Il biondo la prese per mano e la guidò fino al Casolare, prese un sacco a pelo e la portò in un angolo della stanza.
«Tieni»
le disse con tono gentile
«Usa questo»
«Dobbiamo finire le ma-»
tentò di dire lei ma Newt la fermò
«Ci stanno pensando gli altri»
«Non voglio lasciarvi da soli»
protestò lei cercando di rimanere sveglia
«Tranquilla, tu dormi visto che sono giorni che non lo fai per una notte intera». Ada sospirò rassegnata e afferrò il sacco a pelo per poi stenderlo a terra
«Sicuro che non avete bisogno di me?»
tentò un ultima volta, il ragazzo fece di no con la testa e lei si infilò nella sorta di letto di fortuna. Newt le si inginocchiò accanto e le accarezzò la testa. Ada crollò subito in un sonno profondo e non riuscì ad avvertire altro. Il biondo le si sdraiò vicino in modo da poterla guardare, le mise un piede contro la gamba in modo da poter avvertire la sua presenza anche se si fosse addormentato, si mise un braccio sotto la testa a mo' di cuscino e chiuse lentamente gli occhi.

Arrivo vicino ad una Berga

Eccola lì

Molta gente ci sta salendo sopra, hanno delle tute con dietro scritto "Proprietà della C.A.T.T.I.V.O.", ne indosso una anche io. Mi avvicino con disinvoltura e carico una cassa
«Ei, cosa stai facendo?»
mi domanda una voce maschile, io mi volto
«Il mio lavoro»
rispondo sicura
«Che c'è dentro quella?»
mi chiede avvicinandosi
«Il solito, cosa ci dovrebbe essere sennò?»
sento un silenzio imbarazzante ma poi mi lascia stare e se ne va. Sospiro di sollievo.

Prima parte, andata

Penso soddisfatta mentre mi siedo su una delle sedie presenti nella sala centrale. Il mio respiro è estremamente accelerato ed il mio battito cardiaco anche, la prima parte del piano sarà anche andata a buon fine ma ne manca ancora una seconda.

˜

Finalmente atterriamo, ripenso che il viaggio è stato sfiancante, avevo talmente tanta ansia che ho vomitato un paio di volte. Per fortuna a nessuno è venuta la brillante idea di togliersi le tute quindi la mia copertura non è saltata, sono riuscita a immedesimarmi bene come membro dell'equipaggio e a nessuno è venuto il dubbio che io possa essere una ragazzina. Inoltre dormiamo in stanze separate, posso tranquillamente togliermi la tuta durante la notte e chiudere la porta senza dovermi preoccupare di essere scoperta. La Berga dovrebbe essere quella giusta e perciò dovrei arrivare all'altro Labirinto in fretta.
Ora sono sdraiata nel mio letto quando sento l'aeromobile toccare terra. Tiro un sospiro di sollievo e mi alzo un po' stordita, non ho dormito molto la notte scorsa e ciò mi pesa. Mi faccio forza e mi tiro su, non posso mandare a quel paese il piano proprio ora, devo trovarlo, non posso lasciarlo tutto da solo nel Labirinto, me lo ero ripromesso.
Sento bussare alla porta e mi alzo in fretta, tiro su la tuta dopo averla slegata dalla vita e mi infilo la maschera.
«Muoviti, dobbiamo scendere»
mi ordina una voce femminile
«Sì»
rispondo prendendo in mano il mio fucile. Spalanco la porta ed esco dirigendomi alla sala centrale, lì ci sono altri soldati, non sono molti, al massimo una ventina. Mi metto in fila rivolta verso il portellone ed aspetto.
Passa un minuto circa e le porte vengono aperte, tutti cominciamo a scendere in modo ordinato.

Ci sono riuscita veramente?

Mi chiedo mentre seguo gli altri. Gli occhi mi si fanno lucidi: sto veramente per riunirmi a lui.
Ci danno le stanze e ci dividono i compiti, tutto è così veloce e strano. Faccio di tutto per sembrare naturale.

˜

Mi sveglio di soprassalto, respiro forte ed il cuore a mille. Sono qui da un paio di giorni e non ho ancora trovato la porta del Labirinto, ciò mi mette molta ansia, più il tempo passa e più la mia speranza di trovarlo si fa un desiderio idiota.

Maze Runner- La ChiaveWhere stories live. Discover now