'solo tu' xreader Cicotobbi

cap. 40

*t/n's pov*

mi prese come da "principessa" e in quel momento i nostri sguardi vicini si incrociarono come quella volta col libro caduto..

*suono della campanella*

mi risvegliai da quei occhi autunnali che mi fissavano e subito, accorgendomi della situazione, mi tolsi dalla sue braccia e corsi subito verso gli spogliatoi con tutto il resto delle ragazze; dopo di questo mi cambiai subito le scarpe e corsi fuori nel cortile dato che era ricreazione

non andai nel solito angolino perchè volevo rimanere sola a guardare il vuoto  e risvegliarmi da quel dejavù; iniziai a respirare profondamente cercando di pensare ad altro ma qualcuno mi interruppe ponendosi vicino a me  

?: tutto bene?

mi girai verso la mia spalla destra e vidi il rosso guardarmi con aria preoccupata

t/n: si.

dissi fredda io sperando se ne andasse 

Cico: possiamo parlare?

rigirai lo sguardo verso il vuoto

t/n: non.. abbiamo nulla da dire

con la coda dell'occhio vidi che lui abbassò lo sguardo 

Cico: perfavore, lasciami spiegare

non risposi 

Cico: è l'unica cosa che chiedo, dopo ti lascerò in pace  

nel mio corpo continuavo a ripetere di dir di no o di non rispondere ma quella dolcezza rimasta in me verso di lui emise un..

t/n: ok

lui rialzò la testa e come me iniziò a fissare il vuoto

cico:... so di essere stato un vero coglione, nemmeno io volevo allontanarmi ma... ero in un momento di confusione e questo mi ha portato a fare scelte sbagliate, come allontanarmi da te e creare questa storia del cazzo con Carmen

feci un respiro profondo abbastanza rumoroso come per dar segno a lui di andare avanti a parlare 

Cico: e molto probabilmente so che non mi crederai ma... lasciami dire che tutte quelle cazzate che ha detto Carmen sono totalmente inventate, non ho ma detto e pensato quelle cose, lei lo disse solo per "vendicarsi" e in un certo senso aveva anche ragione a farlo ma sicuramente non doveva farlo in quel modo 

piano piano girai lo sguardo verso il suo volto 

cico: mi dispiace per come ti ho trattata, non ho mai voluto che succedesse tutto questo casino, quindi se mi credi perfavore perdonami 

feci un "ghigno" di risata

t/n: che scena sdolcinata 

dissi io ridendo e così dopo qualche secondo rise anche il rosso 

dopo metà minuto che ridevamo a vicenda mi avvicinai a lui e lo abbracciai e sottovoce tra le sue braccia dissi..

t/n: perdonato

dopo questa parola lui mi strinse ancora di più, anche se questo momento di dolcezza fu nuovamente interrotto dal rosso

cico: andiamo via adesso da scuola?

mi sciolsi da quel abbraccio e lo guardai stranita

t/n: cosa?

cico: dopo ho matematica e a me non piace 

t/n: tu sei pazzo

dissi sorridendo 

Cico: dai non voglio fare sta cazzata da solo

t/n: e allora fallo con qualcun'altro 

cico: ma gli altri direbbero di no

t/n: anche io ti sto dicendo di no-

cico: si ma a te è più facile convincere

t/n: ma che cazzo- non è vero 

lui inizio a fissarmi con le sopracciglia alzate 

t/n: e cosa diremmo ai professori?

cico: chiederemo ad anna e Lyon di dire che ci sentivamo maluccio e siamo andati a casa 

non risposi ma lo guardai sorridendo come per accettare

cico: andiamo a prendere gli zaini 

lui mi prese per il polso e in quel momento diventai più rossa dei suoi capelli; mi trascinò dentro scuola e dopo aver corso sulle scale ci lasciammo andando ognuno per la propria classe a prendere le proprie cose 

dopo qualche minuto io uscì dall'aula vedendo davanti cico che già mi aspettava 

scendemmo le scale e cercando di non farci vedere approfittammo delle porte aperte e sgattaiolammo fuori dalla scuola 

t/n: e adesso dove andiamo?

cico: ti porto io in un posto

stavolta mi prese per mano e a passo un po' svelto mi iniziò a condurre in varie vie.. 

*angolo me*

ma salve 

scusate ma non ho scritto perchè ho avuta una settimana di merda e piena di verifiche e interrogazioni 

e nemmeno oggi si son baciati, ma tranquilli che ci stiamo avvicinando a questa scena 

(un saluto da Mione)