XV

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LAUREN'S POV

"Sono qui per scoprire la verità" e lo farò veramente, costi quel che costi. Le farò giustizia perché non è giusto ciò che le hanno fatto e se servirà, andrò in capo al mondo per la verità.

"Mmh qualunque cosa sia, avrà un costo, lo sai vero? niente è gratis, soprattutto vedere cose che non tutti vedrebbero" dice lei con una faccia ammiccante che fa intendere benissimo a cosa si riferisce, ma è un no.

"Ti ho detto appena entrata che non sono qui per quello Lucy. Siamo due persone diverse, con vite diverse e non credo sia giusto" continuo ma chiude tutto, compreso il browser e capisco che finché non le darò ciò che vuole, lei non darà a me ciò che voglio.
Sposto le sue mani e riapro il computer sbuffando

"Cosa vuoi? scopare?" chiedo dispotica e lei fa un sorriso malizioso e abbassa le tendine della stanza. Inutile dire che non mi sembrava opportuno e decido di provare a girarla a mio favore facendomi avanti e prendendola dai fianchi e portandola più vicina a me.
Sento un leggero fastidio in me farsi strada, sarà che non è lei che vorrei baciare o toccare

"Perché non lo facciamo a casa tua, magari domani..." dico sempre più vicina alle sue labbra e quasi sussurrandolo su di esse e lei sembra quasi cedere alla tentazione, e per convincerla del tutto le do un bacio casto e mi allontano.
Lei cerca qualcosa sul computer, aprendo due siti diversi ed emettendo una password molto lunga, e si aprono delle telecamere di quella zona dove Camila è stata investita

"È proprio lì che mi interessa, zooma" e così lei esegue, zooma e cerco di capire chi può essere ma le mie terminano quando vedo che la macchina è quella della mia ex e Lucy la conosce.

"Beh almeno si può dire che l'ha fatto per amore" dice ridendo e in me nasce una rabbia che mai avevo sentito prima d'ora.
In tutta la mia vita non ho mai provato così rabbia, nemmeno prima dei farmaci o la rabbia che reprimevo verso la morte di mia madre.
Quel giorno il mondo mi ha portato via tutto quello che avevo di più caro e non mi ha guardata in faccia, ha solo preso e mai reso indietro ma nonostante ciò, ho provato ad andare avanti e costruirmi un futuro e se son qui, è grazie alla mia forza e al coraggio che mia madre mi ha donato.
Come aveva minimamente fatto a compiere un gesto così meschino ma che poteva costarle la vita? come ha potuto fare un gesto simile per amore?
L'amore non è questo.
L'amore è lasciare liberi.
L'amore non è ossessione, non è una gabbia.
Decido che sarei andata a parlarle e successivamente l'avrei denunciata, sia con la polizia che pubblicamente, deve pagarla, non importa mio padre e le società che perderà e non importa neanche andargli contro, non sarebbe la prima volta che succede e di certo non sarebbe stata l'ultima.

Prendo ed esco dalla centrale e mi reco nella mia casa, ormai diventata sua ma che presto avrebbe lasciato.
Entro e c'è lei indaffarata con delle questioni burocratiche sulla gestione della mia proprietà.

"Cosa pensavi di fare? ucciderla?" dico togliendole tutto dalle mani e guardandola con lo sguardo stra colmo di rabbia e con tanta, ma tanta aggressività

"Di cosa stai parlando?" chiede lei incredula dell'accusa ma so benissimo dove vuole andare a parare, non girerà la frittata anche perché ci son le prove evidenti del suo gesto, non ha minimamente scampo

"Hai investito Camila con la tua macchina, di cosa starei parlando?" ed ora ho la rabbia alle stelle, potrei metterle le mani al collo ma non mi abbasserò ai suoi livelli meschini

"Lauren posso spiegare, non ero lucida, ero annebbiata dal dolore e dall'alcool" quanta falsità, fa paura. È stato tutto letteralmente premeditato, e ci son le prove.

"Lo dirai al giudice con tanto di prove, sei stata fortunata che quando è stata trovata, non ha sporto denuncia subito.
Spero che ti sei trovata un buon avvocato." concludo andando via da quel mostro, lasciandola lì senza poter dire nulla o spiegare, il gesto è chiaro e limpido.
Decido subito di andare dalla polizia e denunciare il tutto, da lì a poco sarebbe successo il casino tra aziende e società ma poco mi importa, avrà giustizia.

Uscita dalla centrale, ho bisogno di dormire e svegliarmi l'indomani ma la mia testa viaggia sempre su quella ragazza bellissima che ha subito i miei danni, non lo merita e le ho recato un altro male.
Forse, dovrei lasciarla andare e comportarmi veramente come una collega per evitarle tutto questo, non mi vedrà mai più allo stesso modo quando verrà a sapere il tutto, la verità.
Non accetterà mai neanche le mie scuse, son causa del suo male sia fisico che mentale; sono da evitare categoricamente.
Vado a letto con queste consapevolezze e con la speranza che lei un giorno potrà vedermi in modo differente da ora.

UNA SETTIMANA DOPO

LAUREN'S POV

Sono nell'ospedale e son seduta vicino a lei, vorrei vedere i suoi occhi ma so che sta riposando e secondo le analisi, si sta riprendendo molto bene.
Il trauma sembra che sta guarendo e non minaccia neanche più il suo cuore; questa è più che una vittoria.
I dottori dicono che aiuta parlare al paziente e mi hanno spiegato inoltre che durante il coma il paziente perde le funzioni cerebrali più complesse mentre altre, come ad esempio la respirazione e la circolazione, rimangono relativamente integre; ci possono essere movimenti spontanei e gli occhi si possono aprire in risposta a stimoli esterni.
Infatti si aspettano che abbia dei movimenti mentre qualcuno parla al paziente.

"So che non potrai rispondermi... Però voglio comunque dirti la verità.
È stata la mia ex, il perché lo puoi immaginare ma non mi aspettavo che si riducesse a tale gesto.
In realtà è colpa mia, è tutta colpa mia Camila. Non avrei dovuto fare tutto quello che ho fatto e farti mischiare nella mia vita ma quando sto con te, sembra più colorata e non ho bisogno di prendere le pillole...
Quando ti sveglierai, chiederò il tuo trasferimento affinché tu venga scelta sia per il tuo valore che per il posto ma non sotto il mio comando, io sono una distrazione che hai pagato a spese care. Inoltre chiederò che ti vengano pagate tutte le visite future così che non hai nessun carico; mi dispiace Camila, spero tu un giorno potrai perdonarmi ma ora è bene che sparisco per un po'..." concludo dandole un bacio sulla fronte mentre le tengo la mano

You, me, usWhere stories live. Discover now