Segreti tra le pagine

“Ti somiglia in questo, Colin” Minù rise di gusto, ignorando la faccia contrariata del bambino che le fece pure una linguaccia.

Charlotte si mise a ridere, interrompendo la lettura e accendendo delle lamentele anche tra i gemelli che stavano ascoltando con interesse. Non avevano mai ascoltato una storia in vita loro, nemmeno quando la loro povera madre era in vita e loro molto piccoli. E adesso che avevano la possibilità di godersi un tipo diverso di svago, non avrebbero mai accettato che qualcuno potesse rovinarlo.

Lisette richiamò la calma tra i bambini, che si rimisero composti anche se si lanciarono un'occhiataccia a vicenda, così la ragazza poté recuperare il segno. Le piaceva avere quella cerchia di orecchie pronte ad ascoltare attentamente le avventure della sua alter ego in miniatura, si sentiva finalmente importante per qualcosa che non era in grado di fare nessun altro. E sapere di poter di nuovo sfogliare quel frammento di tesoro che negli anni della sua vita le aveva regalato piccoli e sfuggenti pezzi di felicità era ancora più appagante. Era come se il destino avesse voluto ripagarla: ciò che David Grave le aveva portato via con crudeltà, Idaho glielo aveva restituito con delicatezza e dolcezza, senza aspettarsi nulla in cambio come era suo solito.

E il suddetto era appoggiato allo stipite della porta ad ascoltare piacevolmente la voce della giovane narratrice. Non aveva mai avuto il piacere di leggere quella storia, pur sapendo attraverso la bibliotecaria quanto fosse richiesto come libro. La notorietà dell'autrice e l'originalità della trama avevano conferito un successo indiscusso, superando a grandi passi gli altri classici e racconti famosi. Non era stata in grado, però, di descrivere esattamente quali fossero i suoi punti di forza - ognuno ne trovava sempre uno diverso; tutto quello che era stata in grado di riportare era che lo si divorava una pagina per volta.

Ora che ascoltava quei paragrafi, Idaho aveva constatato una strana coincidenza: la bambina protagonista aveva molte caratteristiche in comune con la sua amata, faceva quasi impressione. Lo stesso movimento dei capelli, stesso colore di essi e degli occhi, stessa tendenza a vedere tutto ciò che la natura potesse regalare… e se da un lato non doveva stupirsene, che erano caratteristiche anche normali e che Charlotte stessa aveva detto di essersi molto identificata in quel personaggio, qualcosa nell'intuito del conduttore circense stava sussurrando che dietro c'era molto di più.

“Secondo me ti stai facendo solo degli innumerevoli film, Idaho” gli disse quella sera Logan, sdraiandosi sul letto con fare pesante, “Alla fine è solo una storia”.

“Però converrai con me che di lei non sappiamo nulla. Né da dove arrivi, né che vita avrebbe potuto avere. E quel libro racconta troppo per i miei gusti” il ragazzo dai ricci dorati posò il suo cappello sul comodino, togliendosi piano la giacca rossa, i suoi movimenti rallentati dai pensieri che galoppavano veloci nella sua mente. Quando era sovrappensiero tendeva a dimenticare di avere una motilità perfetta, salvo per la sua gamba più corta. Tutte le sue forze si concentravano sull'immensità dell'universo psicologico, annullando tutto il resto.

“Cosa vuoi che ci sia dietro? E solo la solita storiella di tutti gli orfani che vivono in questo mondo. Una famiglia deceduta, una zia o una nonna che non può prendersene cura… tutte cose già sentite”.

“E l'avrebbero lasciata in un circo di fenomeni da baraccone? Logan…” il suo poteva essere un chiaro tentativo di non vedere la sua stella luminosa a forma di donna spegnersi per la dura realtà che aleggiava intorno, Charlotte non poteva essere davvero parte della cerchia di scarto che la società decideva di eliminare in modo silenzioso, non lei che aveva degli innumerevoli talenti nascosti dentro. C'era di più, c'era qualcosa sotto che non quadrava come avrebbe dovuto. E l'unico che poteva dire qualcosa di attendibile era, suo malgrado, proprio la persona che per anni non aveva fatto altro che eliminare giorno per giorno Charlotte in modo del tutto silenzioso e indifferente, sotto gli occhi di tutti.

Dancing with my circusWhere stories live. Discover now