5. Slip away

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God is singing through your body

And I'm carried by the sound

Every drum, every single beat

They were born from your body

[Perfume Genius]

***

Cojímar, L'Avana orientale


Ormai in procinto di attraversare la strada, il taccuino saldo sotto al braccio mancino, Lauren sollevò le lenti scure e lesse l'insegna lignea che la attendeva, alla fine delle sozze strisce pedonali: PUNTO VENTA EL MANGO, stava scritto, in un brillante azzurro bordato di bianco.

Per la gioia immensa dei suoi occhi eruditi e del suo olfatto delicato, i colori sgargianti e gli aromi vellutati che l'accolsero, in forma di frutta e verdura, allorché avanzò il primo passo dentro al negozio, accompagnata da un soave tintinnio metallico, presero a sedimentare lentamente nella sua memoria millenaria, sommandosi alla materia lirica che già possedeva dal risveglio e che, fremebonda, scampanellava per essere catturata e distesa su carta.

Contemplò con interesse l'ambiente satollato di ortaggi stipati in cassette poste su ampi scaffali, da cui penzolava il cartellino del prezzo, che fosse per chilo o per pezzo, oppure in voluminosi cesti in cui avrebbe potuto nascondersi senza difficoltà un bambino in età da scuola elementare. Tra di essi, oltre alcuni grappoli di aglio appesi lateralmente, scorse una capigliatura familiare, raccolta in un paio di lunghe trecce.

Sussurrò a fior di labbra una successione di parole inintelligibili, sovrappensiero mentre la osservava riempire un sacchetto di carta di arance rubiconde per un'anziana signora che la stordiva di chiacchiere e la innaffiava di complimenti a proposito di quanto fosse cresciuta. Al suo posto ribatteva Alejandro, il padre, che in verità era indaffarato alla bilancia con un'altra coppia di clienti. Nonostante fumasse come una ciminiera (e nello specifico fumava sigari rigorosamente locali), sfoggiava un sorriso che avrebbe goduto di tutta l'invidia di Paco Sanabria; o almeno del suo inetto odontoiatra.

In quel negozietto angusto (in realtà non era angusto, ma ella lo considerava tale a causa della reggia di residenza cui era usa), considerando anche la piccola Sofia, impegnata a decorare di disegni vivaci la parete retrostante al registratore di cassa, e il garzone quindicenne, Yago, che ricalcava fedelmente i passi di Camila, quasi scodinzolando, non v'erano più di dieci persone, eppure si generava un baccano degno di un porto di mare.

Lauren si trasse in disparte, tentando di non lasciarsi sopraffare da esso, timorosa che potesse interrompere l'elettricità creativa di cui vibrava. Rischiava di non folgorarsi, altrimenti.

Si appostò contro un pilastro, accanto a fitte collane di peperoncini, e scribacchiò le parole che intendeva porre a esordio della lirica, prima che le sfuggissero: Estiva beltà sei rorida terra.

Mentre le ripeteva tra i denti, visualizzando le molteplici immagini che racchiudevano, tornò con desiderio sulla figura operosa di Camila. Di norma non si lasciava lusingare dal quotidiano, eppure, in quella novella musa in cui era incappata, la decima, se vogliamo, raffinato e divino sprigionavano scintille anche dai gesti più dimessi. Ricordò come avesse incrociato le gambe, nel sedersi sulla spiaggia di San Juan; come avesse raccolto i riccioli con un elastico, sentendosi accalorata; come avesse sospirato di sollievo, quando la brezza notturna aveva cominciato a lambirle le guance.

Estiva beltà sei rorida terra, proseguì nella mente, senza incespicare nelle lettere, e spuma di mare, e Selene piena. Scartabellando il taccuino, preda di consapevolezza, cavò un mozzicone di matita dal fondo della tasca. Oh, perché diavolo non disponeva mai dell'inchiostro quando i versi erano tanto buoni?

White Dress or AllelopathyOù les histoires vivent. Découvrez maintenant