Capitolo 36- Fuga e amico ritrovato

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"Chi è?" Riconobbi immediatamente la voce di Zayn, nonostante la qualità scadente dell'audio del citofono.

"Mm sono Niall" tossii in imbarazzo cercando di assicurarmi che i tre non avessero sentito il mio nome, non volevo che altra gente come quella mi conoscesse. Appena il ragazzo mi aprì la porta, entrai nel piccolo monolocale in affitto del cugino di Zayn, e fui subito investito da un tanfo di fumo misto all'odore di qualche cibo in scatola. Prima che potessi accorgermene, due braccia mi strinsero con affetto, ricordandomi quanto mi mancasse quel ragazzo.

"Niall, che bella sorpresa" sorrise ampiamente il moro facendomi poi spazio per entrare, ricambiai il gesto con altrettanto entusiasmo, dopotutto io e lui eravamo amici dal liceo e in quell'ultimo periodo la sua mancanza mi aveva abbastanza scombussolato.

"Ma cosa ci fai qui? Lo studio senza di te non può resistere molto a lungo..." Constatò con un forte accento di malinconia nella voce, gli rivolsi uno sguardo conscio cercando di non sembrare troppo arrogante.

"Ho bisogno di chiedere un favore a te e a tuo cugino" mormorai passandomi una mano sul retro del collo, se arrivavo a chiedere di Rashid allora la questione doveva essere davvero grave. Il moro infatti annuì seriamente chiudendo a chiave la porta e facendomi strada con molta velocità nell'unica stanza non visibile dall'ingresso.

Bussò piano aprendo non appena udì la voce dell'altro ragazzo. Rashid aveva solo un paio d'anni in meno di me e Zayn, ma aveva avuto una vita molto più complicata e movimentata.

Aveva infatti vissuto in Pakistan durante l'infanzia e l'adolescenza per poi essere reclutato dai servizi segreti del suo paese per la sua grandissima abilità nel maneggiare computer ed oggetti tecnologici. In quel periodo si trovava a Londra poiché aveva deciso di allontanarsi per un po' dallo stile di vita che ormai affrontava da anni. Aveva poi deciso di aiutare me e Zayn non appena aveva saputo dei nostri problemi con la famiglia dei Vitale.

"Niall" il suo volto si illuminò facendomi sorridere pateticamente, facevo davvero difficoltà ad immaginarmi questo esile ragazzino fare parte di una squadra di persone così spietate.

"Ciao Rashid" lo salutai dandogli una leggera pacca sulla spalla; mi avvicinai ulteriormente alla sedia su cui sedeva dando un'occhiata alla grande scrivania dove avevano sistemato un computer collegato ad altri apparecchi elettronici con molti fili di diversi colori.

"Avete delle novità?" Chiesi ai due mordendomi con forza il labbro inferiore, il più piccolo dei due annuì, scrivendo qualcosa sulla tastiera bianca, facendo apparire un file sullo schermo del computer.

"Abbiamo scoperto che Jack Bower ha ricevuto circa una decina di visite nel giro di due mesi, quando ancora era rinchiuso nel carcere di Belmarsh. L'uomo che andava a visitarlo ha usato una falsa identità per non essere rintracciato" spiegò mostrandomi un elenco di date, ore e altre informazioni precise.

"A quando risale tutto ciò quindi?" Chiesi preoccupato sedendomi accanto al moro mentre Zayn scrutava attentamente lo schermo.

"A circa quattro mesi fa. Si è interrotto soltanto il primo luglio, quando Bower è stato trasferito in un'altra prigione" disse guardandomi negli occhi.

"Non avete idea di chi possa essere quell'uomo?" Domandai guardando entrambi, Zayn segnò il cugino con un cenno del capo.

"Beh dovresti sapere quanto bravo sono" ridacchiò Rashid aprendo un'altra pagina. "Sono entrato nel sistema di sicurezza del carcere, ricavando alcuni filmati delle telecamere interne nei giorni in cui quest'uomo ha fatto visita a Bower, questa è la foto nel quale si vede meglio" Sullo schermo apparì l'immagine in bianco e nero ingrandita di un uomo con un taglio di capelli molto corto e il viso asciutto e scavato.

"Chi è quindi?" Domandi cercando di ricevere maggiori informazioni.

"Abbiamo confrontato questa foto con altre del database della polizia e abbiamo trovato questo nome..." iniziò cercando qualcosa in un cassetto. "Ecco qui" Tirò fuori una cartellina rossa ricca di documenti e fogli ordinati. La afferrai prontamente aprendola con velocità e leggendo le prime informazioni riguardanti la sua identità.

Nome: Petr
Cognome: Makarov
Anno di nascita: 27/02/90
Paese d'origine: Russia
Precedenti penali: furto, rapina, aggressione, rapimento

Alzai lo sguardo velocemente incontrando quello dei due. Quello era lo stesso uomo che avevano ingaggiato Jonny e Michael qualche mese prima, per cercare di scassinare il nostro studio nel tentativo di entrare in possesso di informazioni e dichiarazioni riservate di Jack Bower. La faccenda iniziava a farsi davvero complicata...

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Dopo questo capitolo così stile Csi, ci tenevo a condividere con voi la notizia della legalizzazione dei matrimoni tra le coppie gay e lesbiche. Penso sia una cosa così bella che finalmente l'America abbia aperto gli occhi e si sia resa conto di quanto stupido fosse non permetterli ancora- soprattutto in un paese così.

Sarei ancora più felice se questo potesse avvenire in un futuro- magari non troppo lontano- anche qui in Italia, anche se sono sicura che il nostro paese non sarebbe in grado di reggerlo del tutto...forse per la cultura diversa. Ma sono del tutto certa che ogni tipo di amore dovrebbe essere "legale" anche perché in realtà di amore non ne esistono di tre tipi, ma ce n'è solo uno, e quello vince sempre.

#LoveWins 🌈🌈🌈

The lawyer [n.h.] (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora