cap. 54

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presi la mia valigia abbandonata all'ingresso e la trasportai verso la camera che Lyon disse fosse la mia.

Entrai e un profumo di gelsomino mi avvolse da testa a piedi. Una moquette marroncina veniva illuminata dalla grande vetrata. Le pareti erano tutte di un semi-grigio tranne quella su cui il letto era poggiato: essa era piastrellata di un legno equivalendo a quello della moquette, dando a tutta la stanza un ambiente più rustico e accogliente.

D'un tratto la porta alle mie spalle si aprì 

Cico: bonjour madame

t/n: e tu, francesino, cosa ci fai qui?

gli chiesi curiosa e con un buon sorriso stampato in faccia

Cico: pensavi davvero che ti avrei lasciata dormire tutta sola, madame?

mi avvicinai

t/n: perchè? hai paura del buio, monsieur?

cico: mh, forse, ma tu sei la mia luce

arrossii immediatamente alle sue parole e non feci altro che trattenere un sorrisone che rendeva la mia espressione ancora più ebete.

Mi diede un bacio alla fronte e mi superò

t/n: meravigliosa, non è vero?

lui si aggirava ammirando il soffitto alto metri e metri che sgocciolavano vasi di piante.

Cico annuì. Dopo di ché rivolse lo sguardo al comodo letto e si rivolse a me con un sorrisone

fece uno scatto verso di me, mi prese in spalla e si precipitò sopra le coperte

t/n: che stai facendo!

risi

il rosso sdraiò il suo capo sulla mia pancia e nel mentre mi avvolgeva con le braccia attorno alla vita.

Quelle bellissime braccia. Muscolose contenenti tatuaggi talmente complicati per cui non ho ancora chiesto il loro significato.

Cico: potrei stare così per tutta la vacanza

t/n: pigrone

sentì le labbra di cico, adiacenti alla mia pelle lasciata nuda dal top, incurvarsi e subito un vortice dentro di me si accese come i lampioni ad una certa ora.

cico: t/n

la sua voce soffocata mi ripose alla realtà

t/n: dimmi

cico: come stai?

incurvai le sopracciglia in senso di confusione

t/n: perchè me lo chiedi?

cico: non parli quasi mai di come ti senti...per esempio...con la situazione dei tuoi..

sorrisi, con il palmo della mano gli accarezzai la guancia per poi spingerlo a guardarmi

t/n: lo sto affrontando... lentamente, ma lo sto affrontando

si perse nei miei occhi come io mi persi nei suoi

t/n: e per precisare, te lo direi se c'è qualcosa che mi tormenta

sorrise e passati due secondi prese a farmi il solletico 

tra le risate gli implorai di smetterla 

t/n: ma che ti prende?!

cico: eri diventata troppo seria per i miei gusti, ti preferisco sorridente, soprattutto dopo che mi dici che va tutto bene

lo baciai.

*

Alex: e come faremo coi video se alcuni di noi sono in stanza insieme?

'solo tu' xreader CicotobbiWhere stories live. Discover now