Capitolo 6

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Niente è più corroborante e aiuta a pensare che una tazza di the..pensava Penelope. Stava anche pensando alla visita ricevuta di Lord Drebling, sembrava strano ma si sentiva serena e al sicuro con la sua persona, forse perché quest'uomo non la conosceva, si sentiva di essere ciò che era senza essere giudicata, in effetti ha anche sorriso più volte quando gli aveva raccontato delle bislacche avventure avute lui e Colin. Ma ogni volta che parlava di Colin, per Penelope era come se un coltello la trafiggeva e si irrigidiva tant'è che Lord Drebling, molto acutamente, ha smesso di nominarlo vedendola sussultare tutte le volte che faceva il suo nome.
Era anche arrossita quando, accomiatandosi, Lord Drebling a sfiorato la mano con le sue labbra. Non si era sentita a disagio. Neanche quando la osservava mentre lei rispondeva alle sue domande la disturbava, poteva dire di aver trovato un'affinità elettiva con quell'uomo. Sospirò, perché non si poteva innamorare a comando?
Perché non poteva dimenticare o smettere di amare a comando?
L'arrivo della madre, seguita da Prudence e Felicity, la risvegliarono dalle sue elucubrazioni.
"Oh Penelope sei qui...bene preparati si va dalla modista per i vestiti per la festa di fidanzamento del visconte, siamo state invitate."
"Io non verrò, madre. Non voglio infastidire con la mia presenza e con le dicerie a riguardo. Così voi potrete godervi la serata"
"Neanche per sogno, tu sarai dei nostri, come ti ho detto dobbiamo trovarti marito, non c'è posto migliore di una festa di fidanzamento per trovare marito. Che se dio volesse, potrei anche accasare Prudence e Felicity, sarei felicissima!!" Disse la madre battendo le mani come una bambina.
"Ma madre, posso decidere da sola un marito.."
"Hai perso questa possibilità quando hai deciso di non farti visitare dal dottore, adesso ubbidisci, avrai il vestito più bello....un bel giallo con cui ti so possa vedere da lontano.." Penelope fece un lamento..
"Almeno posso scegliere io il colore del mio vestito?"
"E va bene...sei così testarda...da chi hai preso??"
"Avrei un idea..." disse Felicity dietro una finta tosse
Penelope sorrise alla sorella e si alzò per seguire il trio di donne.

Madame Delacroix guardava Penelope con uno sguardo soddisfatto quando la giovane donna si soffermò su una seta color lilla delicato ed etereo. A madame Delacroix piaceva Penelope, al di là di Felicity Featherington, le altre donne Featherington erano petulanti e chiacchierone.
Penelope parlava solo se necessario e aveva una acutezza d'animo che rendeva piacevole la sua presenza.
"Incantevole questo tessuto madame...ma forse non fa per me, troppo raffinato, alla fine, ha ragione mia madre il solito giallo andrà bene" disse sospirando.
"Brava figliola è inutile spendere tutti questi quattrini per quella seta con quel colore che non ti si addice.."
"Mi permetto di dissentire lady Featherington, i colori di miss Featherington si sposano benissimo con questa tonalità di lilla"
"Può dissentire ciò che vuole, sono io che pago e decido e il giallo oro va benissimo per Penelope"
"Come vuole, siete sicura allora Miss Penelope? Non volete vedere altro?"
"Non la ringrazio madame"

Una volta uscita dal negozio, Penelope si sentiva un grande peso sullo stomaco, aveva la nausea e dovette dire alla madre che aveva bisogno di andare a casa, la madre decise, visto che erano sono 2 isolati da casa, di farla allontanare da sola.
Non vedeva l'ora di arrivare a casa ma dovette fermarsi più volte a causa di alcuni capogiri...e se la madre aveva ragione? Se era incinta....come avrebbe affrontato tutto...
Un ennesimo capogiro la portò ad avvicinarsi troppo alla strada mentre stava avvicinandosi una carrozza, il cavallo nitrì e Penelope stava perdendo l'equilibrio se non fosse che due braccia poderose bloccarono la sua caduta.
Sentì un corpo muscoloso che la strinse a sé e l'acqua di colonia che conosceva benissimo la invase.
"Pen. ..attenta!"disse Colin stringendola a sé più del dovuto.
Un attimo dopo essersi ripresa dal malore Penelope si allontanò bruscamente da lui.
"Colin cosa fai?"
"Ti salvo la vita? Stavi per finire sotto le ruote di quella carrozza!" Colin le strinse le braccia per tenerla ferma, per Penelope fu troppo...vederlo così vicino, sentire il suo profumo, ricordarsi le sue parole, sentire quelle mani stringerla. Fu troppo.
Rigettò parte del the e dei biscotti mangiati sul panciotto di Colin.
Era sconvolta e mortificata.
Fortunatamente in quel momento non passava nessuno e Colin fece cenno ad un calesse a nolo di fermarsi, non poteva né accompagnare Penelope in quelle condizioni e ne lasciarla lì da sola.
"Sali"
Penelope non ebbe il coraggio di contrabbattere.
Una volta controllato che nessuno li avesse visti entrò anche Colin.
Penelope prese subito in suo farzoletto e andò a pulire Colin
"Sono mortificata davvero mr Bridgerton....non stavo bene questa matt..."
Colin le fermò le mani.
"Lascia che faccio io...non voglio che ti sporchi." Gli disse delicatamente.
"Mi dispiace mr..."
"Smettila Penelope!" Disse con tono deciso.
"Ti ho sporcato tutto"
"Non ti ho detto di smetterla di pulirmi ma devi smetterla di chiamarmi mr Bridgerton, non mi hai mai chiamato così, perché lo fai? Perché mi tratti con tanta freddezza?"
"Niente, è giusto così non siamo più ragazzi ma adulti, è giusto così"
"E la nostra amicizia, Penelope? Lo sai che ti ho promesso di prendermi cura di te..."
"Davvero? Come la sera della mia aggressione?" Penelope si pentì di aver detto quelle parole nella stesso momento in cui gli erano uscite. Si mise una mano davanti alla bocca.
Colin continuò a pulirsi.
"Era questo allora...non ero al tuo fianco e non ti ho protetto quando quel farabutto ti ha aggredito, è per questo che sei arrabbiata con me....credi che non mi stia maledicendo mille volte per averti lasciata sola per chiacchierare con i miei amici!" Disse ad alta voce Colin.
"Io non sono arrabbiata per quello, sono arrabbiata per quello che hai detto ai tuoi amici, che ero solo una ragazza con una cotta adolescenziale per te..mentre io ti...io..."
Colin rimase sconvolto, aveva ascoltato quelle stupide parole, che il un momento di esultanza alcolica, aveva detto.
"Hai ascoltato un idiota che aveva bevuto un bicchiere in più, sai che non pensavo minimamente di te come una adolescente infatuata. Ti vedo tutti i giorni da anni! Vedo cosa sei Penelope. Sei una splendida donna"
"Non dire cose di cui puoi pentirti!"
"Non mi pento di dire che sei bellissima, che tutte le volte che mi guardi mi mozzi il fiato, che questi giorni che ho passato con te che mi ignoravi li ho passati all'inferno. "
Colin passò al sedile a fianco a lei.
"Guardami Pen" prendendola dalle braccia e girandola verso di sé.
"Sono stato uno stupido a dire quelle parole, e sono stato uno stupido a far passare tutto questo tempo prima di fare questo"
Colin prese tre le braccia per e la baciò.

Un'altra possibilità Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon