ADDETTI ALLE PULIZIE

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Dopo il primo appuntamento con Hongjoong, nella confusione delle prove del MAMA, era stato abbastanza facile vedersi. Tutti erano sempre impegnati a fare qualcosa, e nessuno badava particolarmente ai due "piccioncini mascherati".

La settimana passò velocemente, e il giorno delle ultime prove arrivò prima del previsto. Kiyo stava ripassando assieme alle altre, mentre io mi ero assentata un attimo per bere. Tutti erano distratti, e sentii due mani cingermi la vita, abbracciandomi da dietro. "Hongjoong-". "Non ci guarda nessuno..."

Avrei voluto che fosse cosi facile, ma fui costretta a sbuffare:

" Non ne sei sicuro. Ti prego non in pubblico-".

Hongjoong sospirò seccato: da quando ci eravamo messi assieme, era difficile vederlo infastidito o arrabbiato, ma il fatto che dovessimo nascondere la nostra relazione al resto delle Paradigm, non gli andava giù.

"Tutti gli Ateez lo sanno, si può sapere perché loro no?!" Esclamò a voce più alta, facendo girare Kiyo, e facendomi staccare dalla sua presa il più in fretta possibile. Lo guardai tesa, poi mi guardai attorno, e quando fui sicura che Kiyo fosse di nuovo impegnata, mi voltai verso Hongjoong: " Joong, ti prego. Glielo dirò ma-" Mi interruppi, vedendolo alzare gli occhi al cielo. Mi guardò intensamente, quasi scocciato, poi sospirò: " Non so neppure se ti importa davvero di noi...". Detto questo si voltò.

Feci per chiamarlo, ma mi mordicchiai le dita: non dovevo attirare l'attenzione. Lui si diresse verso la porta, sbattendola, e facendo girare tutti. Kiyo mi guardò stupita: " Cos'è successo? Y/N... Y/N DOVE VAI?!" Esclamò, ma io ero già partita dietro ad Hongjoong. Uscii, e vidi la sua sagoma inconfondibile girare l'angolo in fondo al corridoio alla mia sinistra. "Joong...Joong...Hongjoong, dai! So che ti da fastidio ma si può-" lui si voltò nervoso, e io sobbalzai, facendo un passo indietro.

"Appunto. Mi da fastidio. Io faccio di tutto per non infastidire te, darti i tuoi spazi, essere un bravo fidanzato... e tu? Non puoi neppure dire alle tue amiche che stiamo assieme!". Fece per voltarsi, ma io lo afferrai per un braccio. Lo tirai fino ad uno sgabuzzino, e chiusi la porta. Lui fece per superarmi, ma io lo bloccai: " Hongjoong, ti prego ascoltami. Sei nervoso quanto me per i MAMA, e ti capisco. Però noi Paradigm siamo in un momento critico. Siamo sulla soglia per riprenderci dallo scandalo, e potremmo dovercene andare se qualcosa andasse storto". Lo guardai intensamente, e fui felice di vedere che mi ascoltasse. Presi un respiro profondo, e sorrisi: " Io ti amo Hongjoong, e non voglio andarmene da qui. Ma devi darmi la possibilità di restare a questo prezzo per ora. Sempre se anche tu mi voglia qui con-". Senza neppure lasciarmi finire la frase, Hongjoong mi baciò.

Quando mi ripresi dalla sorpresa, sorrisi e lo abbracciai. "Scusa, sono nervoso. Non volevo. So che abbiamo ripetuto questo discorso tante volte, ma ognuna mi dimentico di non avere una vita normale... per favore scusa..." Mi accarezzò i capelli dolcemente, e io annuii: " Certo che ti scuso! Sono agitata anche io, ma quando tutta questa ansia sarà passata ti giuro che glielo dirò".

Il rumore di una maniglia mi fece sobbalzare, e pochi secondi dopo il volto di Kiyo apparve dal corridoio. "Ragazzi cosa fate?" Chiese sospettosa. I suoi occhi mi tagliarono in due, e per un attimo temetti di essere spacciata.

Hongjoong gesticolò un po': " Beh noi in realtà siamo-" Gli tappai la bocca con una mano, e sorrisi: " Parlo io!" Esclamai con un sorriso nervoso. "Diceva che siamo gli addetti alla pulizia della sala, quindi quando Hongjoong ha visto dello sporco siamo dovuti venire qui a prendere... gli stracci per pulire". Kiyo annuì pensierosa, e sorrise: " E allora spiegatemi, PERCHE', se cercavate cose per pulire, siete in un posto dove tengono le cartucce e le stampanti?".

Eravamo finiti.

Presi un respiro: " B-beh..." " Y/N! Che stupida che sei! Ti avevo detto che qui non c'erano gli stracci. Scusala Kiyo." Hongjoong mi prese per un braccio, e si avviò per il corridoio. Quando voltammo l'angolo, mi fermai imbronciata: " Mi hai appena dato della stupida?". Hongjoong sorrise, e annuì, arruffandomi i capelli: " Si. E lo sapevi che sei TROPPO carina quando metti il broncio?". Quella frase mi destabilizzò, facendomi balzare il cuore di felicità.

Sbuffai, cercando di non sorridere: " Io... non provare a comprarmi, non la passerai liscia!" Esclamai, facendolo sorridere di nuovo. Mi voltai: " Forza Hongjoon! Dobbiamo prendere gli stracci!". Lo sentii ridere, dietro di me, e mi voltai di nuovo in un fruscio di capelli: "Che hai adesso?". Lui inspirò, allargando il petto allenato: " Sei davvero stupida... lo sgabuzzino giusto è dall'altra parte!". Scoppiò a ridere, poi prese a correre, per evitare che io gli strappassi tutti i capelli dal cranio.

"Come hai osato chiamarmi?!" Esclamai, e lo raggiunsi ridendo. Lui aprì la porta di uno sgabuzzino, e ne tirò fuori uno straccio, lanciandomelo dritto in faccia.

Rimasi paralizzata per qualche secondo, poi sorrisi sotto l'ombra del panno: " Sa di lavanda!".

Io e Hongjoong non potemmo fare altro che rotolarci per terra dal ridere, facendoci lanciare occhiatacce da tutti, per poi tornare in sala prove.

"Se non posso abbracciarti in sala... posso almeno tenerti la mano?"

Sentii lo sguardo di Hongjoong scrutare il mio profilo, e sbuffai: " Da quando sei così appiccicoso?" Mi voltai, ma quando incontrai gli occhi di Hongjoong non potei non accettare, sospirando. Intrecciai le dita alle sue, guardandomi attorno: " Speriamo non ci sia nessuno...". Un bacio caldo sulla guancia mi fece sobbalzare, e mollai uno schiaffo sulla spalla di Hongjoong: " Ma cosa sei? Impazzito?!" Lo guardai seria, ma il suo sorriso mi sciolse, e alzai gli occhi al cielo: " Sei impossibile...".

Poco prima di tornare in sala, lo accarezzai con il pollice, e gli lasciai la mano. "Ma aspetta... non abbiamo dimenticato qualcosa?".

Mi guardai attorno, prima di sbattermi una mano sulla fronte: " L'ACQUA PER PULIRE!". Feci per tornare indietro, ma Hongjoong mi afferrò per un braccio: " Calmati, Kiyo se ne sarà già dimenticata...". Annuii pensierosa, mentre abbassavo la maniglia liscia e fredda. Quando aprii però, sperai di poter navigare nel tempo, e tornare a pochi secondi prima: tutti ci stavano guardando.

"Quindi? Questi stracci per pulire?" Chiese Kiyo.

Arrossii, e mi grattai la testa, alla ricerca di una spiegazione: "B-beh io..."

"Cosa aspettate? Il MAMA? Dovete provare!". La voce tanto famigliare mi fece voltare, con occhi colmi di gratitudine, verso il nostro manager. "Io sono d'accordo!" Esclamò Hongjoong, che sembrava essersi smaterializzato, e teletrasportato fin dietro al suo gruppo.

Attraversai la sala, per mettermi nella posizione iniziale della coreografia, sentendo ancora lo sguardo di Kiyo incollato addosso...

Fronteggiavo Hongjoong... esattamente come avrei fatto sul palco... 

DID I JUST FALL IN LOVE? (HongjoongxY/N)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt