Capitolo 26: Dolore chiama dolore

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* Eunjoo Pov *

"Ti prego, vattene.

La voce di Taejin trema mentre si allontana dalla ragazza che cerca di entrare in casa.

"Ma come Taejin? Non sei felice di rivedermi? 

Dice lei con un sorriso malizioso.

"Vi conoscete? "

Chiedo io, confusa.

"No, non ci conosciamo."

Risponde il mio migliore amico senza nascondere rabbia e paura.

"Non essere così crudele, Taejin. Ti ho perdonato per tutto quello che mi hai fatto. Non devi più sentirti in colpa.

Dice avvicinandosi a lui.

"Perdonato?! Sentirmi il colpa?! "

Risponde, respingendola con forza.

"Taejin, che sta succedendo? "

Chiedo preoccupata. Non l'ho mai visto così fuori controllo.

"Eunjoo... "

La sua voce, che fino ad adesso era aggressiva e distaccata, è strozzata e debole. Finalmente la ragazza mi rivolge lo sguardo.

"E tu chi saresti? "

Il suo tono mi fa subito innervosire.

"Non sono affari tuoi. E tu, invece? Chi sei? "

Taejin mi afferra la mano con la sua tremante. Io la stringo immediatamente.

"Senti. Non so chi tu sia ma di sicuro non sei la benvenuta qui. "

Dico avvicinandomi a lei così da separarla dal mio migliore amico, senza però lasciargli la mano.

"Hai capito? "

Continuo guardandola negli occhi. Non ho mai visto Taejin perdere il controllo della situazione e delle sue emozioni. Lui mi ha sempre protetto quando ne avevo il bisogno, ora tocca a me.

"Vattene. "

Ripeto, sorridendole falsamente.

"D'accordo. Me ne sarei andata comunque. Ma sappiate che tornerò, capito tesoro? "

Risponde rivolgendosi a Taejin, ancora immobile. Appena la vedo allontanarsi chiudo velocemente la porta e faccio sedere il ragazzo a cui sto ancora tenendo per mano.

"Ehi... "

Mi accovaccio davanti a lui. Guarda in basso, nascondendo il volto. Gli sposto i capelli dietro alle orecchie un paio di volte per poi percorrere con le dita i lineamenti del volto fino ad arrivare alle spalle.

"Taen..."

Sotto le mie mani sento le sue spalle alzarsi e abbassarsi lentamente in un grande sospiro.

"Non ti preoccupare, Euny. Sto bene. Fai finta che non sia successo nulla, ok? "

Detto questo si alza e si dirige verso il divano  dove lo aspettano i ramen ormai freddi. Si stende appoggiandosi la ciotola sulle gambe, mi guarda e sbatte la mano nel divano invitandomi a sedermi accanto a lui.

" Taen..."

Dico io piegando la testa da un lato. Lo vedo teso e pallido.  

"Dai, siediti Euny. Non era nulla. "

Poi accende la televisione e finge di guardare lo schermo.

"Taejin... Perché ti comporti così? "

The boy with a BROKEN HEARTWhere stories live. Discover now