ERRORI

4 1 0
                                    


 "Y/N!" La voce di Niki mi fece sobbalzare. Mollai le mani di Heeseung, che rimase seduto sulla sedia imbambolato, e corsi incontro a mio fratello, pallida. "Y/N, hai visto-? Aspetta ma... sei pallida! Che succede?". Scossi la testa: " N-nulla...".

Tutto ciò però non era vero.

Infatti in quel momento un colpo di tosse mi scosse completamente, e mi piegai in due. Caddi a terra, e dei passi affrettati mi fecero capire che Heeseung avesse sentito tutto. Mi sollevò delicatamente da terra, premendomi un palmo sulla fronte. 

Mi guardò la mano, e scosse la testa: " Diamine... questa roba da anche la febbre...".

Io intanto, ero completamente in un altro mondo. Tutto girava, e tutto quello che sentivo era calore. Era come se un fuoco mi stesse divorando da dentro.

Non mi era mai successo.

"Niki, vai a chiamare qualcuno". 

La voce con cui era stato dato l'ordine, non sembrava neppure quella di Heeseung, tanto era sfigurata dalla preoccupazione. "Jay-" Cominciò Niki. 

"JUNGWON, NIKI, VOGLIO JUNGWON!" Esclamò il ragazzo fuori di se, e io mi tappai le orecchie, con una fitta di mal di testa. "Tua sorella potrebbe morire per quanto ne sappiamo. Vai a chiamare Sunoo e Jungwon!".

Prima che Niki potesse rispondere, Jay gli arrivò alle spalle: " Andiamo". Fu tutto quello che disse.

Uscirono di casa, e con quel poco di coscienza che avevo ancora alzai gli occhi su Heeseung: " Non ce la faranno mai da soli... non possono entrare al villaggio...". "Devono farcela" bisbigliò, e non riuscii a capire se le lacrime che vedevo fossero mie o sue.

L'assenza dei due parve infinita.

Heeseung mi aiutò ad entrare in camera mia, poi mi fece stendere sul letto. Fece per coprirmi con una coperta, ma io la calciai via, in preda alla febbre. "Fuoco..." fu l'unica cosa che riuscii a mormorare.

Per la prima volta lo stavo odiando. Stavo odiando il mio elemento.

Lo sentivo mangiarmi le viscere, divorarmi, soffocarmi.

"Non ce la faccio..." il mio lamento era poco più di un bisbiglio.

Heeseung annuì, poi prese la fiala d'acqua che tenevo nel mio armadio, assieme al kit di emergenza. Ne bagnò un fazzoletto, e me lo stese sulla fronte. "Spero che questo basti finché non arriverà qualcuno..." bisbigliò accarezzandomi i capelli, e scostandomeli dalla fronte.

La sua mano era fredda come il marmo, rispetto alla mia pelle, e lo fissai dritto negli occhi, respirando a fatica.

"Sono un disastro..." Le lacrime cominciarono a salirmi brucianti, e Heeseung scosse la testa: " Non sei un disastro. Sei solo curiosa, e l'invidia e il sospetto sono malvagi. Sono loro che hanno fatto questo al mondo. Tu Y/N, ti fidi sempre di tutti, è per questo che ti-"

"Mi?"

"Ammiro"

Sorrisi, nonostante nel profondo del mio cuore avessi voluto sentire qualcosa di diverso...

"Anche io ti ammiro Heeseung". Queste parole gli fecero spalancare gli occhi: " Davvero?".

Annuii, e cercai di tirarmi a sedere, senza buoni risultati. "Ti ammiro perché sei sempre solare, e vedi il meglio in tutto..." bisbigliai. "Sei sempre calmo, e non ti arrabbi quasi mai...". "Tranne con te prima..." Completò Heeseung, e io annuìì: " Tranne con me prima...".

Cercai con le dita la sua mano; la sentivo sul mio letto, poco distante da me. Le presi delicatamente, e sospirai. Lui sorrise: " Vedrai che andrà tutto bene...".

ELEMENTSOnde histórias criam vida. Descubra agora