Benjamin White

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Prequel della precedente oneshot

Benjamin

Devo ammettere che la serata è piacevole, chiacchiere con gli amici è sempre un bel modo per passare il proprio tempo, e la cosa non può che migliorare quando accanto a me c'è anche la mia ragazza. È veramente bellissima stanotte, questo vestito di sera azzurro le fascia perfettamente le sue curve. È scollato ma non eccessivamente, facendomi avere pensieri poco casti. Non riesco a fermare la mia mente perché è davvero troppo bella da lasciarmi senza fiato.

Con una scusa le accarezzo la gamba, con indifferenza le accarezzo il braccio, ogni opportunità è buona per metterle una mano addosso. Mi piace quando la nostra pelle si scontra, sento che bruciamo, sento che facciamo scintille come non mai.

Ora ride e chiacchiera con Elèonore e Maria, mi piace quando ride e il suo naso perfetto si arriccia all'insù, anche se lei non si piace mai. Dovrebbe vedersi come la vedo io, con questo aspetto da Venere di Botticelli, con questi occhioni chiari che mi catturano e mi fanno suo per sempre.

Appena le nostre amiche iniziano a chiacchierare con Christian e Mason, i loro rispettivi fidanzati, io ne approfitto per spostare un ciuffo di capelli dal viso di Lucia, portandoglielo dietro le spalle per poterle parlare all'orecchio. La musica non è alta nel locale, perciò non devo alzare la voce, anzi inizio a sussurra, consapevole che è una cosa che le piace maledettamente.

"Ehi piccola... ti andrebbe di ballare un po' con me?" sono negato con la danza, ma non mi importa, l'unica cosa che voglio è sentire il suo corpo aderire al mio, voglio sentire il suo calore, voglio stringerla tra le mie braccia.

Lei gira appena il viso, incrociando i miei occhi con i suoi, poi mi ruba un bacio a fior di labbra mentre annuisce. Sento lo stomaco contorcersi per questo piccolo contatto tra noi, poi mi alzo, porgendole la mano e lei immediatamente la afferra. La conduco in pista e le bacio dolcemente il collo, mentre lei posa le braccia sopra le mie spalle e inizia ad ondeggiare a ritmo della canzone romantica che risuona nell'aria.

"Sei davvero spettacolare, non riesco a starti lontano... ho così tante idee per quando torneremo a casa." indico il vestito che ha addosso e le schiaccio un occhiolino "E tutte finiscono con te che mi preghi e urli il mio nome."

Le sue guance si colorano di rosso e io sorrido compiaciuto. Amo quando la sua candida pelle cambia colore a causa di qualcosa che dico, mi fa capire che tiene davvero a me, che le faccio provare emozioni reali. Nonostante il leggero però imbarazzo tiene lo sguardo incollato sul mio.

"Soddisferò tutte le tue idee... anche perché sono certa che molte coincidano con quelle che ho io." mi bacia piano sulle labbra e mi accarezza il petto coperto dalla camicia bianca. Mi manda in panne il modo in cui le sue dita si muovono su di me, ma non faccio in tempo ad aprire bocca che appare qualcuno alle sue spalle che la picchietta fastidiosamente per richiamare la sua attenzione.

Lei si volta verso di lui, mollando la presa su di me, e scoppia a ridere mettendosi la mano davanti alla bocca per lo sconcerto. Non si aspettava di vederlo qua, chiunque sia costui. È un ragazzo sicuramente qualche anno più piccolo di me, è vestito con dei jeans scuri, una maglia bianca e una giacca nera sopra. Ha qualche centimetro di altezza in meno di me e gli occhi scuri, per quel che vedo a causa della luce scura e artificiale del locale. Non mi sento minacciato da questo tizio, nonostante non sia male, ma quando la attira a sé e la stringe allora inizio a sentire una forte gelosia nascere in me.

Non ho idea di chi sia, ma mi innervosisce che metta le mani addosso alla mia ragazza senza manco essersi preoccupato di salutare me. Li osservo mentre si stringono e si dicono qualcosa, quando finalmente si staccano l'uno dall'altra, perciò io rilasso le mani che avevo stretto a pugno per scaricare la rabbia.

Solo ora sembra essersi reso conto che sono qua, perciò mi saluta con un 'ciao' e un sorriso tirato, senza però nemmeno presentarsi. Educato e gentiluomo, niente da dire.

Immediatamente rinizia a guardare Lucia, riniziando a parlarle e mettendole prima una mano sul braccio e poi una sul fianco, come se fosse normale. Risento immediatamente una gran voglia di spaccargli la faccia, ma che faccia tosta ha questo coglione? Nonostante mi abbia visto si comporta come se non esistessi e non la stesse toccando.

Non sono un tipo possessivo o geloso, solo non mi piace quando qualcuno, che nemmeno si sforza di conoscermi e mi ignora, inizia a provarci con la mia fidanzata. Insomma, potrà pure fingere con lei di essere gentile e quant'altro, ma conosco i tipi come lui, ed è palese lontano un miglio che ha una cotta per la mia ragazza, direi anche da un po' di tempo. Non ci giurerei, ma credo si conoscano da un po' e che lui sia da allora che nutre questi sentimenti per lei. Alcune volte basta guardarla per pochi secondi una persona per rendersi conto di come sia fatta o di come pensa, alcuni sono come libri aperti che non sanno nascondere né pensieri né reazioni. È lui è uno di quelli. Ha sul viso la classica espressione di chi non riesce a trattenere la gioia, ed evidentemente nemmeno la mano visto che continua a tenerla dove non deve, muovendo le dita come per accarezzarla.

Io mi schiarisco la gola, ma senza dire niente. Non voglio fare la figura del geloso o dell'insicuro. Inoltre io mi fido della mia ragazza, non le metto certamente limiti e non le proibisco certamente nulla. Vorrei solo che alcuni esseri umani avessero più rispetto per lei e per la sua relazione. Merita di essere trattata come una regina, ma questi non lo capiranno mai perché non valgono nulla, non arrivano ad apprezzare qualcosa oltre il suo aspetto fisico.

È vero, lei è bellissima, ma non è solo questo, è anche simpatica, generosa, altruista, dolce, fragile. Ama leggere, a volte fa i capricci come una bambina, sogna ad occhi aperti e mi ama senza misura. E io amo ogni parte di lei, amo i suoi pregi e amo i suoi difetti. Amo quando si addormenta stretta a me per non fare incubi e amo quando mi sorride teneramente. Amo quando facciamo l'amore e amo quando mi bacia dolcemente mettendosi sulle punte.

E so che nessuno di questi ragazzini che le girano intorno potrà averla perché non si sforzano di vedere al di là della sua bellezza fisica. Rimarrebbero folgorati se sapessero quanto è bella anche la sua anima.

Per fortuna io non sono uno sciocco superficiale, sono riuscito ad arrivare alla vera lei, buttando giù muri costruiti per le sue paure, curando le sue insicurezze e mostrandole quanto vale. Davanti a uno specchio deve sempre pensare di splendere come una stella, non dovrà mai più pensare di non essere abbastanza. Non ora che ci sono io nella sua vita.

Ed è per tutto questo, nonostante io sia geloso da morire, che non dico una sola parola davanti a questo buffone che continua a raccontare vecchi aneddoti cercando di farla ridere a tutti i costi come un disperato. Perché loro non l'avranno mai come la ho io, nella sua totalità.
Perché nessuno di loro avrà l'amore profondo che c'è tra noi e che ci lega per sempre.

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