Capitolo 4

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Nonostante l'occhio e la mandibola livida, Penelope era incantevole, non riusciva a distogliere gli occhi dal suo viso, dalla bocca rossa e umida e ora che si stava dirigendo verso casa, che dio lo perdonasse, non riusciva a distogliere lo sguardo da quella matassa di capelli rosso fuoco che ondeggiavano ipnotizzandolo. Veniva voglia di tuffarcisi le mani... si sentì osservato e si girò verso l'amico.
Si, Colin lo stava osservando...furioso perché stava guardando l'amore della sua vita, come la chiamava Colin, che stava scappando verso casa.
Colin da anni gli parlava di  Penelope "l'amore della mia vita".
La prima volta erano a Cipro, completamente ubriachi e Drebling lo prendeva in giro perché, come al solito, aveva respinto le avance di una donna.
"Non potrebbe competere con l'amore della mia vita"
disse Colin continuando a bere.
"Me la farai conoscere prima o poi questa dea? Sennò penserò che naviga solo nei tuoi sordidi sogni!" gli aveva detto.
"Lei è Mia ...e quando avrò capito cosa voglio fare della mia vita...la sposerò "
"Sempre che lei sia d'accordo.." gli disse Drebling ridendo.
Ma adesso Drebling non rideva affatto, quando aveva visto Penelope la prima volta, ferita con gli occhi pieni di lacrime e tremante, ricevette come un colpo allo sterno e rimase senza fiato.
E ora osservava Colin,  che lo guardava come se volesse scuoiarlo vivo.
"Mi spieghi che diavolo significa quello sguardo? Perché guardi così la mia Pen??"
"E tu mi spieghi per quale motivo ti sei comportato da cavernicolo? L'hai spaventata! Diamine Colin, Penelope è stata aggredita, malmenata e tu gli si avventi contro?"
"Non mi sono avventato contro di lei ero furioso per quello che quel miserabile gli ha fatto...e non ti devo spiegazioni. Tu piuttosto non hai risposto alla mia domanda"
"Per la nostra amicizia, farò finta che tu non mi abbia neanche fatto una domanda così stupida. Sei sconvolto. Ti do un consiglio, se ci tieni a quella donna, calmati e vai a scusarti. Lei ha bisogno di un uomo che si prenda cura di lei e che gli ispiri fiducia e sicurezza."
"E pensi di essere tu quell'uomo? "
"Se una donna come lei mi volesse....non avrei fatto passare tutti questi anni, quanti Colin? 3..no 4 è 4 anni che mi parli di lei. E ancora sei a questo punto. Io se fossi in te inizierei a crescere..."
Drebling gli fece in inchino e si diresse all'appartamento che avrebbe affittato per i 3 mesi della stagione che aveva deciso di passare a Londra in quel preciso momento.

Colin osservava il suo amico uscire da Hide Park e decise di dirigersi verso la sua famiglia.
"Hai visto Penelope, caro?" Disse Violet apprensiva vedendo lo sguardo torvo del figlio.
"Si " disse sospirando.
"Si sta riprendendo bene, almeno fisicamente...speriamo che emotivamente sia lo stesso. Ho sentito di donne che non si riprendono più dopo una aggressione del genere." Disse preoccupata Kate
"La nostra Penelope è forte" disse Anthony con dolcezza "spero che venga alla nostra festa di fidanzamento"
"Lo speriamo tutti" disse Violet continuando ad osservare Colin.
"Dov'è Lord Drebling?" disse Eloise
"Aveva degli affari da compiere" disse Colin
"Lo trovo molto serioso e silenzioso...come fate ad essere amici...siete così diversi!"
Ma Colin non ascoltava affatto lo sproloquio della sorella, stava solo cercando di capire come fare con Penelope.
Perché era stata così fredda con lui?
Diamine lo aveva sconvolto sentirla rivolgersi a lui con l'appellativo  "Mr Bridgerton " solo gli estranei lo chiamavano così.
Era una vita che si conoscevano, era quasi una vita che sentiva per lei un moto di struggente dolcezza. Bastava guardarla per sentirsi sereno...vivo...
Da quando aveva iniziato a viaggiare non vedeva l'ora di ricevere le sue lettere, sentiva il suo profumo tramite esse.
Le prime volte che tornava dai viaggi e la vedeva provava una grande emozione che non voleva sondare, erano giovani. Ma Penelope non era più la ragazzina goffa e paffutella che arrossiva tutte le volte che lui la invitava a ballare.
Era diventata una splendida donna e aveva capito che ciò che provava per lei non era il tenero affetto che, per esempio, provava Anthony. Era qualcosa di più.
Lo capiva da come gli formicolavano le mani quando le appoggiava ai suoi fianchi voluttuosi quando ballavano. Lo capiva da come, inesorabilmente gli occhi si soffermavano sulla bocca quando lei gli parlava. O da come gli si azzerava la saliva in bocca, si di questo un pò si vergognava, quando lei rideva di gusto alle stupide battute di Benedict e il suo seno burroso sobbalzava.
Aveva bisogno di lei al suo fianco, lo capiva. Ma non era molto bravo con le donne, checché ne diceva la fantomatica Lady Whistledown di lui. Doveva capire cosa pensava Penelope di lui, se provava i suoi stessi sentimento. Ma cosa più importante, doveva chiedere scusa a Penelope per essersi comportato da troglodita.

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