-Vieni qui...- mi cinse i fianchi, e mi portò su di se, subito dopo avermi dato un bacio romantico.

-Svegliatevi...- la voce di Scott, ci impedì di andare oltre.

-Scott...- Stiles si affacciò alla porta.

-Okay, potevi evitare di aprire questa porta!- si incolparono a vicenda, come due bambinetti in tenera età.

-Non preoccupatevi... stavamo andando via...- sentenziò Jacob con uno sguardo truce, che confermava la rabbia che aveva in quegli attimi.

-Mi immagino...- aggiunse Scott costernato, defilandosi.

-Sentite, il mio buon amico ha avuto la "fantastica" idea di svegliarvi tutti per andare a scuola... Probabilmente tra tutti quelli che popolano questa casa, credo che nessuno vorrebbe andarci... Ma penso sia una buona cosa per dimenticare la vita stravagante che viviamo ogni giorno.- sopraggiunse Stiles, mentre noi stavamo cercando di abbandonare la camera.

-Okay Stiles, penso si un'ottima idea...- sussurrai io, molto flebilmente, il mio tono di voce era molto basso per via, del dolce profumo che mi attraversò le narici d'improvviso... Cioccolato e Pistacchio...

-Andiamo giù... la mamma ha fatto il gelato!- corsi subito per le scale, mano nella mano con Jake, che sembrava rotolare ad ogni scalino, arrancava sempre più fin quando, i miei piedi non si fermarono sul pianerottolo.

-Nessie!- il meraviglioso sorriso sghembo di papà, come da marchio, mi accolse in cucina come un raggio di sole. La faccia contenta e malinconica della mamma, mi fece venire un groppo in gola, un maledetto presentimento orrendo mi attraversava la mente, come un presagio funesto, che divagava, che mangiava ogni parte, ogni cellula del mio corpo. I miei occhi mutarono, e inconsciamente attrassi lo sguardo di tutti i presenti nella stanza.

-Che hai Renesmee?- mi si fece avanti la zia Rosalie.

-Che? N-niente... zia, davvero.- dissi poco convinta. Lei mi lasciò in pace, visibilmente dispiaciuta, credevo che nascondendo tutti i miei sentimenti avrei creato solo più sgomento, ma mi sbagliavo...

Non potevo rivelare, la pesante angoscia che si contorceva ogni secondo dentro di me, come fosse un'anguilla impazzita.

-Non mi va il gelato...- lasciai tutti sbalorditi, ma ancor più tristi e scontenti per la mia reazione improvvisa, che li costringeva a mandarsi sguardi complici, per la divisione equa del gelato avanzato.

Uscii esitante dalla porta finestra della cucina, e attraversai il piccolo portico costellato, da petali e foglie verdi, verdi come la speranza , ma anche come la paura di una nuova rinascita. 


Ero ancora , di nuovo perennemente impaurita, non riuscivo proprio a escludere quel terribile sentimento dal mio corpo...

Non volevo provare paura, ma è l'unica cosa che ci spinge di continuo a fare la cosa giusta, e a stare attenti che quella cosa giusta lo sia davvero. La diversità quella piccola patina argentata,  che ci rende tutti diversi gli uni dagli altri. Era veramente quella la cosa che mi preoccupava, qualcosa cresceva in me, ma era diversa, diversa da tutte le cose che conosco, da tutte quelle cose che posso conoscere...

Una cosa che mi aveva detto il nonno è però questa: "Mai avere paura di essere diversi... Dobbiamo sempre avere voglia di tutto, pure de nostri sbagli... Perché sono le piume dei nostri sogni..."

Ero sempre rimasta interdetta da queste profonde, semplici parole, che rispecchiavano tutto ciò che avevo passato; ma incredibilmente affascinata dal significato che probabilmente, e quasi sicuramente non avevo ancora carpito.

In quel momento, i pensieri mi avevano abbandonato; nella mia mente ora c'era spazio solo per quella magnifica alba, che ammiravo, immersa in un magnifico paesaggio innevato, che pareva come sangue rappreso difronte ai raggi caldi e sublimi del sole, che sfioravano lievemente la neve, rosata, e candida. 

Sono come un'alba, intensa e meravigliosa, ma che dura poco tempo...

La guerra era tra giorni, sarei durata davvero come un'alba?



SPAZIO DELL'AUTRICE:

Scusate per questo capitolo corto, ma non ho potuto fare di meglio, anche perché l'immaginazione scarseggiava, mi ci è voluto un po per concluderlo... e come vedete non è granché.

La guerra si avvicina, manca poco, agli sgoccioli. 

Continuerò alle 1,950K visualizzazioni e ai 200 voti, anche perché sto facendo una nuova storia, e mi ci vorrà del tempo, ma non vi preoccupate finirò questa storia come e vero che mi chiamo...

baci da frafra2002

DASVIDANIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


The Twilight Saga:                The TimeWhere stories live. Discover now