Capitolo 7

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Quando Colin toccò le labbra di Penelope si sentì a casa.... vivo...le labbra di Penelope, morbide e umide lo inebriarono. Il profumo di Penelope, quel mix di gelsomino e cannella gli faceva ricordare il suo viaggio in Grecia, il suo preferito. Il calore che emanava Penelope in quel momento lo stava letteralmente mandando in tilt e così divenne più audace cercando, con la lingua di socchiudere le labbra di Penelope che fino a quel momento erano ancora rigide e inesperte.

Quando Penelope sentì le labbra di Colin sulle sue si sentì...persa...
Quante volte aveva desiderato che Colin gli dimostrasse più che il semplice affetto fraterno, che la tenesse fra le braccia come ora...ma in quel momento si ricordò due cose che la irrigidirono.
La prima...gli aveva appena vomitato addosso, letteralmente e emotivamente, ciò che aveva dentro da un pò di tempo...
E secondo..... non era la donna per Colin, lui doveva avere una donna completa, immacolata e lei non lo era. Appena sentì la lingua di Colin che spingeva sulle sue labbra, nonostante la cosa le piacesse, lo respinse ...doveva farlo.

Colin sentì le piccole mani di Penelope contro il suo petto e la cosa gli piacque da morire se non fosse che quelle mani lo stavano allontanando da lei. Colin gemette di disappunto.
"No Colin, cosa fai?"
"Ti sto baciando, come avrei dovuto fare da tanto tempo...Pen io ti..."
"No Colin ti prego non dire nulla...io..io non posso...non posso sopportare tutto questo ora. Tu non meriti tutto questo."
"Hai ragione, io non ti merito, ma passerò tutto il tempo che mi concedi per dimostrarti che sono solo tuo  e se  mi dai un'altra possibilità, starò sempre al tuo fianco."
"Non posso chiederti questo dopo quello che è successo, tu meriti una donna che sappia darti il meglio di sé stessa, io non posso, non dopo quello che quell'uomo mi ha fatto.."
"Vuoi dire che quell'uomo ti ha....violato? Maledetto ....lo avrei dovuto uccidere..ma Penelope io ti amo...ora lo so e non importa di ciò che ti ha fatto, cioè di ciò che ti ha portato via. Non mi importa."
"Ma a me si!! Potrei anche aspettare un figlio. Infangherei la tua persona, la tua famiglia, e non voglio....non posso farlo a te! Ti amo troppo."
"Hai detto che mi ami? Mi ami? Dopo tutto ciò che ho fatto e detto che mi ami!" Colin prese il viso di Penelope tra le mani e lo guardò con tutto l'amore che provava per lei.
"E proprio per questo che non posso accettate la tua corte, non farei mai una cosa simile a te."
"Ma ho detto che non mi importa! Io ti amo Pen,  accetto tutto di te! Accetterò anche questo bambino, se ci sarà.."
"Non è giusto. Ora Colin se mi puoi far scendere, voglio tornare a casa. "
"Ma Pen.."
"Ti prego Colin "
Colin nonostante volesse scappare via con lei lontano da tutto e tutti, non potè fare altro che aprire la porta della carrozza e farla scendere. Sapeva che Penelope aveva ragione, questa società avrebbe boicottato lei, il suo bambino e la sua famiglia. E Colin non potè fare altro che vedere Penelope allontanarsi da lui.

Penelope arrivò a casa quasi di corsa e si chiuse in camera, si buttò nel letto e pianse. Poteva essere felice, Colin la voleva, la accettava. E lei nonostante tutto lo amava. Ma come poteva fargli questo? Tutti sapevano cosa gli era successo e se avrebbe sposato un Bridgerton, avrebbero sicuramente dedotto che Penelope aveva incastrato Colin per coprire la gravidanza....se era incinta.
Beh aveva la nausea, le donne incinte hanno la nausea...ma era anche molto stressata forse era per questo che aveva vomitato. Si stava pentendo di non essersi fatta visitare dal dottore.
Ma i londinesi avrebbero comunque parlato di lei come quella che aveva ingannato un Bridgerton.
E pensare che un tempo nessuno la notava!
Osservò i fiori che gli aveva portato Lord Drebling e pensò a lui, era dolce, affettuoso e non era londinese, probabilmente non sarebbe rimasto a Londra sarebbe tornato a viaggiare, non pensava certo di sposarsi, ma gli era parso interessato a lei.
Certo se avesse sposato lui nessuno avrebbe detto nulla, non era del posto. Forse l'avrebbe portata via con lui e non avrebbe sentito più quegli sguardi malevoli o pietosi che tutti gli lanciavano. Forse poteva renderla anche felice.

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