Olivier Giroud

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La musica risuona nelle mie orecchie e devo ammettere che la trovo piuttosto irritante. Forse è colpa del nervosismo che sento dentro, ma comunque non vorrei essere qua. Vorrei solo essere in casa mia, nel silenzio assoluto, a guardare un bel film in totale comodità, ma il mio fidanzato ha insistito così tanto perché lo accompagnassi a questa serata che, alla fine, non ho potuto dirgli di no.

Sospiro pesantemente e, proprio lui, come se non si rendesse conto del mio umore pessimo, posa un braccio intorno alle mie spalle e mi sorride dolcemente appena mi giro e incrocio i suoi occhi chiari. Dopodiché mi stampa un bacio sulle labbra ma io giro immediatamente il viso, facendo sì che il contatto duri pochi secondi, e poi subito poso lo sguardo su Giroud che mi sta osservando, con aria seria, dal divanetto davanti al nostro. Ecco, lui è un altro dei motivi per cui non vorrei essere qui stasera.

Sapevo già che avrei avuto il suo sguardo addosso che mi osserva in qualsiasi cosa che io faccia. I suoi occhi color ghiaccio che seguono ogni mio movimento e mi giudicano come se avesse qualche diritto di mostrarsi geloso. Lui che anche stanotte è in compagnia di sua moglie, osa guardarmi con un cipiglio se il mio fidanzato mi bacia. Ma chi si crede di essere?

Distolgo lo sguardo dal suo e sbuffo appena, poi mi giro verso Alexis e, in modo approssimativo, indico l'uscita con l'indice. "Amo, io ho bisogno di un po' d'aria, esco fuori per qualche minuto."

Lui mi guarda un po' preoccupato mentre mi libero dalla sua presa e successivamente mi alzo dal divanetto "Vuoi che ti accompagni?" scuoto immediatamente la testa, forse in modo un po' troppo eccessivo, così mi obbligo a sorridergli per rassicurarlo. Non voglio che venga anche lui perché ho assolutamente bisogno di staccare la mente e di rimanere un po' da sola.

"No, tranquillo, tanto torno subito." mi inchino appena e gli lancio un bacio sulla guancia, per poi allontanarmi dal privé senza girarmi verso gli altri nonostante senta lo sguardo di Giroud bruciarmi addosso. Cammino svelta verso l'uscita e respiro immediatamente l'aria fresca che mi colpisce il viso accaldato e fa ristabilire al mio corpo una temperatura normale.

Mi passo la mano sul viso e poi mi siedo sul muretto alla sinistra dell'entrata del locale, un po' in disparte, per essere un po' più comoda e rilassare un po' la mente e i muscoli. Quanto vorrei che tutta questa situazione fosse più semplice da vivere e da affrontare. Invece mi trovo bloccata e non so nemmeno io cosa fare o, addirittura, se posso fare qualcosa.

Improvvisamente un forte profumo maschile, fin troppo familiare, mi invade le narici, ma non ho bisogno nemmeno di girarmi per capire a chi appartiene. Subito dopo inizia a parlare e la sua voce mi dà conferma del fatto che sia lui, non che avessi dubbi.

"Cosa fai qui fuori?" rimane in piedi dietro di me e, fregandosene che qualcuno possa vederci, posa le mani sulle mie spalle coperte dalla manica di pizzo del vestito blu scuro che ho addosso. Vengo colpita immediatamente da milioni di brividi, ma cerco comunque di tornare in me, per questo scrollo le spalle in modo che capisca che voglio immediatamente allontani le sue mani da me, cosa che fa all'istante.

"Olivier, dovresti tornare da tua moglie." non mi giro nemmeno mentre gli parlo, consapevole che mi basta guardarlo negli occhi per sembrare meno convincente "Non è il caso che tu rimanga qua, potrebbero vederti e qualcuno potrebbe capire."

Lo sento ridere nervosamente alle mie parole e, sfortunatamente, decide di saltare il muretto e posizionarsi davanti. Immediatamente i nostri sguardi si impigliano e io sento il mio cuore sospirare. "Capire cosa? Sto solo parlando con la fidanzata di un mio compagno di squadra."

Gli lancio un'occhiata fulminea e per poco non decido di stampargli uno schiaffo sul viso. Certo che mi fa sentire proprio come se avessi una doppia personalità. Una parte di me vorrebbe annientare la distanza e sentire il sapore delle sue labbra ancora una volta, mentre una parte di me vorrebbe tenerlo lontano perché tutto questo non mi fa bene in nessun modo.

"Vai a letto con tutte le fidanzate dei tuoi compagni di squadra?" gli chiedo nervosamente e con un tono di voce piuttosto stanco. Non ho nessuna intenzione di farmi prendere in giro da lui o di rimanere qua a parlargli come se niente fosse.

"Non con tutte, solo con le più belle." mi prende in giro ironizzando, ma devo comunque resistere a questa maledetta gelosia che mi mangia dentro. Non posso essere gelosa di lui, visto che comunque è sposato... eppure non riesco a controllare questa sensazione, per quanto sbagliata sia. "Dai, lo sai bene che sto scherzando. Mi dispiace, ok? Non sapevo che lei sarebbe venuta."

Alzo gli occhi al cielo e faccio spallucce come a minimizzare il tutto, come a dimostrargli quanto poco mi interessi tutta questa storia, nonostante sia l'esatto contrario. "Non mi devi dare spiegazioni. Io sono qui con Alexis, e comunque tra me e te, qualunque cosa fosse, è finita, Olivier." distolgo lo sguardo dal suo, con fatica, poi salto giù dal muretto.

Cerco di ignorare questa immensa forza magnetica che vorrebbe attirarmi verso di lui e, così, faccio per andarmene, ma con una mossa rapida lui mi afferra il polso e mi tiene stretta, facendomi sbattere delicatamente al suo petto.

"Non allontanarmi così. Non farlo. Non immagini quanto mi stia trattenendo dal prenderti e portarti via ogni volta che lui ti bacia." sussurra abbassando il capo per essere leggermente più alla mia altezza "Ho voglia di te e lo so che lo senti chiaramente." posa le sue labbra sul mio orecchio e mi lascia un bacio, per poi mordere leggermente il lobo. "Ci provo, giuro, ma non riesco a non pensarti e a starti lontano." sposta la bocca sul mio collo e appoggia la sua mano sul mio fianco, attirandomi più verso di sé.

Io sentendomi, completamente e subito, persa, lo lascio fare, mentre sento nascere dentro la stessa sensazione di cui parla anche lui.

Vorrei andassimo a casa mia e vorrei perdermi in tutte quelle sensazioni meravigliose che è in grado di regalarmi in intimità. Vorrei abbandonarmi completamente alle sue attenzioni e vivere solamente di quei momenti. La nostra pelle a contatto e i nostri corpi che si cercano disperatamente fino a essere uniti, ma senza stancarsi mai. Un circolo bellissimo e passionale, un circolo che è capace di mandarti in paradiso ogni volta.

Chiudo gli occhi e porto leggermente la testa all'indietro, mentre le mie mani accarezzano il suo petto coperto da una camicia bianca. Il mio respiro si fa un po' più corto, ma proprio mentre sto per proporgli, senza ragionare, di andare via da qua insieme, sentiamo una voce un po' in lontananza fare il suo nome.

Immediatamente ci allontaniamo l'uno dall'altra, mentre la voce di sua moglie si fa sempre più chiara. Io mi sento terribilmente in colpa in un solo attimo e vengo colpita da una forte sensazione di vergogna. Lui cerca i miei occhi per qualche secondo e poi, senza dire nulla, scappa verso l'ingresso prima che sua moglie venga verso questa direzione e capisca qualcosa.

Istintivamente mi porto la mano sul petto e sento il cuore compiere i salti mortali. Non riesco a trattenermi dallo scoppiare a piangere mentre mi rimprovero per essere così cretina e per mettere a repentaglio la mia relazione perfetta per una storia con qualcuno che è già impegnato a sua volta e non potrà mai darmi nulla di più.

Mi appoggio al muretto, sentendo le gambe come gelatina, mentre le lacrime continuano a scendere sul mio viso. Respiro profondamente e cerco di calmarmi, visto che tra non molto dovrò rientrare dentro per far sì che Alexis non si preoccupi.

Mi chiedo come farò, ora, a sedermi davanti a Olivier e sua moglie e rimanere impassibile, come se qua fuori non fosse successo nulla e come se non ero pronta a dirgli di portarmi via.

Mi odio per essere finita in questa situazione, ma la cosa peggiore è che, per quanto capisca che sia sbagliato e immorale, non riesco a tirarmene fuori. Olivier mi attrae a sé come una calamita e io non posso fare assolutamente nulla per sfuggirgli.

Mi sento debole e sbagliata allo stesso tempo... vorrei solo aver il potere per interrompere tutto questo e per smettere di stare così male.

Oneshot calcio Where stories live. Discover now