21

84 3 0
                                    

Il sonno di Ada fu disturbato da vari sogni e incubi che non la lasciarono in pace nemmeno per un momento. Si svegliò due o tre volte in tutta la notte ma ogni volta che apriva gli occhi c'era sempre Newt che la tranquillizzava e la aiutava a riaddormentarsi

Le porte del Labirinto sia riaprono, guardo Rachel svenuta appesa al muro, appena vedo la figura di Beth mi pietrifico.
«T-u- t-t-u»
balbetto mentre delle lacrime mi bagnano gli occhi
«Sei viva»
sul viso di Beth nasce un piccolo sorriso mentre si avvicina a me. Io però la spingo via
«Tu, mi hai lasciata a morire lì fuori»
mormoro trattenendo le lacrime
«Io non volevo farlo, ero arrabbiata e- e-»
«Non- volevi? Ci ha lasciate lì dentro, cosa pensavi che succedesse?»
le dico alzando la voce
«I-io pensavo fosse la cosa giusta, non avevo idea che le saresti stata accanto» tenta di spiegare lei con scarsi risultati
«E perché avrei dovuto?! Lei è mia amica»
«Lo hai già fatto, pensavo avresti agito nello stesso modo»
sento un dolore al petto.
«Ti ho raccontato di Katy perché pensavo de potermi fidare te!»
grido con tutto il fiato che ho in gola
«Nessuna che è arrivata dopo lo sa, ed io te l'ho detto perché pensavo di potermi fidare»
aggiungo in tono più calmo per poi fare una pausa in modo da prendere fiato. «Ma a quanto pare mi sbagliavo, sei solo un'egoista del cacchio!»
«Bene, allora avevamo sbagliate entrambe perché io pensavo che avresti preferito me ad una stecca qualunque»
«"Stecca qualunque"? va' a farti fottere Beth» tagliò corto acida,
«No, vacci tu razza di traditrice»
mi urla addosso, sento qualcosa dentro di me rompersi. Stringo i denti e mi faccio forza per non piangere,
«Sei un'egoista, egoista assassina»
sibilo,
la vedo fissarmi negli occhi con gli occhi lucidi
«Non è morto nessuno- io-»
«Rachel è appesa al muro, sono quasi morta per salvarla, sarei potuta essere fatta a pezzi là fuori, te ne rendi conto?»
«Volevo soltanto che tornassi ad essere te!»
mi urla in faccia.
«Credevo fossi mia amica ma mi fai solo schifo»
mormoro, le mani mi tremano e faccio fatica a continuare la conversazione. Mi fa male il petto e l'unica cosa che voglio fare è piangere
«Abbiamo chiuso»
sibilo contraendo la mascella .
«Cosa?»
mi domanda Beth calmandosi per un secondo, il suo sguardo si addolcisce, poi sgrana gli occhi incredula
«Non cercarmi, non parlarmi, non nominarmi mai più»
chiarisco tutto d'un fiato, mi ha fatto un torto e non devo andarci piano.
«A pranzo non venire al mio stesso tavolo, a cena lo stesso ed a colazione svegliati al tuo orario»
continuo
«Cambia amaca e non osare venire da me quando hai un problema. Dirò alle altre di non mandarti mai più per chiamarmi»
le parole mi escono dalla bocca come un fiume in piena, non riesco a fermarmi. Beth rimane pietrificata
«Non voglio mai più vederti».
Lei si volta e se ne va, io vado a recuperare Rachel, sto per piangere ma tolgo le lacrime usando il dorso della mano.

Il bello è che ci avevo creduto realmente che-

Non riesco a finire il pensiero che crollo a terra, le gambe non mi reggono più
«Ada!»
sento urlare da qualcuno, poi il buio.

Ada aprì gli occhi di scatto

Eravamo amiche ed era pronta a lasciarmi morire

Si chiese se la ragazza potesse essere ancora viva e rimase a fissare il soffitto per un bel po' di tempo. I palmi delle mani le bruciavano, li chiuse in un pugno non troppo stretto.
«Che hai?»
domandò Newt con voce assonnata
«Nulla, non riesco a dormire bene e tutto mi fa male»
il ragazzo annuì comprensivo.
«Dimmi una cosa, come ti sei fatta il livido che hai in faccia?»
le domandò,
la ragazza aggrottò la fronte poi capì e cercò in fretta una scusa
«Non me lo ricordo nemmeno, non ho badato molto a piccoli dolori del genere, magari sono scivolata ed ho sbattuto la faccia a terra»
rispose vaga sperando che Newt le credesse, non dava nessuna colpa a Minho per il pugno che le aveva tirato, lei sicuramente non c'era andata piano nel restituirgli il favore e perciò erano pari.
«Sai che non ti credo, vero?»
il ragazzo la guardò negli occhi e si avvicinò lentamente al suo viso fino a far toccare i loro nasi, Ada si pietrificò di colpo
«Ti ha colpita Minho?»
avanzò il secondo in comando,
la ragazza non disse nulla
«Io giuro che-»
sibilò il ragazzo prima di alzarsi.  La giovane però lo prese per un braccio e lo riportò su di sé con uno strattone, si pentì subito del gesto quando la sua pelle andò indirettamente a contatto con quella del ragazzo, le bruciature da attrito la costrinsero a stringere i denti dal dolore.
«Scusa»
mormorò Newt sistemandosi
«Non mi piace che ti abbia fatto questo»
le prese il viso con una mano e le accarezzò lo zigomo dove sapeva esserci il livido, Ada soffiò di dolore e Newt ritirò svelto le dita.
«Perché lo ha fatto?»
domandò preoccupato,
«Non è successo nulla Newt, sta' tranquillo»
il biondo le prese entrambe le guance con una mano e la guardò negli occhi
«Dimmi. La. Verità. Subito.»
la giovane scosse la testa e lui la lasciò andare. Sapeva benissimo che non c'era modo di convincerla, l'unica cosa da fare era arrendersi.
I due si riaddormentarono in poco tempo.

Maze Runner- La ChiaveWhere stories live. Discover now