Benjamin White

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È da qualche settimana che io e Ben non ci vediamo, tra impegni in campionato e nelle varie coppe e il mio ritorno in Italia per dei problemi familiari, e per tutto questo lui mi manca, mi manca da morire.

Sì, ogni notte mi telefona o videochiama, restando con me al telefono finché non mi addormento cullata dalla sua voce che mi fa rilassare e mi accompagna tra le braccia di Morfeo, ma comunque non mi basta. Mi manca il calore del suo corpo, il suo profumo, il sapore dei suoi baci, maledettamente.

Metto like all'ultimo posto dell'Arsenal, proprio una foto di ieri dove è stato immortalato il mio ragazzo in compagnia di alcuni suoi compagni, durante la fine degli allenamenti, e poi esco dal bar dopo aver pagato il mio caffè.

Inizio a camminare per le strade mangiucchiando il croissant che ho preso d'asporto, ma ho talmente lo stomaco chiuso che alla fine decido di rimetterlo nella busta di carta e infilarlo in borsa... magari lo mangerò più tardi se starò meglio. Ho delle fitte al petto e non capisco se sia per via di questo peso che non vuole saperne di andarsene via o chissà perché. Non vorrei stare così e vorrei essere più brava nel gestire le mie emozioni, ma non riesco.

Benjamin è entrato in modo improvviso nella mia vita, è stato capace di riportare la pace nelle mie giornate. È arrivato in un periodo duro, in cui tutto andava male, ed è riuscito a riportare il sorriso sul mio viso... ed è per questo che ora che siamo lontani, e non ci vediamo da così tanto tempo, mi sento quasi smarrita. Lui migliora ogni cosa quando mi è intorno e io non vorrei dover rinunciare a lui, alle nostre abitudini, alla nostra quotidianità insieme per così tanto tempo.

Sospiro debolmente, passandomi le mani nei capelli, sentendomi leggermente sciocca per tutto ciò che mi passa nella mente, ma poi alzo la testa di scatto quando sento vociferare e poi sento dei ragazzini urlare e ridere felici di chissà cosa. I miei occhi si posano su una piccola folla radunata in cerchio e inarco un sopracciglio confusa e incuriosita da tutto ciò.

Mi avvicino un po', per vedere cosa stia succedendo, e sussulto all'istante quando vedo un fuoristrada nero della Mercedes parcheggiato davanti a casa mia. Riconosco immediatamente l'auto, per tutte le volte che ci sono salita, ci ho pianto, mangiato e qualche volta fatto l'amore, e il sorriso sul mio viso si allarga man mano che realizzo che è la sua auto e che, accanto a essa, c'è proprio lui.

Lo osservo per qualche secondo mentre firma gli autografi e scatta dei selfie con dei piccoli tifosi, chiacchierando in modo amichevole. Scuoto il capo vedendo come si è già ambientato nel mio piccolo paese, tipico di Benjamin.

Mi faccio largo tra le persone e, tra i chiacchiericci eccitati e curiosi delle persone che mi conoscono, mi avvicino al biondino. Immediatamente lui alza lo sguardo e i suoi occhi azzurri brillano mentre mi osserva avvicinarmi. Anche così riesco a sentire i miei muscoli rilassarsi, riesco a sentire le farfalle nel mio stomaco che riprendono a svolazzare impazzite anche solo perché lui è qua e mi sta guardando.

"Amore mio..." sussurra appena quando gli sono davanti, stringendomi forte a sé, e posando il capo sulla mia testa. Le sue braccia mi tengono stretta e io vengo sovrastata dalla sua altezza, ispirando il suo forte profumo. Quasi mi viene da piangere quando risento il calore familiare che è in grado di darmi. "Piccola sorpresa, mi mancavi tantissimo e ho deciso di venire qua per due giorni, visto che siamo liberi."

Sorrido felice e mi avvicino ancora di più a lui, accarezzandogli la schiena coperta dal maglioncino bianco e poi portando le mani tra i suoi capelli, accarezzando i suoi riccioli chiari, mi era mancato così tanto ogni dettaglio di lui.

"Mi hai fatto la sorpresa più bella del mondo, tu nemmeno immagini, Ben." sciogliamo l'abbraccio e, alzandomi sulle punte, gli lascio un casto bacio sulla bocca... riesco chiaramente a sentire che anche lui vorrebbe di più da questo bacio, ma visto che c'è una piccola folla non mi sembra il caso di dare spettacolo. Non mi sembra vero, ma a quanto pare avremo del tempo per noi più tardi...

"Ho sentito che eri giù, lo sentivo anche tramite i messaggi, e poi ieri ti sei addormentata in chiamata e subito stavi facendo un incubo, facevi il mio nome, perciò ho deciso di partire subito. Non potevo sopportare che stessi male. Così ho preso della margherite bianche e delle rose rosse, nel fioraio più bravo di Londra in modo tale che potessero essere belle anche solo la metà di come sei tu, ed eccomi qua." mi lascia un bacio nell'angolo della bocca e tiene il braccio destro sulle mie spalle, come se non volesse lasciarmi andare nemmeno per un secondo. "Mi sei mancata da morire, finalmente sono qua. Finalmente risento il tuo profumo, rivedo dal vivo i sorrisi che mi regali, finalmente posso tornare a respirare, piccola. Ti amo."

"Ben, ti amo da morire. Il fatto che tu ti sia accorto e preoccupato mi fa capire che non è sciocco amarti come ti amo. Nessuno aveva mai fatto un gesto così per me, nessuno mi aveva mai fatto sentire così importante." Gli butto le braccia al collo e lo tengo stretto, volendo ricordare per sempre le sensazioni che sento in questo momento. Farò tesoro di questo momento quando saremo nuovamente lontani. "Sei la colonna portante della mia vita, e so che non mi farai mai del male."

"Mai." Mi lascia un bacio sull'orecchio e poi ride leggermente, facendomi venire i brividi, anticipandomi così che sta per dire una cosa delle sue. "Direi che è arrivato il momento di presentarmi alla tua famiglia, mi dispiace che dovrai sopportare quando preferiranno me a te."

"Posso sopportarlo, visto che tua mamma ti ignora da quando mi ha conosciuta." faccio spallucce e poi scoppio a ridere vedendo la sua espressione scioccata, ma subito si lascia contagiare da me e ride seguendomi a ruota, stringendomi ancora una volta, cosa che mi scalda il cuore.

"Finisco gli ultimi autografi e andiamo. Tu stai accanto a me, ti vorrò sempre al mio fianco." mi schiaccia un occhiolino e poi ripresta l'attenzione alle persone intorno a lui, regalando sorrisi e battute simpatiche, cosa che lo fa entrare subito nelle grazie di tutti, mentre io resto a guardarlo sentendomi felice come non mi succedeva da tempo e sentendomi fortunata.

Lui mi ama davvero, ed è tutto ciò che conta.

Oneshot calcio Where stories live. Discover now