Capitolo 2: Profumo di "mugunghwa"

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Ancora in imbarazzo per il dialogo che ho avuto il giorno prima con il mio nuovo vicino, Jungkook, mi alzo dal letto e vado in cucina. Entro e mi dirigo verso il tavolo su cui il giorno prima avevo lasciato dei pancake, improvvisamente inciampo su uno scatolone e cado rovinosamente per terra. Mi rialzo e, decisa a non voler cadere più, mi metto a sistemare pian piano tutti gli scatoloni e ad appoggiarli al muro uno sopra l'altro. Dopo circa un'ora che sto sistemando la cucina mi viene in mente che devo iniziare ad arredare la casa. Ovviamente non potevo sceglierne una già arredata, sarebbe stato troppo facile, vero?!

A parte questo, vado in camera a prendere il computer. La mia camera è formata da un letto e qualche scatolone che contiene i miei vestiti. Dopo qualche ricerca nel web finalmente trovo una piccola cucina, con un costo onesto, in vendita e decido di comprarla e così con il resto della casa.

Appena ho finito di ordinare decido di farmi una doccia calda e poi andare fuori a pranzo, visto che non ho ancora un cucina.

Fuori piove, l'acqua calda va a contatto con la mia fredda pelle, ho gli occhi chiusi e faccio dei bei respiri profondi, è da tanto che non mi sentivo così calma: avevo una nuova casa, dopo poche settimane sarebbe arrivato l'arredamento, il pomeriggio stesso avrei avuto il colloquio col proprietario di quel bar in cui sogno di lavorare. Finalmente sto vivendo la vita che sognavo da tanto. Il rumore della pioggia mi fa rilassare sempre di più, l'acqua che riscalda il mio corpo infreddolito, il profumo di rosa nell'aria, le bolle del sapone che sfiorano la mia pelle, la musica di sottofondo che si confonde con la pioggia... che bello...

"Ahi... ahi...!!!"

Ad un certo punto il sapone che avevo nei capelli mi è colato negli occhi che hanno iniziato subito a bruciarmi. Sto cercando di lavarmi via il sapone dagli occhi quando l'acqua si ferma d'un tratto. Con gli occhi chiusi per il bruciore cerco a tastoni il rubinetto della doccia per riaccendere l'acqua. Finalmente lo trovo e inizio a girarlo in tutti versi possibili per far ripartire l'acqua ma niente da fare, dalla doccia non ne usciva più nemmeno una goccia. 

Dopo qualche secondo capisco cos'è successo... oggi, nell'appartamento sotto il mio, c'è l'idraulico e, per sistemare le tubature, ha dovuto spegnere anche la mia acqua, quindi in poche parole... beh... sono senza acqua e non so quando la riaccenderanno. 

"Ho un'idea!"

Esclamo d'un tratto. Forse posso... no, è impossibile... e se... e se andassi a chiedere a Jungkook se posso almeno sciacquarmi via lo shampoo nella sua doccia?

Accetterà mai un cosa così imbarazzante? Ma ne ho così tanto bisogno! Ho ancora gli occhi che mi bruciano da morire, non ce la faccio più...

****

*Ding Dong*

Ero in accappatoio davanti alla porta, ero fradicia, ho cercato di asciugare i capelli più che potevo ma si vede che non è stato abbastanza.

Al campanello non risponde nessuno, sarà fuori e chissà quando tornerà! 

E ora? Cosa faccio!?! L'unica persona che conosco qui, non è in casa!

Sto per andare in panico quando sento dei passi dietro di me...

"Eunjoo... cosa ci fai qui vestita... c-così, qui?"

Mi giro e dietro di me c'è Jungkook, con il suo solito mezzo codino, che, con aria molto imbarazzata, cerca di non guardarmi.

"Emm... Jungkook... ho bisogno di un f-favore..."

Lo guardo con uno sguardo disperato che farebbe pena a chiunque. Jungkook, infatti, apre la porta e mi fa entrare per prima.

Ancora senza guardarmi, Jungkook, mi indica con un gesto una stanza chiusa dove deduco ci sia il bagno. 

Appena sono sotto la doccia mi lavo gli occhi, infine mi lavo via tutto lo shampoo dai capelli e mi rinfilo l'accappatoio. Accanto al lavandino trovo un phon, quindi attacco la spina ed inizio ad asciugarmi i capelli. 

Quando ho finito di asciugarmi vado per prendere i vestiti ma mi accorgo che c'è soltanto la biancheria intima, i vestiti sono rimasti nel mio bagno, allora cerco le chiavi di casa nelle tasche dell'accappatoio, prima in una, poi nell'altra... ma non c'è traccia delle chiavi. Disperata mi accascio a terra e col le lacrime agli occhi cerco di trovare il coraggio per chiedere a Jungkook di prestarmi anche dei vestiti. Dopo qualche minuto, mi alzo ed esco dal bagno in cerca di Jungkook.

"J-Jungkook..."

Nessuna risposta.

"Jungkook"

Riprovo ma non ottengo nessuna risposta. Cerco un po' per casa ma di lui non c'è traccia.

"Jungkook!"

Riprovo, stavolta urlando. Niente da fare. Se n'era andato da casa.

Come fa un ragazzo a lasciare una ragazza in un appartamento che non conosce da sola senza nessuno che la possa aiutare!?!

Infine, decido di andare in cerca di vestiti da sola. Apro la prima porta che incontro ma trovo solo una stanza vuota. Allora provo in quella accanto, stavolta ho più fortuna, sono nella sua camera da letto (vedi foto inizio capitolo).

Mi guardo attorno, è una camera molto semplice, come lui dopo tutto, i muri sono dipinti di un bianco che mi fa venir mal di testa solo a guardarlo. Mi concentro sugli armadi, trovo un cassetto che contiene delle felpe, ne prendo una, la prima che ho visto, e la indosso. Mi sta anche abbastanza bene allora mi viene da ridere: sono nella camera da letto di un ragazzo che conosco a malapena a provarmi delle felpe!

 Appena mi ricompongo vado alla ricerca di una tuta, trovo anche quella.

Sto per richiudere il cassetto quando qualcosa attira la mia attenzione.

E' una scatola, sembra quella delle scarpe, però ha un buon odore, anzi, un vero e proprio profumo, profuma di... lavanda?... Cannella?... No, no... Ecco di che cosa profuma, profuma di "mugunghwa".

Il "mugunghwa" è un fiore coreano, è una specie di ibisco. Non avevo mai sentito un profumo all'ibisco fino ad'ora.

La mia curiosità è così forte che non riesco a trattenermi e apro la scatola.

All'interno ci sono delle foto, in alcune c'è Jungkook, ma in tutte le foto c'è un elemento ricorrente, una ragazza, è bellissima, capelli neri, occhi color nocciola, pelle bianca e splendente. In una foto si sta tenendo per mano con Jungkook, sono entrambi così felici. Ad un certo punto sento dei passi dietro di me...

"Rimettila a posto!"

Urla Jungkook.

The boy with a BROKEN HEARTDär berättelser lever. Upptäck nu