Capitolo 36: pietra paesina -1°parte

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Solarbiom, città della regione Fiamma, 9 settembre 495, anno della Lira

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Solarbiom, città della regione Fiamma, 9 settembre 495, anno della Lira.

Una sequenza di bagliori improvvisi si riflesse sul volto del conte. All'ennesimo lampeggiamento proiettato sugli occhi ruotò il collo, fino a individuare la provenienza del luccichio fastidioso. Guardandosi intorno non ci mise più di due secondi a comprendere che fosse il ventaglio metallico, che Rachele stava agitando con rapidità, a proiettargli sul volto la luce del Sole. Se gli suscitò indifferenza la presenza dell'aristocratica in giardino, non provò lo stesso per la fanciulla che stava passeggiando a fianco alla nobile. La riconobbe subito. Per uno scherzo del destino o frutto di una casualità, non gli mancavano le occasioni di incontrare la Selindovia.

Nonostante si sforzò a mantenere il contatto visivo sulla guardia con cui stava parlando, non riuscì a fare a meno di sbirciare Noemi. Le occhiate che le rivolse divennero a ogni istante sempre più frequenti, fino a divenire l'unica direzione in cui teneva puntate le iridi.

«Informate Andrea di quanto vi ho appena riferito. Ora andate» liquidò all'improvviso il soldato che era di fronte a lui notando che le fanciulle si stavano allontanando.

«Porterò a termine l'ordine che mi avete affidato, signorino Ademaro» gli rispose congedandosi.

«Conte Ademaro Dargao» lo corresse fissandolo con sguardo severo.

Scusandosi con diversi inchini, la sentinella si diresse verso la caserma mentre Ademaro proseguì a fissare con intensità la popolana tenendo le braccia conserte. Non si chiese se l'amicizia tra Rachele e Noemi gli avrebbe procurato nuovi grattacapi. Lo considerò un fatto certo. Dando un'occhiata nei dintorni, e assicurandosi che non ci fosse nessuno a osservarlo materializzò una libellula con la magia. Un istante dopo distese le falangi permettendo all'insetto di spiccare il volo. In una manciata di secondi il grazioso animale raggiunse le ragazze, e volteggiò sopra di loro seguendole senza perderle di vista un solo attimo.

La Selindovia aveva da poco posato il piede destro sul terzo gradino della scala, che conduceva al secondo piano, quando udì la voce di Rachele risuonare alla sue spalle

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La Selindovia aveva da poco posato il piede destro sul terzo gradino della scala, che conduceva al secondo piano, quando udì la voce di Rachele risuonare alla sue spalle.

«Ti andrebbe di venire con me nel salotto della scuola?» le propose la contessa agitando il ventaglio per allontanare una libellula che stava svolazzando intorno a lei.

La Fenice del vento - Fiore di PeoniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora