LO ODIO

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SCUSATE il capitolo un po' lungo, ma è pieno di cose che non avevo idea di come tagliare... spero che non vi spaventi la lunghezza

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Sarei morta se non avessi sentito il braccio di Heeseung afferrarmi, stringendomi a se.

Senza pensarci due volte lo abbracciai, e lo sentii gemere sotto il mio peso.

Ero quasi incosciente, ma cercai di trattenermi dallo svenire per non dover fare la figura del peso morto... e alla fine ero, ma non era quello il momento di autocommiserarsi.

"Heeseung..."

"Perché non mi hai detto che avevi paura?"

Il suo bisbiglio mi fece svegliare un po'. Deglutii, e cercai di aggrapparmi alla scala. Ci riuscii con l'aiuto di Heeseung, che mi strinse da dietro, premendo il petto contro la mia schiena. "Adesso sali piano... io sono qui ok?".

La sua voce soffice mi inibì qualcosa, nello stomaco, nella mente, e per un attimo credetti di potermi semplicemente accasciare, abbracciare di nuovo a lui, e farmi portare giù, poi a casa fra le sue braccia.

Ma cosa stavo pensando? Ero ridicola...

Annuii, e cominciai a fare un passo alla volta... come promesso Heeseung si tenne sempre dietro di me, e sentire il suo calore per la prima volta non mi preoccupava, spaventava, disgustava. Era bello; era rassicurante.

Arrivammo all'altezza della finestra, che era aperta, e io mi infilai dentro, rotolando sul pavimento di legno della stanza con una capriola.

Ora mi sentivo veramente meglio.

Heeseung mi seguì, e quando ci alzammo, incrociammo uno sguardo stupito.

"E voi chi sareste?".

Quello era il principe... però sembrava quasi un ragazzo normale.

Cioè; aveva l'aria altezzosa, regale e bellissima di un principe serio e rispettabile, ma allo stesso tempo i suoi vestiti non tradivano nulla di lussuoso.

Indossava una semplicissima camicia (che per altro gli stava da Dio) con il colletto alto, e dei pantaloni di velluto nero.

Era in tutto e per tutto una persona normale.

Nonostante la prima impressione mi inchinai, su esempio di Heeseung, che sorrise come se nulla fosse, come se non avessimo appena commesso un effrazione a palazzo...

"Principe, avremmo bisogno del tuo aiuto".

Wow, che frase. Se con quello Heeseung intendeva dire:

"Buon giorno! La stiamo per trascinare in un'avventura che potrebbe costarle la vita, e per di più le siamo entrati in casa senza permesso"

Beh, se era quello che intendeva, sarebbe stato difficile spiegarlo solo con quelle parole.

Tornai a guardare il principe, sperando che fosse più intelligente e percettivo di me.

Beh, non lo era.

Il ragazzo si indicò il petto stupito, e si guardò attorno. Poi tornò a guardare noi, mimando un: "Io?" Con le labbra.

"Si, tu, l'unica persona che ci sia in questa stanza con il titolo di principe!".

Stavo cominciando a perdere la pazienza, e sul viso del ragazzo tornò l'espressione glaciale con cui ci aveva accolto.

"La tua ragazza non mi piace..."

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