verdura. Lo guardo interdetto:<cosa fai?>
Lui sorride e comincia a versare dell’olio in padella:<il tuo omega avrà bisogno di molte energie al risveglio, quindi devi assicurargli un pasto ricco di tutti i nutrienti>
Per poco non soffoco con la mia saliva:<tu.. Tu come fai a sapere che io->
Mentre taglia a piccoli pezzi la carne, risponde:<l’ho notato prima, sai? Come stringevi a te quel detective, come lo seguivi con lo sguardo e poi il tuo atteggiamento di prima… solo un alpha che vuole proteggere il proprio omega da altri alpha durante il suo heat, si comporta così, sai?>
Sospiro e mi lascio cadere sullo sgabello in cucina, prendendo la testa tra le mani:<mi sento strano Jin..>
Lui annuisce e anche se si trova di spalle, posso scommettere che sta sorridendo:<è la prima volta che parli così con me, sai? >
Alzo un sopracciglio:<cosa intendi?>
Lui continuando a cucinare, risponde:<ti sfoghi, parli con me come un ragazzo parla con il proprio fratello. Ti fa bene quel ragazzo, come si chiama?>.
Al solo suo pensiero un sorriso affiora sulle mie labbra:<Jimin..>
Jin si volta e mi sorride:<è un nome bellissimo> Annuisco e mi alzo per aiutarlo nella preparazione del pasto fino a quando non suonano al campanello, sbuffo:<ma cos’hanno tutti oggi che vengono qui?>
Mio fratello si asciuga le mani bagnate con dello scottex e annuncia:<vado io, tu continua>
Annuisco e verso la carne nell’olio bollente, per poi insaporirla con della salsa ma un odore sgradevole di tabacco, mi fa salire la nausea e mi fa tremare le mani dalla rabbia.
Jin entra in cucina e sussurra preoccupato:<Jungkook.. Vogliono entrare in casa e… Dio, può essere più difficile di così? Non possiamo negarglielo, è il procuratore e potresti andare realmente nei guai.. Min Yoongi è qui..>

Min Yoongi è qui e Jimin è in heat nell’altra stanza.

Adesso, l’omicidio lo compio per davvero.

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Buonasera, come state? Bhe un po' di acqua santa per tutti noi, tanto per cominciare. Capitolo quasi interamente smut anche se non hanno ANCORA fatto nulla ma era inevitabile. Jimin è in heat e Jungkook lo ha aiutato a sentirsi leggermente meglio, aiutandolo con primi tocchi ma già spero si noti la chimica che loro due avranno a letto perché al di fuori di esso... Dobbiamo vedere quanta chimica riusciranno ad avere, no? Ricordate che loro due hanno caratteri simili e allo stesso modo forti e dominanti, quindi...
Inoltre avrete notato Jungkook come sclera quando un alpha tenta di avvicinarsi anche solo in casa loro mentre Jimin è in calore.
Adesso arriva il bello... Cosa succederà? Yoongi riuscirà ad entrare in casa e se no, come reagiranno entrambi?
Boh... Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto. Ci sentiamo alla prossima, vi voglio bene 💜

My killer man (OMEGAVERSE)Where stories live. Discover now