12.

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A tarda sera, quando gli occhi faticavano a rimanere aperti e il silenzio conciliava il sonno, decisero di andare a dormire, Louis portò delle coperte a Harry che si stese sul divano. Louis si sedette sul bordo.
<<Per domani ci organizzeremo meglio>> disse sorridendo mentre l'altro cercava di mettersi comodo. Poi un dubbio gli trapassò la mente <<Resterai vero?>> Harry lo guardò.
<<Certo. Voglio conoscerlo, lo voglio veramente, da sempre, lo sai>> A Louis si illuminò il volto, Harry sorrise di rimando.
<<Hai paura?>> gli chiese. Louis non rispose. <<Andrà tutto bene, è normale che tu abbia paura, anche io me la sto facendo sotto ma è tuo figlio e ti ama. Vuole solo conoscerti, sapere qualcosa in più su di te, per sentirti ancora più vicino>>
<<Gli piacerai da morire>>
<<Lo spero>>

Louis tornò in camera sua, Harry rimase sul divano, entrambi guardavano il soffitto così come avevano fatto in tante notti insonni, ma quella notte non lo sarebbe stata, guardavano il soffitto da soli ma respiravano la stessa aria e questo bastava per tranquillizarli.

La mattina dopo, quando Louis si svegliò, Harry era già in piedi, rideva con le sue sorelle bevendo qualcosa dalla sua tazza, quella con la "H".
<<Pensavo che l'avessi fatta a pezzi nel 2018 o giù di lì>> disse Harry vedendo che guardava la tazza.
<<Ti sbagli, sei tu quello che distrugge tutto e cambia vita, io sono quello della scatola dei ricordi>> la parola ricordi gli fece venire in mente l'anello fatto scivolare nella tasca dei jeans qualche giorno prima, così corse in lavanderia e scavò nel cesto dei panni sporchi per recuperare l'indumento.
<<Che fai?>> chiese Daisy che si era avvicinata curiosa, Harry dalla cucina sbirciava insieme agli altri.
<<No, no, no, dove cazzo è?!>>
<<Oh l'anello! Ce l'ho io, ti ho detto centinaia di volte di svuotare le tasche prima di mettere la roba a lavare>> lo rimproverò la nonna. Louis lo prese e le stampò un bacio sulla guancia. Harry lo riconobbe e sorrise.
<<Cavolo Tomlinson, sei una miniera di ricordi>>
<<Forse anche troppo. Era a Pricess Park.>> si grattò la testa.
<<Oh merda Liam!>> disse poi ricordandosi del messaggio disperato mandato all'amico <<Sarà preoccupato, sono un coglione>> Harry alzò un sopracciglio <<Diciamo solo che non gli ho scritto in uno dei miei momenti migliori>> disse assicurandosi che lo sentissero solo Harry e Lottie. L'espressione di Harry si incupì, si sentiva in colpa, terribilmente, non riusciva a sopportare l'idea di Louis che si faceva prendere dal panico, da solo a princess park.
<<Chiamalo>> lo incitò la sorella. Harry annuiva.

Louis si spostò in una camera vuota e compose il numero. Liam rispose quasi subito.
<<Cavolo Tommo era ora. Volevo darti un po' di tempo ma ormai pensavo che non mi avresti chiamato.>>
<<Non volevo farti preoccupare, sono un idiota, non ti ho neanche chiesto come stai>> rise imbarazzato.
<<Figurati, si va avanti. Allora com'è stato?>>
<<Intenso>> disse solamente, Liam emise un verso di comprensione.
<<Mi vergogno anche a dirlo visto i toni disperati del messaggio ma lui è qua>> immaginò che Liam avesse spalancato gli occhi.
<<Cosa?! Qua dove? Spiegati meglio>>
<<Ecco, sono andato a Doncaster con le mie sorelle per schiarirmi le idee e lui si è presentato quì come in un cazzo di film>> gli raccontò.
<<Maledetto Harry Styles e la sua melodrammaticità>> rise.
<<E quindi vi siete dati l'ennesima opportunità>> disse Liam risultando più sarcastico di quanto volesse.
<<Lo so, sono un coglione ma sembrava tutto così diverso, non so, le sue parole, le intenzioni che abbiamo. Vogliamo ricominciare da capo, andare piano.>>
<<Quindi niente scopata seguita da sensi di colpa stavolta?>> lo prese in giro, Louis la prese sul ridere.
<<Lo presenterò a Freddie domani e stavamo pensando alla possibilità di non nasconderci più>>
<<Cazzo>> fece Liam <<Porca puttana è davvero diverso questa volta. Come stai al riguardo?>>
<<Me la faccio sotto>> disse senza mezzi termini <<sono veramente terrorizzato ma è ok, non lascerò che mi fermi ancora.>>
<<Che ne hai fatto del ragazzo impulsivo e incazzato col mondo? Non hai più bisogno di me>> disse Liam fingendosi triste quando invece straboccava di orgoglio per l'amico.
<<Non dire sciocchezze Payno, avrò sempre bisogno di te. Non mi far diventare melenso ti prego>> il ragazzo rise.
<<D'accordo, salutami Harry e fammi sapere tutto di Freddie. Oh e Louis, mi fa piacere sentirti, non mi disturbano affatto i tuoi problemi>>
<<Grazie>> disse Louis in un sussurro e chiuse la chiamata.

Stava per tornare in cucina quando arrivò un altra chiamata.
<<Oli pronto>>
<<Ma dove cazzo sei? Sei sparito per tre giorni>> chiese il suo migliore amico.
<<Sono a Doncaster.>> rispose trattenendo una risata.
<<Ah, mi ha scritto Briana, mi ha chiesto se ci sarei stato anche io alla riunione di famiglia e di non farti dire troppo. Che cazzo vuol dire? Non sapevo neanche che avesse il mio numero!>> Louis a quel punto non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere. Oli riusciva sempre ad allentare la tensione. Erano due amicizie diverse, quella con Liam e quella con Oli, ma entrambe si equilibravano e lo sostenevano.
<<Voglio presentare Harry a Freddie>> rispose.
<<Aspetta un secondo Harry? Harry Styles? Lo stesso che fino all'altro giorno non riuscivi neanche a nominare? Quante cose sono successe in questi tre giorni?>>
<<Troppe, amico mio, veramente troppe>> Gli raccontò di Princess Park e di come Harry fosse andato a Doncaster e gli avesse detto che voleva farla funzionare davvero.
<<Cazzo, sei proprio sottone.>> lo prese in giro.
<<Coglione>> lo appellò Louis <<spero che funzioni davvero stavolta, stavo una merda, non voglio risentirmici>>
<<Certo, lo spero anche io>> non era bravo a consolare o incoraggiare ma non era per quello che erano amici. Oli era molto di più, era il compagno di pazzie, era quello su cui poteva contare per tirarsi su di morale, c'era sempre stato ed era sempre disponibile.
<<Allora? Sono invitato o no a questa riunione di famiglia? Sarò sincero, ho proprio voglia di prendere a cazzotti il bellissimo viso di Harry Styles per quello che mi ha fatto passare>>
<<Ti?>>
<<Ci.>>
<<Ci?>>
<<Chi fa male al mio migliore amico fa male anche a me. Sei ancora più suscettibile quando sei depresso.>>
<<Va bene Oli, ho capito. Vediamo come va con Harry domani, poi magari passi Martedì>> Oli mugugnò d'assenso.

<<Come ti senti? Sei più eccitato o più ansioso? Mi fremono i muscoli per te. Ci pensi, finalmente, l'abbiamo sempre voluto.>>
<<Oli, non sei d'aiuto, non sei d'aiuto per niente.>>
<<Va bene amico, allora buona fortuna. Cosa si dice in questi casi? Sono sicuro che si adoreranno>> disse Oli cercando di risultare convincente.
<<Vedremo. Grazie Ol. Ciao>>

Chiuse la chiamata sorridendo. Aveva passato gli ultimi mesi a sentirsi solo per poi scoprire tutto ad un tratto di non esserlo affatto. Avrebbe sempre avuto la sua famiglia, avrebbe sempre avuto Liam, Oli, avrebbe sempre avuto Harry qualsiasi cosa sarebbe sucessa tra loro.

Tornò in salotto rigirandosi l'anello tra le dita. Harry gli venne incontro.
<<Ti va di andare a fare un giro?>> gli chiese. E se li avessero visti? E se qualcuno li avesse fotografati? E se si fosse diffusa la voce che Harry Styles e Louis Tomlinson erano a Doncaster insieme? Prese un respiro, cercò di fermare la mente che correva troppo veloce, cercò di zittire quella vocina insistente che gli sussurrava, ancora dopo anni, di nascondersi, quella voce che lo convinceva a mentire che inculcava, dentro di lui, la paura di cosa sarebbe successo. Non si era reso conto di quanto, negli anni, quelle idee avessero preso il controllo su di lui, non si era reso conto di quanto in profondità si fossero ancorate. All those voices, all those choices, I don't hear them anymore. I don't hear them anymore. Ci stava provando, ci stava provando davvero. Chiuse gli occhi. Non ascoltarle. Non ascoltarle.
<<Sì. Sì. Andiamo dove vuoi>> disse. Harry non riuscì a trattenere un sorriso che gli scoprì i denti e gli evidenziò le fossette.

Louis sentì io cuore sciogliersi, era il suo uomo, non avrebbe avuto più paura o almeno ci avrebbe provato.

𝑰 𝑨𝒍𝒘𝒂𝒚𝒔 𝑵𝒆𝒆𝒅 𝒀𝒂 | 𝕃𝕒𝕣𝕣𝕪Where stories live. Discover now