Cap. 1 (l'inizio)

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PER CHI NON SAPESSE: t/n= tuo nome (POI SPIEGHERO' GLI ALTRI) *Hai 17 anni e vai in quarta superiore, frequenti una scuola di informatica(?), sei abbastanza bassa ma non troppo, sei molto sorridente ma allo stesso tempo fastidiosa ( si una bella descrizioni di m..*)*

t/n: mammaa hai percaso visto le mie cuffie? Non le trovo più.

mamma di t/n: mi sembra di averle viste sul tavolo della cucina, ma fai in fretta che dobbiamo partire

mi diriggo verso la cucina e le trovai sul tavolo come detto mamma, appena prese ritornai nel salotto mentre i miei genitori sistemando le ultime cose in prima di partire per la nostra nuova avventura.

papà di t/n: bene siamo tutti pronti?

io,mamma, e il mio fratellino Diego dicemmo in coro un indeciso "si", siamo un po' incerti sul fatto di ricominciare una nuova strada della vita, ma dovevamo, papà ha trovato un nuovo lavoro in Sardegna, un lavoro che dovrebbe finalmente pagare adeguatamente l'operaio, e quindi io, mamma e Diego abbiamo il solo compito di assecondare e aiutare papà; per questo dobbiamo trasferirci dalla (la tua regione) alla Sardegna                                                                              

Ci dirimmo tutti nella macchina di mio zio, che si era offerto di accompagnarci, e partimmo verso l'aereoporto. 

                                                                          *salta il tempo*

Arrivati ​​all'aereoporto salutammo lo zio, poi abbiamo superato tutti i controlli e ci sedemmo aspettando che ci chiamassero per salire sull'areo. 

Sono molto nervosa e questo si vedeva da come mi tremavano le mani, mio ​​​​​​fratello se ne accorse e me le prese cercando di tranquilizzarmi 

Diego: non avere ansia tanto tu sei forte non ti farai abbattere da nessuno

 t/n: grazie sindaco

lo chiamo perchè ha un carattere così potente che così potrebbe condurre un'intero popolo alla ribellione. E' impressionante come lui riesca a farmi tranquilizzare con sole poche parole, insomma immaginatevi un ragazzino di 12 anni consolare una di 17.

Ci chiamarono per salire sull'aereo, tremavo tutta mentre Diego mi teneva la mano, ci mettemmo seduti e iniziarono il viaggio di cui non si poteva tornare indietro 

*angolo me*

 questo è il primo capitolo e spero vi piaccia, non sono molto pratica infatti è la mia primissima storia, scusate per gli eventuali errori verbali ma ho 5 in italiano

 (un saluto da Mione)

'solo tu' xreader CicotobbiWhere stories live. Discover now