Non ho vie di mezzo

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Celeste

Se la sfacciataggine ha un volto quello è il suo.

Idiota che non è altro.

Come si permette di parlarmi così, pensando di essere al di sopra delle persone che gli danno un tetto sopra la testa.

Mi dispiace, priminha , ma così è quello che sono.

Lui non è così. Sarei pronta a scommetterci.

Non può essere così. Io l'ho visto com'è davvero.

Il punto è che lui si sente così solo da pensare che nessuno si senta solo quanto lui.

Io ho sempre desiderato un fratello maggiore, e ora che posso avere qualcosa che ci si avvicina, lui mi tiene a debita distanza.

Dammi tregua, Celeste.

Questo mi ha detto prima di scomparire.

Ma ormai ho deciso cosa succederà.

Sono una ragazza testarda, lo so e ne vado fiera, e lui non riuscirà a farmi cambiare idea.

Gli farò vedere che può fidarsi della sua priminha e che non me ne frega niente del suo stupido ordine.

Manuel

"Ciao" mi saluta Celeste quando entro in salotto sbadigliando.

"Ciao"

Bentornata freddezza!

"Guardi Riverdale con me?" chiede girandosi verso di me dal divano.

"Cinque minuti" gliene concederò solo cinque. In realtà non sapere chi sia Black Hood inizia a darmi parecchio fastidio.

"Siediti, dai" il suo sorrisetto compiaciuto non mi piace.

Mi piazzo il più lontano possibile da lei e mi sento male a pensare che solo la sera prima eravamo tranquilli anche da vicini. Però sento che devo mantenere le distanze, e non so se voglio farlo per lei o per me.

"Mamma dice che da domani torni a scuola"

"A quanto pare" rispondo piatto io.

"Perché sei così freddo con me?"

"Perché è così che sono. No?" bugia! Bugia!

"Non ti capisco proprio"

"E io non capisco cosa ci sia da capire"

"Tu! Ecco cosa c'è da capire, Manuel!"

"Le persone non si possono capire. Puoi provarci quanto vuoi, ma ci sarà sempre qualcosa che non comprenderai." E io l'ho provato sulla mia pelle, priminha.

I miei occhi marroni incrociano il cielo dei suoi e ho quel solito tuffo al cuore nel vederci dentro la mia immagine riflessa.

"Secondo me si può. Però bisogna saper leggere gli occhi."

"E tu sai farlo?"

"Ho imparato. I tuoi però sono pieni di rancore. E questa cosa mi mette in soggezione."

"Ne sono felice"

"Felice?"

"Sono felice di metterti in soggezione. La soggezione tiene a distanza facendosi ammirare."

"Sei una persona intrigante, Manuel Santos" appura a questo punto.

"Guarda Archie Andrews invece di straparlare, priminha "

Lei torna allo schermo con un sorrisetto furbo.

Non posso riuscire a tenerla lontana se le basta mettere insieme tre frasi per farmi iniziare a parlare di cose che non ho mai detto a nessuno.

Io che sento i tuoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora