Teenagers

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-Renesmee! Dai su svegliati! - una voce famigliare si faceva spazio tra i miei sogni, una faccia che avrei ricordato per sempre, si faceva largo tra i miei pensieri, stanchi e assonnati...

-Che c'è? - la mia mano si alzò e andò a posarsi su qualcosa di morbido e caldo.

Non mi ricordo quasi niente della mia infanzia, come se ci fossero piccole sfumature del tutto mancanti, i miei ricordi... non connettono sempre bene con le esperienze dei miei genitori. Forse e semplicemente, non le ricordo, o magari qualche stramba caduta mi ha fatto perdere la memoria. Ma mi ricordo quelle manine piccole chiuse in pugni, che facevano solo il solletico, racchiuse in quelle più grandi di mio padre, quelle fredde e grandi mani pallide...

Stavo sognando, non riuscivo ancora del tutto a collegare la realtà con la fantasia, se di fantasia si può parlare...

-Devi andare a scuola! - la voce amara e allo stesso tempo dolce, di Jacob mi fece svegliare del tutto.

Aprii di scatto gli occhi, i miei occhi verdastri. Le pagliuzze marroncine si accesero, e con loro il mio cervello cominciò ad assimilare, la dose mattutina di ormoni che mi avrebbero seguito fino alla maggior età, misti a una ventata perenne di imbarazzo e indecisione.

-Oh mio dio scusa Jake! - le mie guance si trasformarono del tutto, da rosee-bianco latte, a rosso fuoco, in un paio di secondi, non avrei voluto posargli la mano sulla guancia....

-Niente Nessie...- disse ridendo lui, era così naturale, non si sentiva a disagio, come se lo avesse già fatto, beh... lo aveva già fatto.... molte e molte di quelle volte che perdo il conto.

- Poteva venire a svegliarmi mamma...- accennai un piccolo sorriso...

-Oggi ti dovrò portare io a scuola. Bella è andata a fare alcune commissioni...- ribatté lui accarezzandosi la nuca.

Quella mattina aveva addosso anche uno strano alone di mistero...

-Sempre giovane e bello... Ma non invecchi mai? Così fra qualche anno sarò io la più vecchia. - ironica.

Avevo osservato parecchie volte che la sua pelle, i suoi capelli, il suo fisico, non cambiavano, molto strano, visto che ero l'unica di quella casa a mutare, che bello se con questo compleanno finissi di invecchiare.

-Non fare così, stai diventando bellissima. - aveva una frase consolatoria per tutto; per anni era stata la mia prima cotta, poi avevo capito che tutti prendono strade diverse, e che non potevo stargli appiccicata per sempre, dovevo crescere.

-Vestiti su! - avevo appena finito di fare il letto, che la sua voce impaziente risuonò per tutta la stanza.

-Okay, aspetta un paio di minuti che scendo giù...- gli dissi già catapultata dentro al bagno.

-Le ragazze...- sospirò in procinto di andarsene.

-Capisco perché non sei ancora fidanzato! - urlai dal bagno

-Perché tu lo hai... intendo il ragazzo? - chiese lui titubante

-Sì. E tu? - esclamai dalla doccia col sapone negli occhi.

-Io no, no! - era piuttosto agitato, adesso. Era a disagio, il che mi faceva tenerezza.

-Dovresti uscire di più, come andare al cinema per esempio... Vuoi andare al cinema con me domani Jake? Tanto è domenica...-

-Certo Nessie. - odiavo quando qualcuno mi chiamava così, tranne quando lo faceva Jacob, lo pronunciava in modo strano, mi piaceva come suonava la S, come usciva dalle sue labbra, e come poi sorrideva, la mia era proprio una cotta, solo che non glielo avevo mai detto.

The Twilight Saga:                The TimeWhere stories live. Discover now