Jimin💛

370 22 37
                                    

POV JIMIN:


Serendipità

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.


Serendipità.

Sapete quando si ha la fortuna di fare scoperte inattese e felici per puro caso? Ecco spiegata la serendipità.
La mia? Jungkook ed il legame che mi lega a lui indissolubilmente.

In seguito al nostro recente litigio lui sembra essere morbosamente dolce e presente, non che prima non lo fosse ma adesso addirittura non riesco ad aprire gli occhi al mattino senza trovarmelo di fronte, con la colazione pronta a letto ed un fiore di giacinto di colore diverso per ogni giornata nuova. Il giacinto, è risaputo infatti, essere il fiore simbolo del perdono.
Io credo, tuttavia, di averlo perdonato nel momento esatto in cui ha varcato la soglia della porta della nostra camera da letto dopo soli cinque minuti della sua assenza. Comprendo appieno il suo punto di vista e i suoi sentimenti contrastanti: paura e rabbia. Paura per ciò che avrei potuto subire e rabbia, ingiustificata, nei suoi confronti. Si erige come mio protettore o guardia del corpo non riuscendo a capire che io posso farcela tranquillamente da solo. Certo, non nego di aver avuto seriamente paura, sarei ipocrita se dicessi diversamente ma lui non dovrebbe addossarsi alcuna colpa. Dovrebbe smetterla di sentirsi così in debito nei miei confronti poichè continuerei a sentirmi in difetto e proprio a tal proposito che questa mattina, una volta risvegliato, lo trovo seduto sul letto mentre mi fissa amorevolmente con la colazione tra le mani ed un giacinto dal colore giallo. Gli sorrido mentre strofino gli occhi, lui ricambia ed io mi siedo imitandolo, per poterlo baciare sulle labbra e sbuffare:<Jungkook devi smetterla di comportarti così solo perchè ti senti in colpa. Tu non hai colpe e non hai fatto nulla di sbagliato. Certo, i tuoi modi sono stati alquanto discutibili ma dopo mi hai dato  prova della tua maturità e amore, o sbaglio?> lui alza gli occhi al cielo e mi tira a sé per farmi sedere a cavalcioni su di lui mentre mi accarezza una guancia che inevitabilmente  arrossisce sotto il suo tocco attento e dolce:<non ti do queste attenzioni perché io mi sento in colpa, Jimin. Lo faccio perché mi va di farlo e perché sei l’unica ragione che mi fa alzare dal letto la mattina..il fiore? Beh quello sì, lo riceverai ad ogni tuo risveglio di ogni nostro giorno perché quel che ti ho fatto IO, non me lo perdono> sorrido e poggio le mie labbra secche sulle sue appena inumidite dalla mia lingua. Iniziamo a giocare sensualmente con le nostre lingue ma lui a fatica interrompe il bacio per posare la fronte sulla mia. Sorrido:<sei emozionato per questa sera?> Mi guarda negli occhi mentre ancora le nostre fronti calde sono a contatto e sussurra:<no perché ci sarai tu al mio fianco> alzo gli occhi al cielo e scoppiamo a ridere ma lui si accorge che qualcosa non quadra a causa del mio sguardo quasi perso:<Jiminie, cosa succede?> Scuoto la testa e no, sono convinto di non volergli addossare ulteriore stress. Da quando sono venuto a conoscenza della mia partecipazione alla sfilata della sua agenzia, uno strano presentimento ha cominciato ad affacciarsi nella mia mente. Sono certo che la persona che sta perseguitando in maniera ossessiva Jungkook si farà viva questa sera per metterlo in ridicolo o, peggio ancora, fargli del male:<niente amore, sono solo emozionato. Amo le sfilate di moda e sapere che il mio fidanzato e mio alpha ne è il CEO, mi emoziona e poi..> per smorzare un po' la tensione lo provoco:<non ho mai visto sfilare dal vivo Kim Taehyung e non vedo l’ora!> Lui si irrigidisce e mi prende per la mascella avvicinandomi pericolosamente alle sue labbra per sussurrarci sopra, ringhiando:<stasera tu non verrai> mi sciolgo dalla sua presa e scoppio a ridere alzandomi dal letto:<smettila, stavo scherzando!> Lui mi guarda con un sopracciglio alzato:<no Jimin se ti becco a fissare kim te la faccio pagare> alzo gli occhi al cielo, cominciando a cercare un pantalone da indossare ma la sua richiesta mi blocca sul posto:<p-potresti accompagnarmi da una parte oggi pomeriggio prima che Nam e Jin arrivano?>
Mi giro per fissarlo preoccupato siccome il suo tono appare ansioso:<certo ma…cosa succede? Dove devi andare?> lui si morde il labbro e risponde imbarazzato e teso:<a chiedere finalmente perdono, anche se non lo merito, alla persona che più ho ferito nella mia vita> e finalmente comprendo.
Vuole andare al cimitero ed espiare tutte le sue colpe.
Gli sorrido rassicurante, mi avvicino e gli bacio i capelli per poi chiudermi in bagno, non prima di dire:<sarò con te, sempre>


Dopo aver fatto una lunga e rilassante doccia, una sostanziosa colazione con degustazione a sorpresa ed inaspettata del suo ehm..pene nella mia bocca; adesso siamo in auto mentre ci dirigiamo silenziosamente verso la meta prefissata. Le sue nocche sono diventate bianche per quanto sta stringendo forte lo sterzo dell’auto, il suo respiro appare irregolare ed il suo odore è quasi opprimente. Sospiro e gli accarezzo la coscia, sussurrando:<ferma un attimo l’auto> lui alza il sopracciglio ma asseconda la mia apparentemente, insensata richiesta. Accende la freccia a destra e accosta per voltarsi verso di me, io gli prendo il viso tra le mani e lo costringo a fissarmi negli occhi che sono diventati blu per il semplice scopo di infondergli tranquillità e scacciare il senso di inquietudine che lo attanaglia. Dopo nemmeno qualche secondo di scambio di sguardi, riesco a percepire l’aria intorno a noi meno tesa. Persino i suoi muscoli si sono rilassati sotto il mio sguardo ed i miei occhi che hanno il potere di tranquillizzarlo. Sospira e poggia la fronte sulla mia:<grazie Jimin..> sorrido e gli bacio il naso che lui inevitabilmente storce. Scoppio a ridere e gli do uno schiaffo sulla coscia, intimandogli:<parti alpha dei miei stivali!> lui mi guarda malizioso e prima di mettere in moto, risponde:<beh..ricordo che una volta mi hai definito come “alpha delle mie Louboutine” e ancora devi farmi vedere cosa intendevi> una volta reimmessi in carreggiata ridacchio:<proprio l’altro giorno avevo intenzione di mettere in pratica la teoria ma mi hai letteralmente aperto in due che se solo mi sfioro il didietro, urlo dal dolore. Sei un fottuto animale>
Scoppia a ridere:<beh..sono il tuo lupo, no?>
Alzo gli occhi al cielo:<sei solo un coglione, Jungkook-ah!>
Svolta a sinistra e per un attimo incrocia il mio sguardo:<non lo pensi mentre urli il mio nome e mi implori di darti sempre di più> la tensione in macchina sta salendo sempre più e questa volta non ha nulla a che vedere con l’ansia.
Parliamo di tensione sessuale e cazzo, mi ritrovo a dover stringere le gambe per evitare alla mia erezione di svettare fiera, in bella vista al cimitero. Lui si morde il labbro e mi lancia di sfuggita uno sguardo per sussurrare roco:<Jimin smettila di rilasciare questo odore o ti prendo qui in questo cazzo di parcheggio del cimitero e faccio svegliare i morti per quanto ti faccio urlare>
Gemo silenziosamente e chiudo gli occhi per calmare i miei ormoni e il respiro impazzito:<non mi aiuti se mi parli così, Jungkook...possiamo calmarci un attimo, per piacere? Siamo qui e stiamo venendo a trovare tua moglie morta e sinceramente i-io...> la voce mi viene meno e fino ad ora sono io ad aver dato manforte a Jungkook ma solo adesso mi rendo conto invece, di quanto questa cosa mi spaventi. Voi direte: sì ma è morta, di cosa ti preoccupi?
Innanzitutto di Jungkook e del suo sentimento di colpa nei confronti della sua ex-moglie. Ho paura di come possa reagire una volta che ha realizzato ciò che è successo veramente e inoltre, ho paura di me stesso. Jungkook, prima di incontrarmi era sposato e se...e..se...adesso si rendesse conto di averla amata veramente? Io dove verrei collocato nel suo cuore? Siamo legati indissolubilmente poichè siamo mate e quindi risulta essere un legame indistruttibile  ma..mi avrebbe scelto anche senza di esso? Sono dubbi che sono sempre esistiti e che lui prontamente ha tentato di eliminare e scacciare ma il mio piccolo senso di inadeguatezza al mondo, mi rende così insicuro che alla minima minaccia,  la mia sanità mentale ed il mio cuore, sussultano. Lui sospira e mi prende la mano per cominciare a rilasciare feromoni in grado di tranquillizzarmi e di conseguenza io chiudo gli occhi per sospirare:<scusami è che...> ma lui mi interrompe:<smettila di essere nervoso, non ne hai ragione di esserlo. Siamo qui perchè io sono stato uno stronzo e anzi, ho quasi paura di ciò che ascolterai mentre parlerò con lei ma io voglio mettermi a nudo di fronte a te. Questo incontro con lei non ha il solo scopo di implorare perdono ma voglio che tu conosca tutto di me e soprattutto della persona che ero prima di incontrare te e credimi...ero una totale merda. Persino mio fratello Jin ne è stato inevitabilmente ferito dal mio carattere freddo, apatico ed insensibile e ho tremendamente paura che tu non possa più fidarti di me e vivere nel costante timore di ritrovare al tuo fianco un mostro simile> i suoi occhi sono lucidi ed inevitabilmente il mio corpo si tende verso il suo per sedermi a cavalcioni su di lui e abbracciarlo per poggiare il viso tra l’incavo del suo collo e sussurrare dolce:<entrambi eravamo persone diverse prima di trovarci..eravamo come giocattoli rotti a cui nessuna dava una chance. Si è rotto? Buttiamolo. C'è questa malsana convinzione di dover gettare via le cose che non funzionano più come prima ma ci siamo mai chiesti cosa succederebbe se il giocattolo che fino a poco prima non funzionava, una volta trovato il modo di aggiustarlo o dargli un altro uso, riprendesse a funzionare? Beh a noi è successa la stessa cosa. Ci siamo trovati e ci siamo aggiustati a vicenda, Jungkook-ah! Puoi stare tranquillo? Non me ne vado, la nostra relazione va ben oltre i nostri sbagli, ok?> lui mi sorride finalmente tranquillo e poggia le sue labbra dolci e dal sapore estivo, sulle mie calde ed umide. Tuttavia, per rispetto del luogo in cui ci troviamo, decidiamo di staccarci l’uno dall’altro per scendere dall’auto ed incamminarci. Inevitabilmente gli prendo la mano per stringerla alla mia e infondergli quel senso di quiete che adesso gli manca. Lui stringe la presa e dopo qualche minuto di cammino arriviamo di fronte un piccolo altarino che ritrae la foto di una bellissima Irene dai capelli lunghi castani, gli occhi ridenti ed il sorriso di chi credeva di avere una vita intera davanti a sè. Mi si stringe il cuore nell’acquisire questa consapevolezza e mi volto istintivamente verso Jungkook che sembra trattenere il respiro. Si volta verso di me ed i miei occhi, adesso blu, gli infondono la forza ed il coraggio di cui ha attualmente bisogno. Gli stringo più forte la mano e poggio nel vaso al lato destro della sua fotografia, il mazzo di fiori che gli abbiamo comprato poco prima di partire dalla città. Jungkook sospira e accarezza dolcemente la fotografia, come se avesse paura di disturbare:<Ciao Irene, so cosa starai pensando..> sorride amaramente ed il mio cuore si stringe insieme alla sua mano nella mia:<”ah adesso ti permetti addirittura di presentarti davanti a me dopo quello che mi hai fatto?” o, peggio ancora “quanto tempo ci hai messo per venirmi a fare un misero saluto, mh? Non sei proprio cambiato”. Hai ragione in entrambi i casi, sono un ipocrita che spera in un tuo perdono e so, sono ben tropo consapevole di quel che mi hai detto..> prende un profondo respiro ed io mi avvicino a lui, lasciandogli la mano e togliendomi dal suo fianco per lasciargli una maggiore privacy. Tuttavia rimango dietro di lui, con una mia mano alla base della sua schiena, mentre la accarezzo dolcemente. Riesco a sentire le sue successive parole:<ricordo perfettamente quella maledettissima mattina dove abbiamo avuto il nostro ennesimo litigio, quella mattina dove-> la sua voce si spezza ed io intensifico le carezze:<la mattina prima che tu morissi. Volevi una misera dimostrazione di affetto da parte mia nei tuoi confronti, volevi essere trattata come un essere umano e non un oggetto da utilizzare quando più mi serviva ma io, da bastardo quale sono, invece di assecondarti ti ho urlato contro e ti ho lasciato sola come ti ho lasciato sola la notte in cui tu sei andata via senza tornare mai più. Ti ho lasciata sola quella notte dove avevi più bisogno di me ed io non c’ero, di nuovo. Ricordo e fa male, fa tremendamente male ricordare come mi urlasti contro che un giorno mi sarei innamorato così profondamente da sentirmi in colpa per tutta la vita nel ricordo di come, invece, ho trattato te..> sussulto nell’udire  queste parole.. Hanno avuto una discussione di tale portata prima che lei morisse? Che lei avesse qualche sensazione o qualche sospetto? mi mordo le labbra impaziente ma decido di tacere e non interrompere la conversazione silenziosa che sta avvenendo tra i due, appuntando mentalmente di parlarne con Jungkook. Lui continua, con voce roca e spezzata dal pianto trattenuto:<avevi ragione, Cristo se l’avevi. Mi sono innamorato e ho trovato la mia metà mancante..> si volta verso di me e prende la mia mano per riportarmi al suo fianco. Io sorrido di fronte la fotografia e mi inchino in segno di saluto e rispetto, rimanendo comunque in silenzio. Lui stringe la mia mano ma la porta dietro la sua schiena:<non vorrei risultare irrispettoso più di quel che sono stato durante il nostro matrimonio ma io ti conosco e so che adesso stai sorridendo. Sapevi tutto, non è vero? Sapevi che io non ero quello, sapevi che mi mancava qualcosa, qualcuno. Sapevi che c’era qualcuno che sarebbe stato in grado di rendermi quel che sono oggi, quel che sono realmente. Mi dispiace, Irene, mi dispiace averti recato così tanto dolore e so che non sono meritevole del tuo perdono ma sono qui per dirti che ti vendicherò, ti renderò giustizia e colui che ti ha fatto del male per colpire me, la pagherà cara> accarezza nuovamente la sua foto, rimane in silenzio per qualche minuto e poi si volta verso di me per poter tornare indietro ma io lo blocco per un polso e sussurro:<p-puoi darmi un minuto da solo con lei?> lui mi guarda sorpreso e curioso poi annuisce e mi dà un bacio sulla fronte per tornare a passo lento verso la sua automobile. Sospiro e mi volto verso l’altarino per accarezzare la foto di quella splendida ragazza, privata del bene più prezioso troppo presto: la vita. Prendo un profondo respiro:<tu sospettavi di qualcuno, vero? Non lo so ho questa sensazione e sono sicuro che tu avevi scoperto qualcosa che non dovevi, volevi parlarne con lui ma testone com’è, non ha voluto darti ascolto, o sbaglio? Di chi sospettavi, Irene? Cosa hai visto? So che non puoi rispondermi direttamente ma sono sicurissimo lo farai attraverso vie traverse, vero? D'altronde tu lo amavi..no, non mi dà fastidio ammetterlo perchè lui è facile da amare. Dice di essere stato intrattabile, freddo e scostante ma tu hai saputo vedere fin dove gli altri non hanno saputo fare. Credevi in lui, vero? Te lo prometto Irene, ti giuro che troverò il colpevole e lo sbatterò personalmente in carcere e renderò giustizia a te che sei così tanto bella. La vita ti ha negato così tanto ed io voglio ridarti il minimo che ti appartiene, me lo concedi, vero? Adesso vado, prima che il lupo burbero cominci a borbottare sul mio ritardo ma ricorda..lo proteggerò, come anche tu, hai fatto. Lo farò a costo della mia vita..> e così dicendo, mi avvicino alla sua foto e la bacio per accarezzarla di nuovo, sorriderle e voltarle le spalle per tornare dall’unico uomo della mia vita che lo ritrovo poggiato con la schiena contro lo sportello e lo sguardo perso all’orizzonte. Sorrido e corro verso di lui per saltargli addosso, facendolo sbilanciare per la sorpresa ma lui riesce a sorreggerci entrambi, evitando una caduta colossale:<mi hai fatto prendere un infarto Jimin! Che fine avevi fatto?> mi stringo a lui ancora con le mie gambe che gli cingono la vita e le mie braccia intorno al suo collo e rispondo:<dovevo parlare un pò con la donna che ti ha sopportato per così tanto tempo, non potevo?> lui alza un sopracciglio e sospira:<certo che potevi ma non capisco cosa tu abbia da-> lo zittisco con un bacio a stampo che lui cerca di approfondire ma che io invece, interrompo per non dare spettacolo in un fottuto parcheggio del cimitero. Jungkook geme per il fastidio provocato dal bacio negato ed io gli faccio la linguaccia rientrando in auto, lui mi segue e mette in moto ma riceve una telefonata che mette in vivavoce:<Nam??> la voce calda e tranquilla di Nam, invade l’abitacolo:<Kookie ma non siete a casa? Quel pazzo di tuo fratello sta per abbattere la porta per paura che vi sia successo qualcosa!> ridacchio per il tono esasperato di Namjoon e la faccia vinta di Jungkook:<Joonie, dì a quell’isterica di mio fratello che siamo andati a fare un servizio  e tempo cinque minuti e siamo di ritorno> riusciamo a sentire imprecazioni volare da parte di Jin e scoppio definitivamente a ridere, quindi Nam urla:<Jiminiee, come va?> sorrido:<bene Nam, non direi lo stesso di te. Sento le urla del tuo fidanzato da qua fuori> scoppiamo a ridere tutti e mi asseconda:<è così, adesso stacco la chiamata prima che Jin mi dia un gancio destro alla mascella e presentarmi alla sfilata questa sera con un bell’ematoma, non è nei miei progetti. A tra poco!> e così dicendo la chiamata si interrompe e sia io che Jungkook scoppiamo a ridere. Io con le lacrime agli occhi, cerco di asciugarmele:<tuo fratello mi farà morire> lui annuisce e continua a ridere, io chiedo:<è sempre stato così?>. Jungkook prende profondi respiri e cerca di tornare serio:<Jin è così..pazzo, folle, giocherellone ma credimi se ti dico che è la persona più razionale, matura e responsabile al mondo> annuisco e sorrido:<sì, inoltre ti vuole un gran bene> annuisce ma la domanda che più mi preme, non tarda ad arrivare:<questa sera i tuoi genitori verranno?> sbuffa e finge indifferenza ma il suo tono acido e risentito, lo tradisce:<non sono mai venuti e non sono mai stati d’accordo con la mia decisione di aprire un’agenzia, ancor peggio quando hanno sentito che Jin mi avrebbe seguito per diventarne un “semplice” segretario, a detta loro, piuttosto che diventare il CEO della loro fottuta multinazionale> mi mordo il labbro e rimango in silenzio fino a quando non parcheggia l’auto e lo seguo ma mi blocco:<p-puoi darmi un minuto? Devo fare una chiamata di lavoro> lui alza un sopracciglio e chiede:<adesso?> annuisco e lui mi si avvicina per portarmi una ciocca di capelli dietro l’orecchio e sussurra:<ti vedo strano, sei sicuro che vada tutto bene?> gli regalo uno dei miei sorrisi migliori e gli do un bacio sulle labbra per rispondere:<sono solo emozionato per questa sera> lui sbuffa:<spero non per Kim Taehyung> alzo gli occhi al cielo e lo stuzzico:<oh sì, ho già preparato anche il cartellone da esibire con su scritto “Taehyung autografami le chiappe”> la sua espressione irata mi fa scoppiare a ridere e tirargli uno schiaffo sulla spalla che lo fa mugolare dal dolore:<sto scherzando, idiota> lui si massaggia la parte lesa e mi guarda fintamente offeso:<ma che cazzo mangi la mattina? mi uccidi quando mi picchi!> alzo gli occhi al cielo e lo faccio girare di schiena per spingerlo con molta fatica all’interno del complesso di attici:<alpha super forzuto, adesso raggiungi tuo fratello prima che ci ritroviamo la porta scassinata> lui mi guarda ancora per un attimo incerto sul da farsi ma poi sbuffa e si dirige verso l’appartamento. Controllo un’ultima volta se davvero ha seguito il mio consiglio e digito quel numero. Dopo un paio di squilli risponde sorpreso:<Jimin?> sospiro:<Sungwoon..>
Risponde trafelato:<è successo qualcosa? State bene?> il suo tono è palesemente preoccupato quindi mi premuro di risponderlo prontamente:<no, stai tranquillo ti ho chiamato solo per chiederti una cosa. Verrai questa sera alla sfilata di tuo figlio?>
Trattiene il respiro e tristemente risponde:<no..> sbuffo:<e perchè mai?> so di aver utilizzato un tono irrispettoso nei confronti di un adulto ma il fine, giustifica il mezzo. Lui sorpreso, sussurra:<tu credi che lui desideri realmente la nostra presenza lì? Jimin, ci ha invitati solo per il senso del dover e non perchè ci vuole, gli daremmo solamente fastidio>
Ma questi qua, davvero stanno dicendo?
Scoppio a ridere ma rispondo a tono:<ecco il vostro problema...> lui chiede:<cosa intendi?>
Mi mordo il labbro inferiore:<vi fermate alle apparenze ma nessuno lo ha mai realmente capito. Sungwoon, davvero credi che vostro figlio non voglia la fottuta approvazione dei suoi genitori? Ti rendi conto di quanto abbia sofferto a causa della vostra assenza e delle vostre bugie? So cosa hai vissuto, perchè, Cristo ho vissuto la tua stessa esperienza ma questo non vi giustifica. Gli avete tenuto nascosto il reale motivo dietro la vostra scomparsa e non solo, lo avete escluso definitivamente dalla loro vita e adesso mi vieni a dire che lui non vi vorrebbe realmente lì? Sai, pensavo di averti giudicato diversamente e non come un uomo che si lascia intimorire dalle apparenze e adesso se permetti, vado da Jungkook per accompagnarlo a testa alta verso il successo. Addio!>
Sono così tanto fottutamente nervoso che potrei spaccare la porta ma cerco di prendere profondi respiri e ritrovare la pace mentale per evitare di far preoccupare inutilmente Jungkook che ha già molto a cui pensare.

My killer man (OMEGAVERSE)Where stories live. Discover now