XVIII

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CAMILA'S POV

Era da tempo che aspettavo quel momento di avere un po' Lauren mia e adesso sembra di star vivendo un sogno da quando ci siamo baciate. Ho capito che stava portando una maschera che le stava fin troppo stretta e si è lasciata andare a me e alle labbra, e ho riprovato le farfalle nello stomaco, le stesse che non provavo da diverso tempo fino a lei.
I baci che ci siamo date prima non hanno nulla a che vedere con questo qui in ospedale, era diverso, c'era una sensazione diversa, intensa e nuova. Non me lo aspettavo ma lo speravo con tutta me stessa, finalmente posso avere liberamente lei senza cose più in mezzo che ci ostacolano, o forse meglio dire, persone.
Non posso nutrire odio verso di lei e la sua ex; ho imparato a separare le cose nella mia vita e lei non c'entra più con quell'essere solo colmo di invidia e rabbia repressa. Forse sperava che si accorgesse di cosa stava perdendo ma alla fine, ha fatto solo bene a lasciarla.
Lauren non era impossibile, era solo un ghiacciolo nel freezer per troppo tempo.

Entra la corvina con un sorriso che mi scalda il cuore, e mi saluta con un bacio sulla fronte e vedo una persona che non ho mai incrociato e subito mi sorride come se ci conoscessimo già da una vita, le persone così sono rare... Ti dimostra subito due braccia per accoglierti.

"Sono Ally, un amica stretta della tua fiamma o più comunemente chiamata Lauren" dice ridendo per vedere la faccia della corvina arrossire, è troppo bella in questa versione calda.

"Sì va bene, ha capito Ally" risponde Lauren mettendosi seduta sul letto dove sono anch'io seduta, e mette una mano sulla mia gamba e risento delle farfalle nello stomaco, di questo passo, mi servirà un'insetticida perché mi fa troppo effetto questa ragazza mostruosamente stupenda

"Beh Lauren è una persona molto dolce e affettuosa con le sue amiche, soprattutto con me" continua Ally facendoci ridere, devo dire che mi sta già simpatica questa ragazza, dev'essere importante per la corvina, ha la confidenza giusta per fare questa battute.

La giornata trascorre tra risate e momenti di chiacchiere fino a quando Ally non è dovuta ritornare a casa perché si era fatta una certa ora. Lauren invece, ha deciso di restare fino alla fine ed ora è qui con me che stiamo parlando di quando dovrò ritornare al lavoro ma è tutto tranne che contenta, non so se ridere o piangere

"Lauren non ti preoccupare, ce la farò senza problemi. Perché sei così ostinata a togliermi dalla tua azienda?" mi sto agitando perché sembra un muro senza buchi, pensa solo al suo punto di vista e non ascolta il mio

"Perché è pericoloso Camila, non te lo ripeterò più, discorso chiuso." ribatte autoritaria ma ormai la conosco e le tengo testa senza problemi

"È inutile che fai così, ti conosco. Dammi dei motivi validi almeno" continuo alzandomi con difficoltà per raggiungerla alla finestra mentre è girata ma subito se ne accorge e si precipita da me preoccupata ed agitata

"Ma sei impazzita Camila? devi restare a riposo" e mi guarda negli occhi e mi ci perdo ancora, come sempre del resto.

"Dammi dei motivi" dico solamente e lei mi bacia senza esitare, confondendo le idee di entrambe, la fa semplice così.
Mi stacco tenendo le mani attorno viso così che non possa sfuggire alla mia richiesta e sembra funzionare

"Mi sento in colpa per quello che è successo, non voglio che ti succeda nient'altro... È stato difficile per me" dice mordendosi il labbro come a trattenere delle lacrime e subito capisco quanto in realtà è fragile e con dei sentimenti repressi

"Non è colpa tua Lauren, non pensarlo neanche per scherzo. Non è colpa tua né di nessun'altra persona se non della tua ex e lei non c'entra niente con te, almeno non più quindi stai tranquilla." le dico cercando di tranquilizzarla ma lei sembra che sta cedendo sempre di più e non mi guarda neanche più negli occhi, ha abbassato lo sguardo

"Perr favore, ascoltami." ripeto alzandole lo sguardo e ha gli occhi lucidi, di scatto l'abbraccio; molte volte le parole non servono ma i gesti che ti fanno capire che esse sono veritiere.
Sento che piange e la lascio sfogare senza dirle niente, probabilmente la metterei in imbarazzo e scapperebbe da me perché la sua natura è così.

Dopo 5 minuti si stacca piano cercando di ricomporsi, sistemarsi e penso solo a quanto sia bella e senza armature.

"Scusami, non succederà più" dice solo chiarendosi la voce e non capisco a cosa si riferisca e infatti il mio viso è in cerca di spiegazioni e lei comprende

"Di piangere davanti a te" e si alza ma la blocco dalla mano fermandola

"Resta ancora qui con me" sembra incerta ma alla fine cede rimettendosi nelle mie braccia e la coccolo un po' fino a quando non mi addormento.

LAUREN'S POV

Camila si è addormentata ma non io, ho i sensi di colpa che non mi lasciano tranquilla e mi stanno rovinando i momenti con lei che dovrei godermi per stare bene.
Vederla così rilassata mi riempie di gioia ma al tempo stesso mi ricorda di quanto posso farle male e di quanto già ne ho fatto. Sento quella vocina nella mia testa che dice di andarmene e lasciarla libera ma non riesco, la voglio con me... Cuore o testa?
Testa.
Mi alzo piano per non svegliarla e la guardo l'ultima volta così serena, penso che sia la cosa migliore sparire per un po', andarmene da qui così che possiamo dimenticarci di tutto quello che è accaduto, probabilmente mi odierà ma è la cosa migliore per lei, per me, per noi.
Le lascio un bigliettino sul comodino;

"perdonami Camila, non sono la persona giusta per te... Sparirò per un po', tu non pensarmi troppo, non con la nostalgia.
Tua Lauren"

Le do un bacio sulla fronte ed esco dalla sua stanza, esco dalla sua vita e richiamo mio padre, prenderò quel posto momentaneo in Florida.

You, me, usWhere stories live. Discover now