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Dopo che i due furono tornati al Casolare, entrambi si rimisero a dormire nelle stesse posizioni in cui si erano svegliati circa un'ora prima.
Ada rimase a guardare per un bel po' Newt facendosi nel mentre ancora delle domande. Alla fine crollò nel sonno.

Il mattino dopo si svegliò a causa di qualcuno che le scuoteva la spalla
«E dai, muoviti caspio»
aprì gli occhi di scatto e si ritrovò di fronte Clint
«C-che ore sono?»
domandò tirandosi su e cercando in tutti i modi di svegliarsi
«Penso mattina presto ma non ne sono sicurissimo»
le disse il Medicale aiutandola. I due andarono subito a fare colazione e poi alla Stanza delle Mappe
«A che punto siete arrivati ieri con le parole?»
«Erano tipo "fluttua" "piglia" "sanguina" "morte" "rigido" e "premi" se non ricordo male»
la ragazza annuì e si sedette a terra appoggiando la schiena alla parete

Fluttua, piglia, sanguina, morte, rigido, premi... devo ricordarmele

Clint le si sedette accanto e rimase in silenzio. Dopo un paio di minuti entrò Newt seguito da Teresa
«Eccoti»
disse il biondo non appena vide Ada
«Pensavo ti fossi ficcata chi sa dove»
aggiunse assottigliando lo sguardo, la ragazza fece spallucce senza nemmeno guardarlo. Teresa le si avvicinò.
«Dove hai dormito?»
le domandò la giovane dagli occhi grigi ricordandosi solo in quel momento che non l'aveva vista tra i Radurai
«Ero nel Casolare, vicino a Clint»
Ada aggrottò la fronte ma lasciò perdere quasi subito, si disse semplicemente che, nel buio, non si era accorta di lei.

Passò circa mezz'ora che entrarono Minho e Thomas completamente sudati, il moro si richiuse la porta dietro ed entrambi si piegarono in due, avevano il fiatone. Ada si alzò in piedi
«Cosa è-»
in quel momento notò che entrambi erano armati
«Siete usciti nel Labirinto?»
Thomas alzò il viso ed annuì, poi deglutì e parlò
«Newt, la Scarpata... è quella l'uscita, ne siamo certi»
il biondo annuì
«Vado a dirlo ad Alby»
«A proposito, dov'è? Non dovevamo ritrovarci tutti qui?»
domandò Thomas
«Nessuno lo vede da ieri sera, sarà andato a pensare da qualche parte»
spiegò Newt per poi uscire dalla porta e scomparire.
«Teresa-»
tentò di dire Thomas ma Ada lo interruppe
«Siete usciti nel Labirinto senza di me?»
il leader dei Velocisti la guardò ed annuì
«Sì, ed abbiamo trovato l'uscita»
«Io ve l'ho indicata, vi ho fatto pure il segno, dovevo uscire ieri notte»
«Uscire? Ma ti sei vista in faccia almeno? Non saresti durata due minuti»
ribatté il ragazzo coreano, Clint si alzò in piedi
«Ada, non arrabbiarti per una cavolata così-»
la giovane fece un sospiro
«Punto numero uno: chiudi la bocca che è meglio. Punto numero due: se non ci fossi stata io sareste ancora a capire che caspio è la C.A.T.T.I.V.O.»
disse seria. Non ricevette alcuna risposta da parte dell'orientale.
«Senti, grazie mille dell'aiuto, ma l'unica cosa che importa ora è che entro questa sera dobbiamo entrare lì dentro e portare i nostri culi fuori prima che quei Dolenti facciano fuori qualche altro pive»
la voce di Thomas era calma ma dal suo viso si poteva notare tutta la sua stanchezza.
«Venite a mangiare»
disse Teresa cercando di sviare il discorso e Minho annuì, aveva un sacco di fame e sonno.
Il gruppo uscì dalla Stanza delle Mappe per dirigersi da Frypan che servì la colazione ad entrambi i Velocisti. Ormai anche gli altri Radurai si erano alzati e stavano mangiando.
«Si è aperto qualcosa?»
domandò Newt che si era unito ai cinque subito dopo aver riferito ad Alby che Minho e Thomas erano rientrati.
«Non proprio, la Scarpata ha iniziato a vedersi male... non so come spiegarlo»
spiegò il moro con ancora le sue uova in bocca
«Glitchava?»
tentò Ada
«Glitch che?»
la faccia di Minho assunse un'espressione buffa
«Fa parte del "linguaggio dei videogiochi" o roba del genere»
disse un po' titubante, non ne era sicura nemmeno lei.
«Fatto sta che ha cominciato a diventare in parte scura, e si è rivelata l'apertura, per fortuna non c'erano Dolenti in giro, stranamente»
«Ci siete entrati?»
Minho scosse la testa
«Troppo pericoloso»
aggiunse
«Ada, abbiamo visto il tuo coltello spezzato e la liana, che caspio è successo lì dentro?»
«Ho legato una liana che mi era rimasta addosso e poi ho fatto conficcare il coltello nel muro, ho usato la pianta per scalare parte del muro e poi ho usato il manico del coltello per reggermi in modo da afferrare il bordo in alto. Quel coso si è spezzato e mi ha ferito»
alzò la mano e mostrò al ragazzo la ferita che aveva sul palmo.
«Tieni»
Minho tirò fuori dalla tasca il coltello di Ada e lo porse alla giovane dalla parte del manico
«Grazie»

Maze Runner- La ChiaveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora