Un'altra possibilità

Capitolo 5

Penelope stava pettinando i suoi capelli ramati, osservava di tanto in tanto l'occhio e la mandibola e si chiedeva per quanto tempo avrebbe sentito ancora male. Non fisicamente ma male al petto. Non avere la certezza di ciò che era veramente accaduto la faceva stare male.
Sua madre, in effetti aveva ragione, era normale che la volesse in sposa a breve.
Per quel poco che lei sapeva, quando un uomo è una donna stanno insieme c'è la possibilità che concepissero un figlio.
Era quasi tentata a fuggire via.. il denaro non gli mancava. Aveva messo da parte un bel gruzzolo.  Ma dove poteva andare? E quando quei soldi fossero finiti? Non poteva continuare la sua vita segreta da un altro paese, avrebbe dovuto ricominciare tutto da capo.
Doveva valutare davvero un matrimonio.... doveva trovare un uomo benestante così da avere la protezione e la possibilità di continuare la sua vita segreta.
Stupidamente il suo pensiero andò a Colin Bridgerton e alla faccia sconvolta quando aveva visto i suoi lividi. La sua reazione l'aveva impaurita. Non l'avrebbe più vista come la "piccola Pen " come la chiamava da ragazzino ma come una donna compromessa....
E poi avrebbe voluto davvero avere a fianco a sé un uomo che, anche quando era "pura e innocente", l'aveva considerata una stupida ragazza infatuata?
No...non c'era più fiducia tra loro.
Poi pensò alla pacatezza e dolcezza che aveva intravisto nel compagno di viaggio di Colin...
"Smettila Penelope, un uomo così, che sembra appena uscito da un libro di fiabe come un principe azzurro, non si sarebbe neanche accorta di te...gli facevo solo pena ecco perché è  stato gentile"
Sentì bussare piano... sorrise, solo la sua sorellina Felicity aveva un tocco così delicato
"Entra Felicity "
"Uff coma fai a capire che sono io....sei una fata?" disse sorridendo.
"No cara è il tuo tocco delicato, nostra madre e Prudence, sembrano vogliano assaltare il fortino quando bussano alle nostre porte"
Felicity rise sguaiatamente senza ritegno alla battuta della sorella poi si tappò la bocca.
"Scusa ...una lady non dovrebbe ridere così!! "
"Una giovane donna deve sentirsi libera di fare ciò che vuole...soprattutto a casa sua. Dimmi perché mi hai cercato?"
"Ohh Accidenti mi stavo dimenticando, hai visite e...ti prego ..non dirmi di mandarlo via! È  così dolce con quei fiori...."
"Adesso basta!!! Cosa non capisce delle parole "non voglio vedervi?"
Penelope raccolse le vesti per camminare più speditamente, era ora di dire tutto ciò che pensava a Colin Bridgerton.
Incrocio il maggiordomo che si fece da parte in fretta per non essere travolto da lei.
Penelope entrò nel salotto come un turbine color zaffiro, il colore del suo vestito e capelli color fuoco che svolazzano ribelli.
Una visione che Lord Drebling non avrebbe mai dimenticato.
"Ohh" disse Penelope fermandosi di colpo e cercando di riprendere un contegno.
"Miss Featherington, mi presento ufficialmente, sono Lord Drebling, ci siamo visti ieri la parco e anche in un altra occasione... mi sono permesso di venirla a trovare perché avevo piacere di rivederla...ma se aspettavate qualcun'altro"
"No...no le chiedo scusa della mia entrata così teatrale ero pronta a dare battaglia contro una persona ma devo aver capito male"
Lord Drebling rimase incantato dal suo modo di togliersi da un empasse...che sorrise come un ebete, poi cercò di ricomporsi.
"Mi fa piacere vederla si accomodi, le faccio preparare del the" disse chiamando il maggiordomo e vedendo la sorella che era rimasta dietro a lei, gli fece cenno di entrare. Era ancora imbarazzata ma sapeva l'importanza dell'etichetta, non poteva rimanere sola con un uomo.
"Conosce già mia sorella Felicity, " Lord Drebling rispose con un inchino.
Poi si sporse verso Penelope ma lasciando debito spazio per non metterla a disagio e le porse il mazzo di fiori che teneva ancora in mano.
Solo in quel momento Penelope lo guardò dritto negli occhi, azzurri come i suoi ma mille volte più belli e Lord Drebling non riuscì a dire una parola.