PROVALO

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Non riuscivo a recuperare fiato, le lacrime agli occhi per le risate, tenendo comunque stretto il braccio di Heeseung, nel caso in cui decidesse improvvisamente di sentirsi offeso... Non mi accorsi, in tutto questo, che il vecchietto ci aveva raggiunto, scrutandoci da sotto gli occhiali:

"Ma tu sei il mio tris nipote!"

Spalancai gli occhi, e Heeseung fece lo stesso.

"S-si?"

Borbottò, probabilmente senza neppure mettersi a contare le generazioni.

Gli occhi del vecchio si illuminarono, e sorrise in modo strano (e parecchio sdentato):

"LO SAPEVO! AH, NON DOVEVO METTERE TUTTI QUEI LUPI E BURRONI!... avete per caso perso qualcuno per strada?"

Fissò il resto del gruppo, e io fui felice che per un attimo i suoi occhi marrone slavato si staccassero dalla mia direzione.

Scossi la testa, e quando il vecchio si avvicinò a me, cercai la mano di Heeseung. Era buffo, ma mi metteva anche un sacco di soggezione essere accanto ad un... relitto, diciamo così...

Sentii il bastone separare la nostra stretta, e prima che potessi rendermi conto di cosa fosse appena successo il vecchio mi guardò torvo, dal basso verso l'alto:

"Sei sicura di essere la ragazza giusta per dare degli eredi al mio discendente? Mia moglie era un po' più carina, devo ammetterlo".

Jake, Sunghoon e Niki si piegarono in due per le risate, ma il vecchio non li guardò.

Deglutii, senza sapere cosa dire, e sentii le dita di Heeseung cercare nuovamente le mie:

"Certo che lo è... ehm... saggio?"

"Chiamami nonno, è più facile"

"Bene, nonno... lei è la ragazza giusta..."

In quel momento fra il battito del mio cuore, lo stomaco che si annodava, e le guance scottanti avrei potuto dare fuoco ad una foresta con un solo gesto.

Cercai di non pensarci, e feci un passetto accanto ad Heeseung...

Il suo "nonno" mi guardò ancora per un attimo, poi sorrise nel suo modo così strano. Mi prese per le guance (quanto erano lunghe le sue braccia? Cos'era, una scimmia?) e le stritolò un po', facendo quasi morire senza fiato i tre ragazzi che si stavano ancora spanciando dal ridere...

"Brava nipotina"

Questo era decisamente troppo, e senza neppure pensarci mi voltai e infilai il viso nella superficie della giacca di Heeseung, con il solo intento di sparire.

Lui mi abbracciò tranquillamente, e da dietro le spalle del vecchio si alzò un grande "Uuuuuh!"

Sembrava che a Sunoo mancassero solo i popcorn...

Mi strinsi ad Heeseung con l'intenzione di non guardare mai più il mondo esterno, e sentii il vecchietto girarsi, grazie del rumore scricchiolante della neve sotto di lui:

"Bene, già che ci siamo pensate di restare qui al freddo? Forza, vi offro un tè!"

Non alzai lo sguardo neppure per protestare a questa cosa, e dire che non volevo avvelenarmi per colpa di un te rimasto in una baita di montagna per chissà quanti secoli...

Quando sentii i passi di Niki, leggeri ed eleganti, allontanarsi ed entrare nella baita, mi sollevai leggermente, e guardai Heeseung.

"I-io..."

La sua mano fra i capelli mi fece morire le parole in gola, e lo guardai sgomenta; aveva gli occhi più belli che avessi mai visto... Heeseung si sporse leggermente, sempre più in basso, ma prima che potesse fare qualunque cosa qualcuno ci interruppe:

"Non dovete riprodurvi qui! Sono vecchio, e di gravidanze ne ho già seguite abbastanza!"

La porta si richiuse, facendo sparire il volto del vecchio, e Heeseung scoppiò in una risata profonda, che mi fece tremare dalla testa ai piedi.

"Che tipo simpatico"

Guardai storto Heeseung, e scossi la testa sospirando:

"A me sembra pazzo"

"Anche io sono pazzo, se è quello il punto"

"Non così tanto"

"Vuoi che te lo dimostri?"

Rimasi sorpresa da quella sfida, ma poi annuii:

"Vediamo cosa sai fare..."

Heeseung si chinò e, mentre ancora stavo parlando, mi bloccò le labbra fra le sue. La mia testa fece una capriola, e persi il senso dell'orientamento, aggrappandomi goffamente alla sua giacca. Era la prima volta che baciavo qualcuno, e mi feci un po' prendere dall'emozione...

"Ah!"

Heeseung si toccò il labbro con un dito, e io spalancai gli occhi:

"SCUSA! NON VOLEVO BRUCIARTI... IO..."

"Non importa"

Il sorriso di Heeseung mi fece sciogliere come neve al sole...

Rimasi a guardarlo per un attimo, poi mi ricordai di quello che era appena successo... e un ricordo mi sfiorò la mente. Un biglietto con una confessione d'amore, Heeseung che lo prendeva in mano, io che lo recuperavo terrorizzata... e il fatto che non avessi mai detto a me stessa se la persona di cui parlavo in quel testo mi piacesse ancora o meno.

Teoricamente io ero ancora innamorata di un ragazzo di fuoco.

Un ragazzo cui ero andata dietro per mesi.

Un ragazzo a cui non avevo più pensato da quando avevo conosciuto Heeseung...

La confusione nella mia testa era assoluta, e la scossi ripetutamente, cercando di schiarirmi le idee:

"N-no Heeseung... noi non possiamo... non può essere! Ci siamo costretti da soli a fare questo... non è possibile. Prima che venissi tu mi piaceva un altro ragazzo e ora... siamo sicuri che tutta questa cosa della finta non ci abbia semplicemente presi un po' troppo?"

Le mie parole mi ferirono, come una lastra di ghiaccio conficcata nel petto, e Heeseung parve subire lo stesso effetto.

"Un altro... ragazzo?"

Sembrava che fosse la prima volta che realizzasse il fatto che io potessi avere altri interessi amorosi oltre a quello che avevo dovuto fingere di avere per lui.

"I-io..."

Il mio borbottio era soffice, ma parve che stessi urlando contro Heeseung, visto il pallore sul suo viso.

"Scusami, non volevo inferire nella tua vita... speravo... speravo che dopo tutto quello che avevamo passato assieme non fosse una cosa solo mia...".

Si voltò e fece per allontanarsi ed entrare nella baita, ma solo in quel momento mi resi conto di essere stufa marcia di questa prassi.

Del fatto che quando pareva andare bene fra noi

alla fine uno dei due rovinava tutto.

Solo perché avevamo paura di essere rifiutati, o di non fare la cosa giusta...

Ci eravamo nascosti a vicenda di volerci bene nonostante tutto, e ora era venuto il momento di smettere di fare finta.

Raggiunsi Heeseung, e lo abbracciai stretto:

"Smettila di scappare dalle difficoltà..."

"Smettila di farmi credere che non ce ne siano, e poi di pararmi un muro davanti..."

"Ti giuro che non lo farò più"

"Provalo"

ELEMENTSWhere stories live. Discover now