Capitolo XI

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[TW: morte di bambini]

La speranza di recuperare in treno il sonno perduto era condivisa da ogni membro del gruppo, e ugualmente vana. Il viaggio sarebbe durato diverse ore, poiché la loro meta era ben più distante di Boston, e forse a un certo punto sarebbero crollati, ma ad appena due stazioni dalla partenza le loro menti sembravano più sveglie che mai, in aperto contrasto con gli sbadigli e gli occhi arrossati. Michael aveva abbassato le palpebre e, come Lilyan, aveva appoggiato la testa al finestrino, mentre Ellen e Blake sfogliavano le pagine dei loro rispettivi taccuini; la ragazza avvertiva su di sé lo sguardo di Janet, come se l'archeologa fosse spesso sul punto di dire qualcosa, ma il sonno glielo stesse impedendo.

Nessuno di loro aveva provato a dormire durante la notte appena passata. Michael e Blake erano rientrati tardi dalla centrale, intorno alle due del mattino, e nel bagno che Lilyan e Janet condividevano con lei Ellen aveva udito numerosi e ripetuti passi, segno che avevano fatto avanti e indietro almeno fino all'una, quando i rumori erano cessati; tuttavia, i loro volti stanchi rivelavano che avevano passato entrambe una notte insonne. Dal canto suo, Ellen già era rimasta sveglia per l'ansia di sapere i due uomini a colloquio con la polizia, e una volta udito il resoconto di Michael i pensieri si erano fatti più fitti e ingarbugliati.

«Cosa hai scritto?» si decise infine a chiederle Janet, scrutando il taccuino da sopra la sua spalla.

«Solo qualche ipotesi che ho buttato giù da quando abbiamo cominciato a indagare.» Ellen tornò indietro alle prime pagine e prese a girarle in modo da farle vedere meglio i suoi appunti. «Ho cominciato il lunedì nel Tyner Science Lab con le osservazioni sulla carcassa, poi ho aggiunto le analisi dei giorni successivi e infine... ecco... mi sono soffermata anche su Masters e i libri. A grandi linee, intendo.»

Si era fermata prima di rivelare gli studi fatti sul volume impossibile da decifrare, in modo da non destarle sospetti.

Janet sospirò e lasciò ricadere la testa contro il sedile. «Capisco. Su Darcus invece cosa abbiamo?» domandò poi a Blake.

«Proprio niente... a parte quello che Silas ha scritto nella sua lettera.» Il detective estrasse un foglio e lesse: «"...è stato sfidato da nostro fratello Darcus – un uomo malvagio, perfido – corrotto dalla brama incontenibile di ottenere quei libri per sé... Nella cieca ambizione di raggiungere il suo scopo ha tradito la fiducia di Owen e massacrato la tua famiglia... Avrebbe ucciso anche te, per questo ti ho mandato lontano – molto, molto lontano da lui..."» Pronunciò quelle frasi come se fossero passi di un romanzo, non parti del suo passato. Probabilmente desiderava tenere a distanza da sé la sua famiglia naturale e tutto ciò che a essa ancora lo legava, e Darcus di certo non faceva parte degli affetti da ricordare.

Stavano andando da lui. Quel pensiero rendeva Ellen allo stesso modo in cui la rendeva la vicinanza di uno qualsiasi dei tre libri maledetti in loro possesso: elettrizzata e nauseata. Vedere un vecchio pazzo chiuso in manicomio non la entusiasmava, ma era stanca di formulare ipotesi con le sole informazioni tuttora in loro possesso. Di Darcus McCrindle sapevano solo quel che ne aveva scritto il fratello minore: era malvagio, ambizioso e pronto a uccidere per ottenere la custodia dei libri. Per loro fortuna, avevano deciso di comune accordo di lasciarli a Chateaubriand Manor, visto che il nascondiglio si stava rivelando sicuro.

Quel viaggio non stava avvenendo solo per comunicare direttamente con il direttore del Greenville Asylum, che avrebbe potuto continuare a eludere le richieste di Blake: la villa dell'Arcivescovo aveva bisogno di essere sistemata, soprattutto per quanto riguardava vetrate e finestre, e allontanarsi da Arkham poteva fare bene alla loro sanità mentale. Pur essendo partiti di prima mattina, infatti, si erano trovati assediati da vicini curiosi che mai in precedenza avevano rivolto la parola a Lilyan o probabilmente allo stesso Arcivescovo, e la nuova proprietaria di Chateaubriand Manor pareva pronta a scattare in qualsiasi momento. Lo shock era solo in parte passato quando aveva compreso chi fossero coloro che avevano provato a ucciderli, e soprattutto perché lo avessero fatto, ma Ellen sapeva che né Michael né Blake erano propensi a informarla della sorte della donna che aveva, suo malgrado, ucciso.

Il Richiamo di Cthulhu: Il GuardianoWhere stories live. Discover now