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Dopo aver mandato via Chuck, Newt si mise a battere più volte il pugno sulla porta della Gattabuia, qualcuno gli rispose dall'interno
«Lo so che mi credete pazzo, ma dovete ascoltarmi»
disse la voce di Alby. Ada rabbrividì, quasi non lo riconosceva.
«Spiegati»
gli ordinò Newt
«Prima voglio uscire di qui, voglio parlarti faccia a faccia»
il biondo fece segno ai due Insaccatori, che si era portato dietro, di stare attenti: non appena lui stesso avrebbe aperto la porta dovevano essere pronti ad immobilizzare il ragazzo di colore. Ada e Thomas indietreggiarono e Newt tirò la maniglia, i due ragazzi s'intrufolarono nella stanza e presero Alby portandolo fuori.
Ada spalancò gli occhi non appena lo vide: le sue iridi erano dilatate e la faccia corrucciata in espressione strana. La sua maglia aveva una macchia di sangue che arrivava fino all'inizio dei pantaloni. Uno degli Insaccatori gli alzò la maglia e mostrò agli altri la lunga ferita da taglio che il giovane aveva sull'addome, proprio accanto c'era il segno di una puntura. Newt si portò una mano al volto e sospirò cercando di mantenere la calma, doveva stare tranquillo e sembrare impassibile, farsi prendere dalle emozioni in quel momento non aveva senso.
«Newt, non dovete uscire»
sibilò il ragazzo a denti stretti
«Alby, se rimarremo qui-»
cercò di dire Thomas ma venne interrotto, il ragazzo di colore scattò in avanti non appena il giovane aprì bocca. I due Insaccatori riuscirono però a tenerlo a bada.
«Ho detto che non dovete uscire, mi sono ricordato una cosa... qualcosa che dopo la Mutazione avevo riacquisito e poi perso di nuovo»
la curiosità e la paura stavano divorando le viscere di Ada
«Lì fuori non esiste più nulla»
aggiunse sputacchiando
«Che intendi dire?»
domandò Newt
«Non c'è più nulla, è tutto un deserto, tutto è stato spazzato via... la Radura è l'unico posto sicuro che rimane»
la ragazza assottigliò lo sguardo, sapeva esattamente che non era così.
«La civiltà è stata spazzata via, vi prego ascoltatemi»
sul volto di Newt si poteva leggere la titubanza che provava nei confronti del racconto di Alby.
«Newt, non ascoltarlo»
intervenne Thomas mettendogli una mano sulla spalla
«Sta delirando, non è una fonte attendibile»
Alby fece un altro scatto in avanti, il biondo sospirò non sapendo cosa fare.
«Sta zitto bugiardo! Tu fai parte di loro, dei Creatori»
disse rabbioso
«Lui mente, vuole farci ammazzare tutti!»
continuò cercando ancora di liberarsi.
«Alby, calmati»
tentò Newt, non riusciva proprio pensare in modo lucido.
«Thomas ha ragione»
disse finalmente Ada dopo un lungo silenzio
«Come puoi dire questo? Tu eri una di noi, ti sottoponevano a continui esperimenti come tutti qui dentro. Lui ci ha rinchiusi qui e vuole portarci alla morte»
le urlò contro il ragazzo punto.
«Alby, non so se tu abbia ragione sul fatto del mondo... ma io mi ricordo della gente, perlopiù soldati sì, ma la civiltà c'è ancora»
gli spiegò lei cercando di apparire tranquilla. In quel momento le tornò in mente la conversazione che aveva avuto con Newt in merito alle condizioni del mondo.
«Visto? Dobbiamo uscire»
il Velocista non si muoveva dalla sua posizione
«Sei sicuro al 100% di cosa hai visto?»
domandò la ragazza ed il giovane di colore annuì
«Newt, ricordi quella conversazione che avevamo avuto proprio qui?»
«Sì ma- non penserai che possa essere vero-»
«E se invece lo fosse? E se magari tutto questo fosse un esperimento per, che ne so, trovare chi può continuare la specie umana? Oppure per trovare una cura ad una malattia?»
«Mi dai l'impressione di stare peggio di lui»
le disse Thomas schietto paragonandola ad Alby. Lei lo guardò male ma continuò con il suo discorso.
«Appena sono arrivata qui ho fatto un sogno: l'omicidio di mia madre... penso che poi sia stato un omicidio anche se in fondo spero di no»
i due ragazzi aggrottarono le fronti perplessi.
«Fatto sta che ricordo una sorta di malattia, se non erro, che chiamavano "Eruzione", chi la prendeva si trasformava nei cosiddetti "Spaccati" che bramavano, penso, una cosa chiamata "Nirvana" o qualcosa del genere»
«"Eruzione", "Spaccati", "Nirvana", Ada, che sploffate stai sparando?»
«Vi giuro che sono seria, anche il fatto che tu mi ritenevi "speciale" forse si riferisce al fatto che potrei essere immune a questa cosa, e magari lo siete pure voi»
la testa le stava scoppiando.
«Calmiamoci tutti»
disse il biondo cercando di capire qualcosa in tutto quello che era stato detto
«Quindi... Alby ha ragione nel dire che là fuori potrebbe esserci il nulla più assoluto, ma sbaglia nel dire che non c'è civiltà?»
riassunse, la giovane annuì
«E allora perché noi dovremmo uscire da qui se lì non esiste nulla?»
le chiese allora
«C'è la gente, questo è un test e dobbiamo risolverlo, solo i più forti usciranno. Chi arriverà all'esterno sarà pronto a quel che si ritroverà davanti»
spiegò lei
«No, non dobbiamo uscire»
Alby continuava a tentare di far capire ai suoi amici il pericolo in cui stavano per incorrere, il nuovo capo sembrava star passando dalla sua parte.
«Dimmi Newt»
richiamò la sua attenzione la ragazza facendolo voltare verso di sé
«Se Alby ha ragione ed i Creatori ci hanno messo qui per proteggerci, perché mettere i Dolenti?»
«Per farci stare lontani dalle porte»
tentò il ragazzo di colore
«Ma allora perché fare del Labirinto un codice?»
«Forse dovevamo risolverlo quando tutto là fuori sarebbe finito»
ribatté ancora
«Chiudi la bocca»
gli ordinò Ada alla fine, scocciata. Avrebbe voluto afferrarlo per la maglia e ributtarlo dentro alla Gattabuia per poi chiudercelo dentro. Fece invece un grosso respiro e gli puntò un indice al volto
«Riapri quella fogna e giuro che ti strappo la lingua»
gli urlò in faccia, egli si zittì guardandola in cagnesco. I due Insaccatori rimasero impietriti. La giovane prese Newt per le spalle e se lo avvicinò la volto
«Ascoltami, io e l'altro gruppo siamo uscite, tutte. Abbiamo risolto tutto questo casino prima di voi, l'ipotesi che esista "un momento più giusto" per uscire non ha senso, capisci?»
«Newt! Non ascoltarli!»
il Velocista si mise in mezzo
«Ha ragione, non ho ricordi di nessuna delle cose che lei ha detto prima ma dobbiamo mettere il piano in atto oggi. Non ci sarà un momento giusto, prima saremo fuori di qui e meglio sarà per tutti, è da idioti giocare alle talpe»
il biondo sembrò finalmente convinto ed Ada lo mollò sospirando.

Maze Runner- La ChiaveWhere stories live. Discover now