14.

140 26 52
                                    

Kaden

Mille sospetti iniziano ad insinuarsi nella mia mentre, chi avrebbe potuto fare una cosa del genere? A chi interessavano i documenti del caso? Al presunto assassino? Ma come aveva fatto ad entrare in possesso delle chiavi di casa mia?

Gli operai stanno smontando già tutte le serrature di casa quando, all'improvviso, mi arriva una chiamata di Aleksander, ma al momento non è il caso di rispondere, sono troppo impegnato a sistemare vecchi documenti di cui avevo addirittura dimenticato l'esistenza.

Dall'ufficio almeno ci sono belle notizie, nessuno ha provato ad entrare e tutti i fascicoli sono al loro posto.

Chi ha fatto irruzione in casa mia sapeva che il materiale del caso di Mayson non era nel mio ufficio, ma questa informazione l'avevano solo due persone, Aurore e Sharon poiché, nemmeno in ufficio avevo detto di aver portato i fascicoli a casa.

Aurore ha passato tutta la serata con Elia, fin quando non si sono lasciati, Sharon invece è stata con me, tranne quando si è allontanata per andare in bagno, ed è sparita per mezz'ora.
In mezz'ora avrebbe potuto raggiungere la mia abitazione, prendere i documenti e ritornare alla festa, ma io ho visto quella figura mascherata aggirarsi in casa mia e sicuramente non era Sharon, era un uomo.

Sono sopraffatto da mille pensieri, non riesco a collegare tutti i punti e questa cosa mi destabilizza.

Tutto bene? Hai bisogno di
aiuto per sistemare casa?

Il messaggio di Aurore mi fa sorridere come uno stupido, e per quanto io abbia voglia di passare del tempo con lei non ho voglia di disturbarla.

Ho finito, tu dove sei?

Solito banco in biblioteca

Caffè?

Si grazie!!

E così esco di casa per raggiungere la biblioteca della Sorbonne dove lei è solita trascorrere le sue giornate, ma nel tragitto mi ricordo di fare quella chiamata ad Aleksander.

Aleksander

È soltanto mezzogiorno e io sono già alla quinta canna della giornata, il fumo mi sta dando alla testa ma, in questo momento, ho bisogno di questo per stare bene, nemmeno la rossa che si è appena alzata dal mio letto riesce a farmi riprendere come una buona dose di fumo.

Mi strappa la canna dalle mani per portarsela fra le proprie labbra, odio quando fanno così, eppure lei è così sexy che non riesco proprio ad arrabbiarmi, così mi butto sul letto a rollarne un'altra.

« Collins »

Quel coglione mi ha richiamato dopo avermi attaccato il cellulare in faccia, si stava forse facendo l'ennesima pippa su di lei?

« Che è successo ieri notte? »

« Le notizie circolano in fretta »

La sua voce è ironica, pungente, ma io continuo ad insistere.

« So che la polizia è stata a casa tua.. e so anche che hai passato la notte con una bella ragazza, ti sei ripreso presto dallo shock, vero? »

Midnight in ParisWhere stories live. Discover now